EL PASO OCCUPATO - VIA PASSOBUOLE 47
elpaso@ecn.org
Domenica 15 marzo 1998
Il corteo di ieri al quale hanno partecipato almeno un migliaio di persone si è svolto senza incidenti di sorta (a parte qualche scritta). Il centro era assolutamente blindato: dietro ogni traversa percorsa dal corteo si trovavano cellulari di cc e celere pronti ad intervenire. Un po' di decisione nell'approntare la testa del corteo (volutamente senza striscioni, i primi che si vedevano erano quelli che chiedevano la liberazione di Silvano, Edoardo e Soledad e l'altro contro il TAV) ha fatto sì che le forze dell'ordine se ne stessero a distanza. E' stato impedito a fotografi e telecamere di riprendere il corteo o i manifestanti (abitudine questa che speriamo riprenda il sopravvento ovunque dopo le troppe smanie di protagonismo scenico e politico): qualche fotografo troppo invadente ha perso il suo materiale e gli altri sono stati sconsigliati dalla polizia. I soliti furbacchioni della Rai3 -che arrivano sempre in alto- hanno fatto qualche filmato dai balconi.
E' bene che si sappia che dopo il giornalista de "La Stampa" Angelo Conti, quelli di Rai3 sono stati i servizi più infami, bugiardi e superficiali. Ce ne ricorderemo.
Il corteo si è concluso attorno alle 18 in Piazza Vittorio con alcuni interventi.
Seguiranno i testi di alcuni volantini distribuiti e un commento sugli stessi.
El Paso Occupato
né centro né sociale
Via Passo Buole 47
10127 - Torino - Italy
tel. 0039-11-317.41.07
Uno tra i tanti volantini usciti da un po' tutte le realtà promotrici e partecipanti del corteo. questo, di Delta Barocchio Asilo Cascina Alcova occupati, è stato diffuso in tremila copie:
Giovedì 5 marzo, Ros e polizia su mandato del PM Tatangelo perquisiscono tre squat e arrestano Soledad, Silvano e Edo della Casa Occupata di Collegno. Questa operazione, che è stata accelerata a causa di una microspia caduta su un parafango, voleva incastrare gli eco"terroristi" dei "lupi grigi", che secondo la magistratura si nascondevano nelle case occupate di Torino. I fantomatici Lupi Grigi sono accusati di essere i responsabili di alcuni sabotaggi -autoprodotti- alla costruenda liena dei Treni ad Alta Velocità (TAV), che devasta la già ferita Val Susa. Valle a noi particolarmente cara perchè là, più volte, abbiamo liberato i nanetti da giardino strappati alla cementificazione.
Nel corso dell'operazione di polizia sono state trovate alcune bottiglie di benzina con su scritto "da usare in caso di sgombero", siringhe e siringhe di silicone (sai che roba), e una "micidiale" pipe-bomb, che si rivela in seguito un volgare bengala del tipo da noi sempre usato a capodanno davanti al carcere, sui tetti delle nuove occupazioni, durante le nostre messe nere.
In tre mesi di sofisticate intercettazioni ambientali (origliamenti) filamti, pedinamenti satellitari, gli unici reati a loro contestati sono un paio di furti, e per noi non c'è niente di male a prendere ciò di cui si ha bisogno scegliendo volta per volta la forma più creativa e valida.
La nostra pratica è quella dell'azione diretta, dell'autogestione, della vita vissuta. Cercando di essere imprevedibili, assatanati, anarchici, e blasfemi. Ci piace apparire e sparire, ogni volta in una forma differente, nel riflesso di una vetrina o nell'occupazione del set di Amelio, o in un corteo autorizzato, come oggi. Non siamo nè militanti politici, nè integralisti islamici. Siamo santi, ma non vogliamo martiri.
