Notizie dal comitato difesa anarchici sulle ultime perquisizioni e arresti.

AGGIORNAMENTO DI GIOVEDI' 10 OTTOBRE

Stamane sono giunti le prime sentenze relative a 7 ricorsi al tribunale della ‘libertà’ effettuati Lunedì 7 ottobre: sei ricorsi sono stati respinti (quelli di Cristina Lo Forte, Salvatore Gugliara, Francesco Porcu, Emma Sassosi, Gregorian Garagin, più ancora una persona di cui non abbiamo il nominativo); è stato accolto quello di Francesco Berlemmi.
Altri ricorsi sono stati presentati ieri, Mercoledì 9 Ottobre; i risultati si sapranno quindi -al più tardi- Lunedì 14.

Gli anarchici detenuti non hanno restrizioni di sorta, ma ci fanno comunque sapere che sono stati tenuti isolati gli uni dagli altri per volontà dell’amministrazione carceraria (‘divieto d’incontro’); una lettera giunta solo oggi da Giuseppina Riccobono ci fa sapere che da ieri può vedersi con le altre detenute coinvolte nell’inchiesta, quindi si può supporre che nei prossimi giorni tutti possano vedersi tra di loro.
Cristina Lo Forte è stata isolata nel reparto tossicodipendenti causa la penuria di spazi d’isolamento (come ci fa sapere Salvatore Gugliara dal carcere, sono 1300 i detenuti rinchiusi in questo carcere).
Da una lettera datata 3 Ottobre Paolo Ruberto, anarchico detenuto anch’esso a Rebibbia, ci fa sapere che sua moglie, Apollonia Cortimiglia è stata scarcerata e si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Catania.
Lo Vecchio Angela Maria, sulla quale non abbiamo mai avuto notizie certe, è latitante.
Il numero dei latitanti cresce così a 8: Guido Mantelli e Roberta Nano di Cuneo, Massimo Passamani di Rovereto, Barcia Giovanni di Palermo, Condrò Salvatore, Rose Ann Scrocco, Evangelia Tzioutzia, Lo Vecchio Angela Maria di Roma).

Come Comitato Difesa Anarchici abbiamo contattato tutti quelli nei cui confronti sono stati spiccati i mandati di cattura e che sono stati arrestati.
Abbiamo ricevuto sin’ora risposta da quasi tutti i detenuti tranne che da Tiziano Andreozzi, Carlo Tesseri, Orlando Campo, Giuseppe Stasi. Questi ultimi tre potrebbero comunque non aver ricevuto la posta o averla avuta in ritardo dato che erano precedentemente detenuti e quindi soggetti a trasferimenti continui e alle volte inutili, come ci fa sapere ad esempio Christos Stratigopulos. Quest’ultimo ha inviato una lettera aperta a tutto il movimento anarchico da far girare e pubblicare; data la lunghezza del documento, 14 pagine, ci impegnamo ad inviarla a tutta la stampa di movimento e a chiunque altro ne faccia richiesta.
Alfredo Bonanno ha redatto una memoria per il tribunale della ‘libertà’ spiegando che l’articolo di Anarchismo che porta il titolo di "Nuove svolte del capitalismo" non è stato neanche letto per intiero, ma si sono usate solo poche righe estrapolate nella relazione dei ROS cui ha contribuito ovviamente il magistrato Marini.
Antonio Gizzo, relativamente al proprio interrogatorio (si è avvalso della facoltà di non rispondere) riferisce che Marini si è vantato della ‘concessione’ fatta agli arrestati, cioè di non aver imposto restrizioni di sorta. Lo stesso Marini è sembrato ossessionato dal fatto di non voler apparire come persona prevenuta verso le nostre idee, volendo apparire quindi come persona ‘al di sopra delle parti’.

La nostra analisi sugli ultimi eventi è questa: la magistratura continua a propugnare la linea dura contro gli anarchici arrestati perchè non può permettersi, dopo il gran battage informativo degli arresti, di liberare persone che sa essere in carcere solo a causa delle ‘rivelazioni’ di una cosiddetta pentita ventunenne, che ha collegato un numero indefinito di crimini degli ultimi anni fornendo agli inquisitori la testimonianza su un’incredibile ‘banda armata’.
Questa è l’unica prova di cui dispongono i magistrati: le parole di una ‘pentita’. Non avendo altro sottomano non ci stupiremmo se spuntasse fuori qualche altro collaboratore di giustizia che parli della banda, utile anche solo per fare coro alle dichiarazioni di costei.
Ricordiamo anche che per molti degli episodi concreti cui fa cenno la ‘pentita’, molte persone, tra cui molti anarchici, sono già detenuti da tempo, alcuni già condannati almeno in prima istanza. Su queste accuse specifiche non ci pronunciamo, stante la responsabilità individuale di ognuno e la valutazione tecnica dei teoremi giudiziari utilizzati, che ognuno potrà a suo piacimento vagliare e considerare.
Da parte di tutti noi la totale e incondizionata solidarietà agli anarchici arrestati il 17, a quelli già colpiti dalla repressione e dalla giustizia di Stato, a tutti i detenuti rinchiusi nella carceri italiane e di tutto il mondo.

Ricordiamo che il settimanale anarchico Canenero ha ripreso, dalla settimana scorsa, le pubblicazioni (considerate clandestine dalla magistratura). Potete richiederne copie, un minimo di 15- telefonando allo 055-63.14.13 o scrivendo alla Casella Postale 4120, cap 50135, Firenze. Canenero si può anche trovare per via telematica: http://www.geocities.com/Hollywood/3879/canenero.htm.

Per ulteriori contatti: Comitato Difesa Anarchici c/o El Paso Occupato,
Via Passo Buole 47, 10127, Torino, tel. 011-317.41.07.
Solo per contatti urgenti: Mario 0360-554.094
Altre notizie e aggiornamenti si possono trovare per via telematica:
(mailing list A-INFOS @LGLOBAL.COM e CSLIST@ECN,ORG e pagine web http://www.geocities.com/Hollywood/3879/anarchy.htm)

Ricordiamo inoltre alle radio di movimento che sono disponibili dei servizi radiofonici a Radio Black Out (105.250), TEL. 011-650.34.22

Ringraziamo ancora tutte le realtà, le situazioni, collettivi, band, centri sociali, case occupate, radio e pubblicazioni di movimento per la diffusione delle notizie.