RIBELLARSI E' IL MINIMO. OLTRE LA RIBELLIONE NASCE IL NOSTRO COMPITO OVVERO ANTAGONISMO E ANARCOSINDACALISMO

Da un po' di anni in qua c'è una parola molto in voga tra gli ambienti della giovane sinistra 'rivoluzionaria', parola che di fatto rende perfettamente il ruolo che va ad assolvere e si prefigge di assolvere questa sinistra ovvero sviluppare antagonismo, cioè continuare ad appiattire la creatività tipica delle nuove generazioni in una gara con il potere per la gestione del potere stesso e quindi continuare quel percorso di fallimento storico e di gioco al massacro che ha visto il capitale alla fine sempre vincente e la sinistra sempre più a destra, colonna portante del potere stesso (penso che quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni riflette perfettamente quello che già più di un secolo fa abbiamo detto e quasi centocinquanta anni di storia ci danno ragione (ERRARE E' UMANO MA PERSEVERARE...o meglio: qua chi paga...). E allora, finché trovo la parola ANTAGONISMO tra gli ambienti della sinistra la cosa non mi preoccupa più di tanto, dal momento che definisco la sinistra e la destra due piatti della stessa bilancia sulla quale si è sempre pesato il potere, ma quando incomincio a trovare l'ANTAGONISMO addirittura come aspirazione all'interno del movimento libertario ed anarchico allora la cosa mi mette decisamente in allarme al punto da spingermi a scrivere ( cosa che mi pesa moltissimo). Noi abbiamo sempre sostenuto che i mali della società dipendono dalla cattiva organizzazione della società stessa, organizzazione basata su rapporti gerarchici e quindi di potere che nega la libera espressione dell'individuo e di rapporti sociali ugualitari e libertari e ci siam spinti sempre verso la realizzazione di quel MONDO NUOVO CHE PORTIAMO NEI NOSTRI CUORI e non di certo in una competizione con il potere per conquistarlo e utilizzarlo a fini di FELICITA' DEL POPOLO. La conquista del potere è una questione che riguarda chi si pone su un terreno politico ovvero di gestione quindi di stato, mentre noi ci poniamo su un terreno di riorganizzazione sociale che annulli il potere e che nel suo crescere distrugga lo stato, L'AUTOGESTIONE: Io, per mia disgrazia, ho cominciato a prestare attenzione alla QUESTIONE SOCIALE trenta anni fa intorno al famoso '68. Ero un ragazzino che sentiva il bisogno di cambiare lo stato di cose e, più di tutto, come la stragrande massa giovanile, di ricercare quotidianamente quei rapporti di libertà, di fratellanza, di amore che una società balorda ci negava. Volevamo costruire in prima persona cambiando noi stessi e cambiando da subito la società balorda che volevamo distruggere. Eravamo giovani inesperti e siamo caduti nella trappola che il potere ci aveva preparato, la POLITICA, siamo caduti nel giochetto dei vari gruppi POLITICI che avevano tutti in mano la soluzione POLITICA per la felicità del pianeta e intanto SOFRI COMPAGNO SOFFRI che quando faremo la rivoluzione... Anche il movimento libertario fu fortemente influenzato da questa concezione di rivoluzione che non ci appartiene scordandosi che SOLO LA PRATICA DELLA LIBERTÀ' COSTRUISCE E SVILUPPA LIBERTÀ' (chi parla di rivoluzione di lotta di classe senza riferirsi alla realtà quotidiana parla con un cadavere in bocca - Parigi maggio '68). Io con la POLITICA son sempre stato a disagio e devo dire che questo mio disagio riesco bene a trasferirlo alla POLITICA nei miei confronti ed ora che sono diventato maturo (e se non mi spiccio rischio di diventare marcio) (N.d.R.: anche le nespole...) ho deciso, da un po' di tempo, di farle guerra (quella senza frontiere innalzando al venti bandiere rossonere). la cosa divertente è la scoperta di tanti compagni che, come me, si erano dispersi, con le mie stesse intenzioni e da questo sta rinascendo un movimento che man mano riallaccia i fili con la nostra storia. NON BASTA ESSERE CONTRO LO STATO, IL CAPITALISMO E L'AUTORITÀ' PER ESSERE ANARCHICI. BISOGNA DIMOSTRARE IN CONCRETO LA CAPACITA' DI ORGANIZZAZIONE DI RAPPORTI SOCIALI QUINDI DI UNA SOCIETÀ' LIBERTARIA!

Per la rivoluzione sociale
Gino Ancona
Sindacato arti e mestieri USI