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Ouch, you found us!

Perdindirindina, ci avete trovato!

Ma allora è vero: su Internet ci sono i briganti! E' stata dura, ma finalmente siete arrivati fin qui. Certo, far funzionare quel maledetto modem è stata un'impresa - e poi gli Ufficiali dell'Arma non dovrebbero perdere tempo tra IRQs e indirizzi di memoria, nossignore. Il loro posto dovrebbero essere nelle piazze a fare il loro dovere, giorno e notte. D'altra parte al giorno d'oggi questi anarchici non sanno più cosa inventarsi, pur di continuare a fare la loro bella vita. E adesso sono pure su Internet.

Come premio per aver navigato fino a questa pagina, tra le insidie dei pedofili, vi dedichiamo questa lettera aperta ai professionisti dell'informazione, scritta in risposta ad un "intelligente" articolo apparso su Repubblica il 13 novembre 1997.

Naturalmente, questo è anche il luogo in cui potete leggere la famosa nota informativa "a solo uso interno" firmata dai Reparti Operativi Speciali dei Carabinieri e recapitata anonimamente a Radio Blackout di Torino nell'estate 1997. Ricordiamo che, nonostante i redattori della Radio abbiano osservato tutte le normative di legge previste in questi casi (consegnando quindi copia della nota informativa alla Questura di Polizia), la diffusione di questo documento ha procurato a Radio Blackout ben due perquisizioni (il 25 luglio e il 4 agosto 1997) e il sequestro di tutte le attrezzature informatiche. Le perquisizioni e il sequestro sono state effettuate dagli stessi ROS, in quanto proprio a loro - incredibilmente - è stato demandato il compito di indagare sull'autenticità del documento stesso.

Di fronte al tentativo di tapparle la bocca, Radio Blackout fa sentire la propria voce ancora più forte: giovedì, 12 febbraio 1998 dalle 15.30 alle 17.30 due ore di discussione su questa vicenda in ponte radio -- la voce di Radio Blackout sarà quindi udibile non più solo a Torino ma in diverse città italiane, grazie alla collaborazione con altre radio libere della penisola.