- 1988: La "rivolta del Cus-Cus": Gli studenti medi e universitari scendono in piazza per manifestare contro l'aumento del costo della vita e la grave crisi economica rese insostenibili dai trent'anni dal monopolio di potere del partito unico, il Fronte di Liberazione Nazionale e dal sistema di corruzione generalizzata che questo ha creato. Il Governo e l'esercito, fino ad allora considerati degli eroi nazionali dopo la Guerra d'Indipendenza, reprimono per la prima volta nel sangue una manifestazione di piazza; solo ad Algeri vengono uccisi dalle forze "dell'ordine" più di mille studenti. Dopo questo massacro la protesta si estende a tutto il Paese coinvolgendo anche i lavoratori.
-1991: il Governo, volendo ristabilire l'ordine nel Paese, indice le prime elezioni libere e pluraliste. Vittoria del Fronte Islamico di Salvezza, partito integralista islamico, finanziato e rifornito di armi dall'Iran e dall'Arabia Saudita, grazie anche a una campagna elettorale demagogica e populista. Il FIS è dichiarato fuorilegge e vengono invalidati i risultati elettorali. Nasce il Comitato di Salute Pubblica composto da militari dell'FLN e presieduto da Mohamed Boudiaf.
- 1992: Boudiaf viene ucciso da una sua guardia del corpo, accusata in seguito dal Governo di appartenere al FIS.
- 1993: Escalation delle azioni terroristiche dell'Esercito Islamico di Salvezza (A.I.S.), che è il braccio armato del FIS.
Nascono e proliferano nuovi gruppi armati che si oppongono al Governo, fra i quali emerge il Gruppo Islamico Armato, il più sanguinario e anche il più attivo.
- 1995: Elezioni Presidenziali.
La popolazione, stanca della dilagante violenza dei gruppi armati, accorre massicciamente alle urne e conferisce la vittoria al generale Zeroual, già presidente della Repubblica dal 1994.
- 1995-1997:
Continua l'ondata di attentati e di attacchi sanguinari contro la popolazione civile da parte degli integralisti, veri e propri massacri compiuti freddamente in nome della Jihad islamica (Guerra Santa). Si moltiplicano gli attentati contro i giornalisti e contro il mondo intellettuale algerino in generale; ciò ferisce profondamente l'opinione pubblica locale tantopiù che questi non erano rappresentanti delle istituzioni, ma semplici cittadini colpevoli solo di aver liberamente espresso la propria opinione. Ogni qualvolta il presidente Zeroual annuncia alla radio e alla televisione che il movimento terroristico è fortemente indebolito e ormai "residuale" come dice lui stesso, vengono trucidate le popolazioni di interi villaggi.
Quanti interrogativi affiorano quando si vedono migliaia di civili innocenti, fra donne e bambini, fra vecchi e giovani, essere uccisi a colpi di ascia e di kalashnikov in massacri terrificanti, magari perpetrati a prossimità di una caserma e ciò senza che l'esercito intervenga! -Le Forze dell'Ordine assediano il Paese controllando tutto e tutti e non sono in grado di fermare i "soldati di Allah";
-L'ONU e la maggior parte dei paesi più industrializzati hanno sempre evitato in questi anni di affrontare in modo serio e deciso la spinosa Questione algerina;
Perché vi sono interessi economici troppo importanti in gioco; basti pensare che, i nuovi giacimenti di gas nel sottosuolo algerino verranno sfruttati dalle multinazionali mondiali.
- Il Governo attuale e il presidente Zeroual continuano a rifiutare qualsiasi mediazione e intervento straniero;
Perché, chiaramente, in questo modo rimangono gli unici padroni a bordo, e possono continuare a mantenere in vigore lo Stato di Emergenza e a uccidere e imprigionare presunti integralisti al fine di rafforzare il proprio potere sulla Società. - La situazione di totale opacità riguardo a quello che succede attualmente in Algeria è favorito dal fatto che per entrare sul territorio nazionale, i giornalisti devono previamente chiedere l'autorizzazione alla autorità militari e rischiano per la loro stessa incolumità. Pochi giorni fa, durante una manifestazione contro i brogli elettorali delle elezioni amministrative dello scorso 23 ottobre che hanno visto la vittoria del partito del presidente Zeroual, alla quale hanno partecipato studenti lavoratori e partiti di opposizione, è intervenuto l'esercito per reprimere i manifestanti perché il corteo non era stato autorizzato.