GRAVE ATTO DI REPRESSIONE SINDACALE E DELLA LIBERTA ALL'AMIU DI PORDENONE
L' Azienda Municipalizzata Smaltimento Rifiuti di Pordenone chiama i carabinieri per impedire volantinaggio dell' USI mentre la CGIL sonnecchia appoggiata alla propria meschinità...ma tutto ciò non impedisce all'USI e ai suoi militanti di colpire giusto
Mercoledì 24 dicembre, fuori dai cancelli dell'AMIU si è consumato l'ennesimo tentativo di sopraffazione ai danni di un lavoratore che, colpevole di avere distribuito un volantino (targato U.S.I.) di denuncia in merito alla mancanza di democrazia di un 'sindacato' cosiddetto rappresentativo, ovvero la CGIL, si è visto minacciato da un funzionario tecnico ed avvisato di cessare la distribuzione (in perfetto stile autoritario), perché non riconosciuto dall'Azienda come delegato dell'Unione Sindacale Italiana, non firmataria né stipulante il C.C.N.L. Un' ulteriore occasione per denunciare le consuete azioni di intimidazione palesemente antisindacali e antidemocratiche che rappresentano e dimostrano una notevole arroganza da parte dei vertici AMIU pateticamente zelanti nel chiamare i carabinieri per stroncare quel diritto di espressione civile e di critica sindacale che (la storia insegna) veniva bandita nei lager e nei campi di concentramento.

Quindi un nuovo atto di prevaricazione politico-sindacale che, senza tema di smentite, è di carattere culturale, storico e, questa volta, aggiungiamo etico-morale. Ma siccome in via Nuova Di Corva un lager (?) non c'è, ma c'è un' Azienda che è tale grazie all'emancipazione intellettuale e politica dei lavoratori che hanno lottato per trasformarla da comunale in municipalizzata, la patetica sceneggiata del suddetto funzionario si inserisce oltremodo perfettamente in quel processo di normalizzazione aziendale iniziato con le contestazioni disciplinari, sanzioni, varie, pseudo destituzioni del Greco di turno (NDR: è il compagno perseguitato dall'Azienda perchè militante dell'USI) dal ruolo di RLS Aziendale e con la magistrale individuazione (da parte della CGIL Funzione Pubblica) del neo 'RLS' come perfetta antitesi del rompicoglioni sopracitato che non accetta i compromessi del gruppo di lavoro del sistema di sicurezza e che rivendicava e rivendica tuttora il rispetto della dignità dei lavoratori sacrificata troppo spesso sull'altare dei bilanci aziendali. Quindi, se da una parte si tenta di normalizzare per tornare all 'vecia maniera' , dall'altra la Segreteria Provinciale dell'USI per inaugurare l'anno nuovo, promuove a favore dei lavoratori un' azione legale nei confronti dell'Azienda per ottenere il risarcimento delle spese ingiustamente sostenute dai lavoratori che per un anno e mezzo si sono portati a casa le giacche da lavoro, compromettendo seriamente gli ambienti domestici e l'equilibrio igienico, vista la specificità del lavoro svolto. Mentre la CGIL sonnecchia appoggiata alla propria meschinità noi non possiamo fare altro che ribadire il concetto che : 'L'importante non è colpire duro ma colpire giusto'. Tra i presidi spontanei degli allevatori e dei produttori del latte si impara che il maltolto va restituito... Solidarietà ai produttori di igiene ambientale, la controinformazione per il 1998 comincia oggi.
USI - Coordinamento Regionale del FRIULI