BREVE CRONOLOGIA DELLE ESPULSIONI DI MASSA IN OLANDA

A cura dell' Autonoom Centrum, Amsterdam, 06/02/97

Questa lista è probabilmente incompleta per la difficoltà ad ottenere numeri ufficiali.

La proposta di espulsioni di massa sistematiche viene avanzata e sostenuta dal parlamentare del CDA Koffeman, che in seguito a quattro giorni di affiancamento alla polizia militare dichiara che le espulsioni dovrebbero avvenire con voli charter specifici per evitare situazioni indesiderate sui voli regolari. Con ciò si aggancia ai suggerimenti della Commissione dell'Aia, maggio '93, che dichiara che occorre insonorizzare gli aerei oppure "organizzare un trasporto alternativo via charter speciali ( che non avviene per motivi economici). Comunque si deve considerare se tali sistemi per l'espulsione dei rifugiati siano appropriati secondo le conseguenze del Trattato di Schengen"

La maggior parte delle volte la gente viene espulsa singolarmente attraverso i voli regolari, ma al momento i voli charter sono molto popolari, perchè più economici e con meno disturbo per i passeggeri regolari.

1993

L'Algemeen Dagblad del 7 dicembre 1993 pone l'attenzione sulle espulsioni di massa:

"Il 23 novembre un Boeing 767 della Martinair ha effettuato un volo charter con a bordo 25 persone del Ghana rimpatriate ad Accra. L'affitto di questo velivolo, a 262 posti, costa circa 150-200mila fiorini. Ciò significa circa 10mila fiorini per ogni rifugiato."

Dato che la procedura del Trattato di Schengen non è stata ancora attuata, i paesi del Benelux e la Germania prendono accordi sul proseguimento della cooperazione sulle politiche di immigrazione. Per iniziativa olandese, viene formata una commissione che dovrebbe lavorare, fra l'altro, a una coordinazione sulle espulsioni degli immigrati. Gli immigrati zairesi sembrano essere il punto di partenza di tale politica, o comunque vengono riaperti i procedimenti legali dell'Olanda contro cittadini dello Zaire.

1994

La Martinair ha partecipato alla espulsione di un numeroso gruppo di travestiti e di transessuali dall' area del Wallen nel novembre 1994. L'aereo per il charter era pronto. Secondo un comunicato della polizia di Amsterdam si dovrebbe "tentare di riempire l'aereo in un unica volta, così da espellere dall'Olanda tutto il club contemporaneamente". Nella zona del Wallen era stato compiuto un rastrellamento su ampia scala di travestiti, provenienti principalmente dall'Equador. Molti erano fuggiti da Parigi, dove era avvenuto un rastrellamento simile. Quaranta donne dominicane di diversa provenienza sono state aggiunte al gruppo. L'aereo fece scalo a Santo Domingo. Probabilmente molti clandestini dominicani vengono portati in Olanda proprio dalla Martinair per poi essere rimpatriati dalla stessa compagnia, che ha qui una delle sue principali mete.

1995

Il 22 marzo 1995 il vocabolario olandese si arricchisce della parola Eurocharter. Quel giorno parte da Schiphol un velivolo della Martinair con a bordo 6 Zairesi dalla Germania e 25 dall'Olanda, che ne carica a Parigi altri 13.

Più di 100 polizziotti e ufficiali hanno accompagnato il gruppo. L'espulsione di massa ha avuto vantaggi principalmente economici. Un charter per un gruppo numeroso rende di più delle espulsioni singole, specie se le spese vengono divise con un altro paese. Non appena avviate le operazioni, centiania di Zairesi si sono nascosti. Altri hanno iniziato uno sciopero della fame. Il giorno delle espulsioni l'aereoporto di Schiphol era immerso nel chaos.

Uno Zairese che era stato portato all'aereoporto e poi salvato all'ultimo minuto racconta cosa accade:

"Quando arrivammo a Schiphol altri attendevano l'espulsione, inclusa una famiglia con due bambini, la più grande dei due nel mezzo degli esami finali a scuola. Io vengo portato in un ufficio assieme a 10 polizziotti e vengo consegnato alla polizia aereoportuale. Dopo alcune formalità vengo trasferito a una stanza adiacente. Una delle pareti della stanza è di vetro e così posso vedere una donna trascinata nella stanza per le braccia da due poliziotti. Ha un bambino, portato in braccio da una donna poliziotto. La donna chiede continuamente "perchè accade questo, cosa succede?". Non voleva entrare nell'ufficio perchè voleva prima parlare al marito. Poi venne trascinata sul pavimento e picchiata. Perse alcuni indumenti e seminuda giaceva sul pavimento con sopra dei poliziotti che la ammanettavano. Poi il gruppo fu trasferito in una stanza più grande. Quando la donna si riunì a noi era di nuovo vestita. Il capo della polizia aveva promesso di lasciarle chiamare il marito e lei si era calmata. Tutti volevano telefonare, ma era proibito."

Qualcuno riceve una telefonata da una donna Zairese: "E' un gran chaos qui a Schiphol, la polizia militare picchia la gente con bastoni, una donna incinta cammina nuda e perde sangue. Temo avrà un aborto." Il marito di questa donna incinta di 7 mesi è stato legato a una barella e gli viene fatta una iniezione. Altri vengono ammanettati. Durante la sosta a Parigi 13 Zairesi, legati col nastro adesivo, vengono portati a bordo.