Siamo occupanti di case e da anni andiamo all'arrembaggio di Torino. Ognuno con le sue peculiarità, le sue diversità, la sua autonomia d'azione e le sue scelte. Il Comune, proprietario di diverse case, ha cercato di sfruttare questa torbida operazione poliziesca per chiuderne tre. Non c'è riuscito, ma gli avanguardisti del perbene continueranno a portare avanti un'operazione di "pulizia" in vista dell'arrivo di pellegrini, santopapa, e della sindone. Oppure del prossimo circo. La magistratura prende farfalle, la stampa -imboccata ed asservita- le rende credibili, le pompa, sputtana e condanna: taglia e cuce sullo squatter uno stereotipo idiota. Non credere nei media!
TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' A SILVANO EDOARDO E SOLEDAD
LIBERI SUBITO - LIBERI TUTTI
Questo è un corteo (autorizzato), un'iniziativa di controinformazione, siamo qui oggi per parlare alla gente e non con le vetrine. Non vogliamo provocazioni.
"Vivi tranquillo, lontano dai guai in attesa del giorno in cui morirai" (Sant'Antonio)
ALCOVA OCCUPATO - ASILO OCCUPATO - BAROCCHIO OCCUPATO - CASCINAOCCUPATA - DELTA HOUSE OCCUPATA
È un fatto: i cantieri dell'Alta Velocità che da due anni sventrano la Valsusa sono stati attaccati sin dal loro sorgere con i mezzi più svariati; le ruspe bruciano - l'indomani non lavoreranno; le rotaie appena posate cascano - il treno tanto veloce rallenterà di sicuro; le centraline di energia elettrica scoppiettano - a lume di candela non si sventrano montagne.
È un fatto: questi attacchi non assurgono ai dubbi onori della cronaca strillata - che non ci vengano cattive idee in mente, che ci si distragga a lamentarsi con firme, petizioni, richieste e appoggi, che non si tratti da nemico il nemico.
È un fatto: giovedì sera, per iniziativa, guarda caso, dei Ros, a Cuneo e Torino, tre anarchici vengono arrestati, accusati di essere gli autori dei mille simpatici sabotaggi in Valsusa. Due di loro vengono arrestati nella Casa occupata di Collegno (To), poi sgomberata e sigillata.
Contemporaneamente gli sbirri perquisiscono e sgomberano l'Asilo occupato di Via Alessandria e l'Alcova dove solo la resistenza degli occupanti impedisce lo sgombero.
Poco avvezzi a piangere sul latte versato, i ribelli di Torino sono in piazza il giorno seguente (venerdì 6) senza richieste e piagnistei. Distruggono quello che c'è da distruggere, ne fa le spese la quadrata galera urbana nel suo cuore scintillante, il centro. Cariche, nuovi fermi e arresti. L'Asilo viene rioccupato: i compagni si asserragliano sul tetto circondati dagli sbirri e appoggiati dai compagni fuori.
Quale migliore critica alla merce delle lussuose vetrine spaccate ieri pomeriggio nella Torino bene? Quale migliore critica all'Alta Velocità, che trasporterà uomini-merce di lusso il cui tempo è denaro più velocemente sul mercato del lavoro mercato del lavoro, che quella di distruggere autonomamente, indipendentemente, come più ci piace, questi impianti di morte?
È un fatto che il capitale elabori continuamente nuovi sistemi di sfruttamento, controllo, oppressione.
È un fatto che ne permetta anche una pacata critica, purché essa rientri nelle regole dettate dal capitale stesso. Lo chiamano "buon senso", "civile convivenza" e "democrazia". Cioè rassegnazione, collaborazione, regime. Per spazzare via i progetti del capitale occorre spazzare via il capitale stesso.
Chiunque disinteressatamente pensi che ciò sia possibile tramite le regole democratiche è un utopista. Gli altri, i dirigenti, i partitucoli di opposizione più o meno abili nella contrattazione delle briciole sono parte delle regole del sistema.
E di fatto ne condividono intenti ed interessi.
A Baleno, Soledad e Silvano il nostro caldo affetto.
Anarchici (da Firenze)
L'inquinamento e la distruzione ambientale non sono una novità per nessuno.
Alcune valli già deturpate dalla costruzione di autostrade e di linee ad alta tensione stanno per essere invase da un nuovo progetto del capitale: l'alta velocità ferroviaria (TAV).
