Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio

Iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale

19 febbraio 95

Convegno organizzato da Strano Network al

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato


Intervento di:

  • Giuseppe Attardi del S.E.R.R.A di Pisa


    Sono lieto di essere qui, in rappresentanza del S.E.R.R.A. come e' stato citato, che e' una struttura realizzata 3 o 4 anni fa dall'universita' di Pisa. Il servizio rete di ateneo aveva come compito principale di fornire accesso e servizio di rete alle strutture universitarie e questa attivita' e' stata effettivamente incentrata su questo ma poi e' stata estesa a tutta una serie di attivita' che esulano dall'ambito dell'ateneo e cittadino. Il servizio S.E.R.R.A. svolge alcuni servizi che sono di utilita' pubblica per tutto il territorio nazionale ed internazionale, forse chi ha utilizzato Internet recentemente conosce alcuni di questi servizi, li cito per coloro che non ne fossero a conoscenza. S.E.R.R.A. da Pisa si occupa della distribuzione delle "News" su tutto il territorio nazionale. News e' il servizio di trasmissione di informazioni che sono raccolte in tutto il mondo e distribuite capillarmente attraverso tutta la Internet. Questo servizio comporta un onere abbastanza cospicuo di risorse di attrezzature, in quanto la quantita' di materiale che viene distribuita quotidianamente e' dell'ordine delle decine di Megabytes di materiale. Questo materiale noi lo raccogliamo in giro per il mondo e lo distribuiamo come servizio pubblico, soprattutto nell'Italia centro-sud e a parte dell'Italia del nord. Altri servizi che forniamo sono "Archie" e "Veronica" che consentono di fare la ricerca di informazioni in Internet, in particolar modo sulle informazioni disponibili in Italia. Come sapete l'idea principale di Internet e' quella della condivisione dell'informazione e delle risorse, naturalmente il problema e' sapere quali sono le risorse a disposizione e per fare questo occorre che ci siano disponibili degli indici o dei meccanismi per effettuare questa ricerca delle informazioni che interessano. S.E.R.R.A. svolge, appunto, questo compito, gestendo questo servizio Veronica che serve ad indicizzare tutto il materiale che in Italia ed altrove e' messo a disposizione per agevolare la ricerca. Questo e' un ruolo svolto esclusivamente da noi in Italia e da pochi altri centri in Europa e che consente all'estero di vedere quanto viene fatto in Italia, altrimenti questo materiale resterebbe completamente inaccessibile, cioe' solo chi sa dove si trova il materiale se lo potrebbe andare a prendere, tutti gli altri rimarrebbere esclusi e non avrebbero possibilita' alcuna di ricerca automatica. Questo per citare brevemente il lavoro che stiamo facendo dal punto di vista tecnico. Pero' il discorso che vorrei fare qui e' piu' ampio, allargato al problema dell'Internet, della sua cultura, del suo sviluppo e di cosa si puo' fare per mantenere le sue caratteristiche e le sue peculiarita'. Il primo aspetto importante che volevo sottolineare e' che Internet e' una cultura che e' completamente nuova rispetto a quella di tutti gli altri mezzi di comunicazione di massa che conosciamo fino ad oggi.Ossia gli altri mezzi di comunicazione di massa sono tipicamente sistemi ad una via. Esiste un piccolo numero di produttori di informazione che si preoccupano di trasmettere informazione e convogliarla attraverso una grande platea. Il concetto di Internet e' completamente diverso: la platea, gli ascoltatori, i fruitori dell'informazione coincidono con i produttori. Non esiste la distinzione fra chi produce e chi consuma, e questa e' la grande, rivoluzionaria, caratteristica del mezzo. Il fatto di avere una struttura ad una via in cui occorrono infrastrutture costose per la produzione dell'informazione e per la loro distribuzione ha generato i mezzi di comunicazione come li conosciamo oggi che richiedono enormi concentrazioni di capitale. Ossia un produttore di informazione, televisiva, giornalistica o editoriale richiede comunque una struttura industriale di enorme costo ed e' necessario che questo costo venga coperto da una platea di ascoltatori di ampiezza enorme. Queste due cose si bilanciano, cioe' occorrono grossi investimenti che si possono ripagare solo se la platea e' vasta. Naturalmente avere una platea vasta significa una concentrazione di risorse e naturalmente un rischio, come e' successo in molte situazioni, di concentrazioni, di monopoli, di mancanza di liberta' o di democrazia. Su Internet questo non succede, perhe' come ho detto, la struttura e' a due vie, cio' significha che chiunque voglia mettere a disposizione le sue informazioni lo puo' fare, quindi chiunque ha del materiale che risulti interessante lo rende disponibile liberamente, senza dover sottostare a costi enormi per la produzione, e tale materiale diventa "libero", accessibile a tutti. Non solo, ma mentre per i media