Dopo l'atterraggio a Ndjili l'aereo si è riempito di poliziotti, sotto l'osservazione dei diplomatici dei paesi coinvolti. Secondo membri dell'organizzazione per i diritti umani "La Voix des Sans Voix" ("La Voce dei Senza Voci") tutti sono stati schedati e interrogati dallo Snip, che aveva a disposizione una lista dei passeggeri dell'ambasciata olandese. Durante l'interrogatorio è risultata con quanta precisione l'Europa espelle i rifugiati: due persone erano della Costa d'Avorio, una Ghanese, una Senegalese e due sudamericane!! Erano neri, ma non parlavano Swahili! Con lo stesso aereo queste persone sono state rimandate al destinatario.

Nella primavera '95 la polizia nazionale belga ha formulato una protesta contro la violenza usata dagli accompagnatori dei deportati di altri paesi. La protesta era rivolta principalmente contro i deportati olandesi "legati come salsicce", che, legati su barelle, venivano caricati sull'aereo per lo Zaire. La Sabena si è più volte rifiutata di accoglierli a bordo. Per le compagnie aeree è un affare lucroso, dato che per ogni deportato in barella devono essere prenotati sei posti.

 Il 19 settembre l'Olanda ha accumulato abbastanza Zairesi per un volo proprio, e cosi 51 persone partono alla volta di Kinshasa. La Martinair vola di nuovo il 21 novembre con a bordo 32 Zairesi tedeschi e olandesi, in direzione di Parigi, dove ne carica altri 12, per poi proseguire per lo Zaire.

1996

Il primo marzo un'altra espulsione di massa: 10 dall'Olanda, 42 dalla Francia, 13 dalla Germania. I 10 dall'Olanda vengono portati dalla Martinair a Parigi, da dove ripartono con una consociata della AirFrance.

Questo si ripete il 6 giugno. E in giugno diviene chiaro che le espulsioni di massa non sono un privilegio dei cittadini dello Zaire. L'amministrazione giudiziaria annuncia l'inizio delle espulsioni verso la Somalia. Inizialmente due persone vengono espulse, e l'operazione ha un tale successo che immediatamente si decide di procedere in grande. Più tardi si scoprirà che l'aereo con i deportati e gli ufficiali accompagnatori era stato assaltato al suo arrivo.

Il 15 giugno 19 Somali vengono espulsi con un volo regolare della KLM verso Djibouti, che rifiuta di accoglierli. Un altro volo tenta di scaricarli a Dubai, e fallisce. Infine il gruppo ritorna in Olanda, dove si apre una campagna stampa contro questo gioco di ping-pong. Nel continuo flusso di informazioni, a fatica si riesce a trovare quanto segue: "Secondo la polizia militare si intendeva inizialmente espellere un gruppo più numeroso già da sabato. Il "velivolo regolare" della Martinair era pronto quando poco prima della partenza il pilota riceve il messaggio che non gli sarebbe stato consentito l'atterraggio a Djibouti. Quindi 19 membri di questo gruppo e i loro guardiani furono trasferiti a un volo regolare della KLM per Dhaka, in Bengala..." (NRC, 19 giugno).

Il 28 agosto un 767 Martinair con 10 rifugiati espulsi (tutti zairesi) parte alla volta di Evreux, Parigi, da cui partono quella notte un airbus francese per il Mali e il Senegal e un 767 ignoto per la Tunisia e lo Zaire. Entrambi i velivoli trasportano una decina di sans papiers radunati dopo il rastrellamento nella chiesa di S.Bernard di Parigi dove avevano trovato rifugio.

Il volo della Martinair avrebbe dovuto trasportare 35 Zairesi, ma 25 di loro sono riusciti a nascondesri prima della cattura.

Infine, il 26 novembre, un altro Eurocharter parte da Parigi con a bordo fra gli altri 18 Zairesi portati dall'Olanda a Parigi dalla Martinair.

1997

In Olanda vivono ancora 8000 Iraniani che che non sanno se potranno rimanere nel paese o no. Regolarmente persone da diverse parti del paese vengono radunate all'aereoporto di Schiphol. Ciò per di più crea paura, preoccupazione e diperazione in chi viene lasciato indietro. Un Centro Profughi (AZC) a Leeuwarden è stato rastrellato da 20 poliziotti nel mezzo della notte. Una famiglia con due figli piccoli è stata ammanettata e trascinata in aereoporto in pigiama. Secondo un vicino Serbo, la polizia è piombata nella stanza ed ha immediatamente ammanettato l'uomo. Le figlie di 11 e 9 anni sono state portate a spalle, piangenti ed in pigiama. La famiglia non ha potuto neppure portare con se i pochi beni accumulati in 2 anni di permanenza al Centro, dove sono ora custoditi.

Le guardie notturne

Gli Iraniani rimasti a Leeuwarden sono spaventati e disperati, la notte montano la guardia temendo altri raid della polizia.

"Temiamo possa accadere ancora, parliamo e fumiamo tutta la notte. A volte facciamo i turni, per avvisare in caso succeda qualcosa. E' una paura non diversa da quella provata in Iran. Anche la polizia iraniana agisce proprio cosi. Vogliamo dare sicurezza ai nostri figli, così restiamo svegli. E' stato molto triste, specie per i bambini, non ci si è potuti nemmeno salutare". (In un altro AZC un'altra famiglia è stata sorpresa da poliziotti in borghese la mattina presto in ottobre. Per non essere espatriato l'uomo si è ferito al collo con un pezzo di specchio. Secondo testimoni fu pestato e caricato a forza sull'auto.)

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