Sta per uscire fuori dal coro è il bollettino per la costituzione dell' USI-Scuola. Invia contributi, pareri, articoli, notizie su iniziative di lotta, ecc. a fuori dal coro c/o USI Unione Sindacale Italiana Casella Postale Aperta 17037 Ortovero |
SPACCI POPOLARI AUTOGESTITI Censimento per preparare un Bollettino di Coordinamento agli SPA (Spacci Popolari Autogestiti) stiamo raccogliendo il maggior numero di indirizzi utili (vendite all'ingrosso di qualunque genere di qualità a buon mercato e piccoli produttori che hanno difficoltà a immettersi nel mercato o che vogliono starne fuori). Chiunque abbia informazioni da darci le spedisca a: Ilaria e Maurizio Zapparoli - 'Il Villetto' Località Campanara 50035 Palazzuolo sul Senio (FI) |
SCHERZI A PARTE Sta circolando in questi giorni uno scritto firmato da CGIL, CISL e UIL e pomposamente intitolato "DOCUMENTO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ORIENTAMENTI PER LA DEFINIZIONE DELLA PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO REGIONI/AUTONOMIE LOCALI PER IL PERIODO 1.1.1998-31.12.2001". Lo scritto, lungo 16 pagine, è costituito da una premessa e da 28 paragrafi nei quali si spiega quali siano gli "orientamenti" dei tre sindacati che lo hanno prodotto. Non è possibile, in un volantino, analizzarlo da cima a fondo. Ma poichè, come è noto, il buongiorno si vede dal mattino, vediamo che cosa viene detto nella premessa. "La piattaforma per il rinnovo contrattuale si prefigge i seguenti obiettivi: a) costruire un raccordo di natura contrattuale con i processi di riforma in atto... b) ribadire il carattere solidaristico e unificante di un contratto nazionale che si concentri sugli aspetti essenziali di garanzia economica e normativa, individuando nel pieno dispiegarsi della contrattazione integrativa... lo strumento per accompagnare e apprezzare i processi di modificazione dei servizi degli enti locali; c) prevedere una puntuale definizione di quel diritto/dovere alla formazione e all'aggiornamento professionale che deve divenire strumento fondamentale sia per la concreta attuazione del processo riformatore, sia per lo sviluppo professionale... delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto; d) offrire strumenti per la progressiva definizione di una rete minima di diritti e di garanzie per tutte le figure professionali che, a diverso titolo e con diversi rapporti giuridici d'impiego, operano nel sistema delle Autonomie". Chiaro? I contratti, secondo questi "sindacati", non servono a migliorare le condizioni normative e salariali dei lavoratori, bensì a "costruire un raccordo con i processi di riforma in atto", "accompagnare e apprezzare i processi di modificazione dei servizi degli enti locali", definire la "formazione e l'aggiornamento professionale" e, solo da ultimo, "offrire strumenti per la progressiva definizione di una rete minima di diritti e di garanzie" per i lavoratori. Eh già, perchè, per un contratto di lavoro, definirla, questa "rete minima", sarebbe troppo! Nel frattempo, senza dare nell'occhio, ci si avverte che "nel sistema delle Autonomie" ci saranno, nei prossimi anni, "diversi rapporti giuridici d'impiego" (lavoro in affitto, collaborazione coordinata e continuativa, ecc.). "I due livelli contrattuali, nazionale e integrativo aziendale" - prosegue l'ineffabile documento - "rappresentano dunque la sede per la contrattazione dei cambiamenti organizzativi indotti dalle riforme istituzionali e dalle trasformazioni del sistema autonomistico". Avanti pure! "Il quadro rivendicativo sarà dunque finalizzato a completare... il processo di delegificazione e di unificazione del rapporto di lavoro pubblico con quello privato". (Bella rivendicazione!) Di soldi, naturalmente, se ne parla poco; anche perchè "la riconferma dell'accordo del 23 luglio 1993 rappresenta... la premessa fondamentale per il rinnovo contrattuale". Qui finisce l'introduzione; vi risparmiamo il resto. C'è una cosa, tuttavia, che non possiamo trattenerci dal commentare: la proposta che viene fatta in merito ai "processi di trasformazione dei servizi dalla gestione diretta al loro esercizio attraverso istituzioni, fondazioni, società per azioni, aziende speciali, società miste". Occorre, dicono questi "sindacati", "particolare attenzione alla tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti". Giusto! Ma che cosa intendono per "tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti"? Incredibile!: l'istituzione di "forme di azionariato dei lavoratori con diritto di prelazione". E' chiaro? Secondo loro dovremmo rivendicare il diritto di precedenza nel diventare azionisti delle aziende in cui ci trasferiscono. Non si capisce se vogliano prenderci in giro o se, invece, pensino che, con tutti i soldi che guadagnamo, il nostro problema principale sia quello di investirli! ORGANIZZIAMOCI PER SOSTENERE UNA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA VERA! Unione Sindacale Italiana (USI-AIT) Fed. Prov. di Bologna (tel. 03388795022) |