tradizionali e' necessario che ciascun tema, ogni settore d'ascolto sia cospicuo, altrimenti non si rientra nei costi, in Internet invece possono esistere anche piccoli gruppi d'ascolto, un centinaio, un migliaio di persone interessate a determinati soggetti che possono mettersi in comunicazione fra loro scambiandosi informazioni. E' cio' che accade nel sistema delle News, gia' citato, Il meccanismo delle News e' cosi' concepito: milioni di persone quotidianamente inseriscono informazioni, interrogazioni, domande, questioni, suggerimenti, consigli che riguardano le piu' svariate tematiche, sociali, culturali, tecniche, scientifiche. Queste informazioni raggiungono ogni parte del pianeta e chiunque le puo' ottenere. Questa distribuzione capillare genera la costituzione di gruppi di interesse. Il grande valore di cio' e' determinato dal fatto che essendo tali gruppi di interesse molto specifici sono di enorme valore e di enorme interesse, tanto e' vero che l'utilizzo di tali strumenti, in modo efficace, rende ridicolmente superati certi modi tradizionali di operare. Ad esempio, se abbiamo un problema tecnico sul nostro computer sul sistema operativo, sulla programmazione di sistema, sulla programmazione di una apllicazione, normalmente dobbiamo prendere i manuali e mettersi a studiare per trovare la soluzione o chiamare lo specialista, l'esperto, telefonare alla casa produttrice. In ogni caso attivita' che richiedono ore, giorni, settimane, mesi a volte, per individuare il problema, trovare la soluzione, impostarla, realizzarla e quindi costi notevoli. Con l'utilizzazione di uno strumento come le News la soluzione cambia completamente, quando uno ha un problema deve pensare che non e' piu' solo, che non e' piu' isolato nell'Universo e che quindi deve trovare la soluzione per conto suo, nel 99,99% dei casi, infatti, quel problema e' gia' stato affrontato e risolto da qualcun'altro o ha affrontato qualcosa di simile e ha un'indicazione su come risolvere il nostro problema. In pratica e' possibile porre a quel particolare dominio, a quel particolare gruppo di interesse il proprio problema e nel giro di 20, 30 minuti ottenere una risposta da uno specialista. questo stravolge completamente le nostre abitudini e il nostro modo di pensare. Questa e' una caratteristica fondamentale di Internet che e' molto sottovalutata, cioe' l'uso professionale, la possibilita' di accrescere le nostre possibilita' di apprendimento. Questo e' un esempio per dimostrare l'importanza ed il valore di questa comunita' che si e' formata in Internet e che un utilizzo sofisticato di questi strumenti cambia completamente il modo di lavorare. Io non so quanti di voi ne abbiano esperienza, ma in settori come il mio, l'informatica in un centro di ricerca, diventa chiaramente uno strumento insostituibile. Per fare un esempio banalissimo quando al nostro dipartimento capita che c'e' un guasto, un interruzione della rete, noi infatti abbiamo un collegamento con il centro S.E.R.R.A. che poi si collega con tutto il mondo, se il nodo si impianta (solitamente e' colpa della Telecom), nel giro di 30 secondi si ferma il dipartimento e tutti escono dalle stanze chiedendo cosa sta succedendo. Cioe' e' diventato uno strumento insostituibile. Per chi ha iniziato ad usare Internet professionalmente, questa e' diventata insostituibile, permolri altri forse ancora no. Si parla molto di Internet a livello di curiosita' e di gioco, in realta' e' uno strumento di lavoro che cambia la qualita' e il modo di lavorare delle persone rendendole piu' efficienti e accrescendo le loro capacita' e potenzialita'. Se questo strumento e' fondamentale e vitale per l'uso professionale, perche' non e' utilizzato professionalmente come dovrebbe essere? Ad esempio tre mesi fa si e' tenuta una riunione al nostro dipartimento delle aziende ad alta tecnologia della zona per una proposta di progetto con la Regione Toscana, alla fine della riunione, a cui partecipavano una ventina di societa' ci siamo detti scambiamoci gli indirizzi di posta elettronica in modo da tenerci in contatto. Di quelle 20 industrie ad alta tecnologia informatica solo 2 avevano un indirizzo di posta elettronica. quindi solo una su 10 aziende del nostro settore sono dotate di questo ormai vitale strumento di comunicazione e di lavoro. Dunque il primo aspetto fondamentale di Internet e' la rivoluzione nei sistemi di comunicazione di massa, e il secondo e' l'importanza da un punto di vista professionale. Vorrei tornare brevemente sul primo aspetto. Queste due grandi categorie di sisteni di comunicazione di massa che sono i mezzi a una via come la televisione e Internet sono contrastanti di principio e c'e' il rischio che entrino in conflitto fra loro. Questo puo' succedere perche' il mondo della televisione sta cercando di espandersi e di fornire servizi nuovi, si parla per esempio di televisione interattiva, video on demand e altri servizi di questo genere