In Val Susa a partire dal 1995 si sono verificati una serie di sabotaggi contro i cantieri per la costruzione del TAV, contro ripetitori di Mediaset, Telecom e dei carabinieri.
Tutte azioni di attacco per difendersi dalle devastazioni dei tecno-terroristi dello Stato-capitale.
Giovedì 5 marzo Edo, Silvano e Soledad sono stati arrestati con l'accusa di essere i responsabili degli attacchi in Val Susa. Contemporaneamente venivano perquisite e sgomberate tre case occupate a Torino e Collegno.
Il giorno seguente durante un presidio sotto il Comune la polizia carica e, dopo gli scontri, arresta sette persone.
Abbiamo sempre guardato con simpatia coloro che senza aspettare le decisioni di politici e ambientalisti (contro solo a parole) si oppongono anche praticamente ai progetti di distruzione dell'ambiente e delle loro vite. Questo ci basta per essere vicini a chiunque possa aver compiuto queti atti, a maggior ragione essendo Edo, Sole e Silvano nostri amici.
Sosteniamo questi compagni aggrediti dall'infamante campagna dei mezzi di informazione che li ha dipinti come criminali-terroristi.
Siamo orgogliosi di difendere e di essere al fianco di chi è accusato di azioni che ognuno di noi vorrebbe commettere.
Un abbraccio a Edo, Soledad e Silvano sequestrati dallo Stato italiano.
Anarchici del Canavese
Compañeros contro le nocività.
Il piacere del viaggio, inteso come avventura e scoperta, è una cosa; la necessità imposta, di spostarsi il più velocemente possibile è tutt'altro. L'alta velocità non altro che una risposta a questa falsa necessità: la necessità di percorrere il maggior spazio nel minor tempo possibile. Ma di quale spazio e di quele tempo si sta parlando?
Su e giù come la pelle del cazzo da Torino a Parigi e da Parigi a Torino, ciascuno aggrappato alla sua ventiquattr'ore, alla stazione d'arrivo troverà lo stesso hamburger, la stessa coca-cola e la stessa noia che ha trovato alla stazione di partenza.
Con l'alta velocità sarà possibile raggiungere la stessa noia, la stessa coca-cola, e lo stesso hamburger in cinque ore piuttosto che in dieci.
EMBE'??! È tutto qui il progresso, la cui ideologia tanto spesso ferma la critica e che ci fa spalancare la bocca stupiti e ammirati?
Ebbene sì. Ed è questa la prima menzogna che va smascherata. Il risparmio di tempo, spacciato come bisogno umano e desiderabile da chiunque, non risponde invero che agli sessi interessi del capitale e alla sua perpetuazione: la riduzione della vita quotidiana ad una ricorsa di momenti del tutto equivalenti, una corsa necessariamente veloce ed affannosa per non lasciare spazio a pensieri e desideri che non siano soddisfabili con una nuova merce da consumare, sia esso un pic-nic in famiglia, una pizza con gli amici e una giornata di sci.
Tutta qui la nostra vita? Parrebbe di sì. Paradossalmente solo quando ogni istante è diventato uguale all'altro, solo quando ogni luogo è diventato uguale all'altro, lo spostarsi il più velocemente possibile è diventata una conquista.
C'è chi si lamenta che l'alta velocità sventrerà le valli, devasterà gli orti, seccherà i gerani sulle finestre e terrà sveglio chi avrà la sfiga di vivere nei dintorni del suo passaggio.
Vero, ma c'è molto di più. Con l'alta velocità non si perpetua solo un attacco alla vita di alcune vallate ma alla vita stessa.
L'alta velocità è un inequivocabile segno dei tempi, tempi in cui la menzogna è necessaria al capitale per la sua conservazione. E proprio qui sta il punto. Progresso, economia e produzione, esaurita la loro funzione ottimizzare, vengono mantenute in vita per una folla di creduloni impauriti che non osano liberarsene. A chi amministra tutto ciò, non è rimasto più nulla di buono da fare. I TAV come il capitale, corrono all'impazzata su un binario morto.
Riusciremo a farli deragliare entrambi?