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CHIUSURA DEL TORRICELLI? Da 22 anni il Centro Sociale Anarchico di Via Torricelli 19 a Milano rappresenta uno spazio aperto strappato alla speculazione (in un quartiere praticamente ormai invivibile come il Ticinese), in cui tutte le iniziative liberamente organizzate erano gratuite. Ma questo percorso risulta incomprensibile al Comune di MI guidato da un sindaco che sogna il controllo dalle forze di Polizia, da un vice che vorrebbe i vigilantes nei parchi e sui mezzi pubblici, da una giunta che delibera l'apertura di nuove caserme di polizia e CC e promette KM di recinzioni e telecamere nel nome della prevenzione della illegalità. Ci chiedono 62.000.000 di affitti arretrati entro fine febbraio, minacciandoci di sfratto e non considerando che negli ultimi 12 anni gliene abbiamo pagato ben 21.000.000. Se il Comune è a caccia di soldi, se li faccia dare da quei partiti che ogni anno rapinano legalmente miliardi di finanziamento pubblico ed hanno sedi ottenute compiacentemente a prezzi di favore. L' Assemblea del Centro Sociale Anarchico Via Torricelli 19 - MILANO |
SCUOLA Al Signor Direttore del quotidiano Il Manifesto Egregio Signor Direttore, mi è stato comunicato che recentemente sul quotidiano da Lei diretto è apparso un comunicato firmato, fra le altre organizzazioni, da una sedicente USI Scuola. Ai sensi della normativa vigente, La pregherei di voler pubblicare la presente precisazione senza voler entrare nel merito dell'occasione in cui tale comunicato è apparso (e condividendone lo spirito che lo ha animato), la sedicente USI Scuola firmataria del comunicato in questione è un'associazione che del tutto arbitrariamente si denomina così in quanto non è riconosciuta dalla legittima USI-Unione Sindacale Italiana né dall'AIT - Associazione Internazionale dei Lavoratori. Certi che saprà darci spazio per la presente precisazione, dovuta ai sensi della legge, Le porgo cordiali saluti. Giuliano Falco per la costituzione dell'USI Scuola, Ortovero, 20 febbraio 1998 |
STUDENTI ANARCHICI Nella giornata di sabato 28 marzo, il ministro della Pubblica istruzione, insieme ad associazioni fra cui Gioart e SIAE, ha indetto una giornata con la 'finalità di stimolare gli studenti ad esprimere la loro ricchezza espressiva ed artistica...'. Questa avrebbe lo scopo di sollecitare gli studenti affinché la scuola diventi, in tutte le sue giornate, un momento di creatività e di libera espressione. Ricordiamo che i ministeri fino ad ora succedutisi hanno reso la scuola il regno del dogmatismo e la negazione della libertà di pensiero ancora prima che di espressione: in ogni scuola di ordine e grado, infatti, l'apprendimento è un semplice travaso di nozioni e lo studente è nettamente distinto dall'insegnante in un sistema gerarchico che lo subordina. Una proposta di tal tipo che pervenga da questo ministro è una doppia derisione di studenti ed insegnanti: la nuova riforma, infatti, è il definitivo annullamento dell'espressione. in essa ci si preoccupa di addestrare fin dall'infanzia a una futura professione già inserita in un ordine sociale-economico prestabilito. I bambini no hanno diritto nemmeno al gioco, gli adolescenti vengono subordinati ad un programma di studio che non corrisponde alle loro esigenze, ma a quelle delle aziende con i cui i finanziamenti si dovrà sostenere la scuola, e si finanziano gli istituti privati professionali in cui non è riconosciuta la libertà di professione religiosa. Una giornata creativa promossa da chi vuol trasformare in ciò la scuola, è un paradosso oltre che un insulto. La suddetta giornata appare quindi come il tipico 'contentino' per mettere a tacere chi vorrebbe rendere costantemente la scuola un luogo di libertà, di espressione, creatività, e pensiero. l creatività, a nostro modo di vedere, dovrebbe nascere dall'interazione di studenti ed insegnanti, da un modo diverso d'intendere l'insegnamento, che riconosca le personali attitudini degli studenti e sia frutto di un lavoro collettivo della classe. Coordinamento studenti anarchici reggiani. |
La Baccheca
Il 6 febbraio 1998 il Coordinamento dei Lavoratori Postelegrafonici, USI-POSTEL di Brescia, ha perso le proprie bacheche. Il restringimento dei diritti sindacali ha colpito ancora. Per la verità la cosa non ci coglie impreparati. sappiamo che si preferiscono sindacati accondiscendenti, sindacati che chiamano la collaborazione servile con l'azienda concertazione. Fortunatamente non basta una sentenza in pretura per zittire i lavoratori. Anzi è proprio questo il motivo della nascita di 'La Bacheca'. Da oggi saremo presenti in tutti gli uffici. l'Ente imparerà che non è sufficiente toglierci le bacheche per zittire l'opposizione ai suoi piani. Continueremo a parlare e ad intervenire più di prima. Ma se da un lato 'La Bacheca' è un passo avanti del sindacalismo di base ed autogestionario e della qualità del suo intervento all'interno dell'Ente, dall'altro la perdita di quelle misere bacheche di legno pone un'amara riflessione sulle libertà sindacali in questo paese e, in fattispecie, nelle Poste. Non dimentichiamo la proposta di legge Bassanini che cerca di eliminare tutte quelle forme sindacali che non accettano di uniformarsi a CIGL-CISL-UIL, che non barattano i diritti sindacali con la firma di contratti capestro. Non dimentichiamo che le Rappresentanze Sindacali Unitarie, fortemente volute da CGIL-CISL-UIL e padronato assegnano ai sindacati confederali il 33% facendo votare i lavoratori per il restante 67% dei posti disponibili. Come si può facilmente vedere CGIL-CISL-UIL possono avere la maggioranza assoluta con un misero 20%! Crediamo sia molto importante avere oggi uno strumento di collegamento tra i lavoratori per affrontare e contrastare il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro e questo pensiamo sia il compito di 'La Bacheca'. Sarà la nostra nuova bacheca in tutti gli uffici. |