che richiedono linee di collegamento dati ad alta banda e ad alta velocita'. Queste due culture sono diverse e contratanti. Internet e' una cultura di condivisione, la cultura televisiva e' invece basata sul profitto: noi vendiamo dei servizi e qualcuno li paga, quindi c'e' una presunzione di scambio monetario, mentre in Internet la gente mette a disposizione le sue informazioni semplicemente per l'importanza e la validita' della condivisione. Anche le caratteristiche dell'utenza sono diverse, da una parte abbiamo un'utenza di studiosi e professionisti, ricercatori, studenti, dall'altra c'e' l'utente casalingo, domestico, l'utente che ascolta passivamente. Un'altra differenza sta nel tipo di dati che vengono trasmessi, da una parte abbiamo testi, materiale informativo, immagini raramente, hanno avuto un incremento adesso ma non sono fondamentalmente essenziali, mentre dall'altra parte abbiamo immagini in movimento, quindi requisiti di trasmissione dati di banda completamente diversi.Altra differenza, la natura geografica. Per Internet abbiamo una copertura mondiale, mentre le reti televisive hanno una copertura limitata a livello nazionale. Infine l'etica di accesso da una parte un centro di raccolta e distribuzione e dall'altra un utente che coincide con l'editore. Questi due mondi sono antitetici pero' rischiano di entrare in collisione perche' mentre Internet sta muovendo in Italia i primi passi, la televisione ha strutture finanziarie e distribuzioni massicce in tutto il paese e, come e' accaduto anche in America, c'e' un tentativo di utilizzare il sistema televisivo come ponte per avere accesso e sfruttare Internet. Quando si dice video on demand, 500 canali televisivi in diretta si dice dentro ci mettiamo anche Internet, quindi considerandola come un appendice, un ammennicolo irrilevante e concentrare l'attenzione, quindi su tutto il resto che e' il video on demand. Su questo si potrebbe discutere a lungo pero' ci sono esperimenti che dimostrano che il video on demand e' invece una grande cavolata, l'utente non ha nessun interesse ad avere 500 video a disposizione ogni giorno, anzi di video forse ne ha anche troppi, quello che invece gli manca e' la liberta' di comunicare, di sciegliere e di condividere con altri le proprie esperienze. Tutto cio' porta al vero problema. Perche' in talia la struttura di Internet e' cosi' poco evoluta? Qui avevo dei lucidi che posso solo farvi vedere da lontano, ma credo che il grafico sia sufficientemente palese. Questo grafico illustra la crescita delle reti in Europa. E' diviso per paesi. I tre paesi in cui c'e' una cresita piu' consistente di Internet sono in ordine la Francia, che ha una curva di tipo esponenziale nel corso degli ultimi due anni, ogni sei mesi il numero di reti raddoppia, analoga e' la situazione in Germania e quindi l'Inghilterra. Questi sono i tre paesi in cui lo sviluppo e' piu' significativo. Poi c'e' un tremendo salto che ci porta al quarto posto in cui c'e' l'Italia. Ma la cosa piu' tragica non e' il grosso salto ma che la crescita nel nostro paese e' una curva piatta, anzi sembra quasi decrescente. Dobbiamo porci il problema del perche' in Italia la situazione e' di questo genere. In Italia abbiamo un monopolio delle telecomunicazioni e per avere accesso a Internet occorre dotarsi di una linea dati che viene concessa dal monopolio Telecom come succede in altri paesi, con la differenza che negli altri paesi, come l'Inghilterra, c'e' stata una deregulation per cui gli operatori sono piu' di uno, e soprattutto le tariffe sono state portate a un livello adeguato. In Italia, chi ha provato a collegarsi ad Internet sa quali sono le tariffe. Ci sono le tariffe applicate dai provider, coe' i costi di abbonamento per avere l'accesso alla rete che sono nell'ordine delle 200.000 lire l'anno in su a seconda del traffico e dei servizi richiesti. Oltre a queste tariffe pero' c'e' il costo della connessione che e' a parte. Quindi 200.000 lire l'anno e' il costo per cominciare a cui va aggiunto il costo dell'affitto della linea telefonica se si affitta oppure degli scatti telefonici che si fanno per i collegamenti. Tenendo presente questi costi un uso ragionevole del servizio, 2 o 3 ore al giorno, si arriva a cifre folli, qualcosa di assolutamente insostenibile, Si parla di cifre dell'ordine di 10, 20 30 milioni l'anno. Cosa ha fatto la Telecom nel '95? Visto che siamo vicini alla deregulation ha raddoppiato le tariffe dei canoni delle linee dedicate. Dal 1993 vige una direttiva CEE che deregolamenta la trasmissione dati per cui chiunque detenga linee dati proprie puo' fare traffico dati, quindi non voce, perche' quello e' assolutamente protetto come monopolio, ma il traffico dati e' completamente liberalizzato. Questa e' la direttiva CEE, pero' il governo dal primo gennaio 1993 non ha ancora emesso la normativa di attuazione di quella direttiva, per cui viviamo in una situazione di carenza legislativa. Chiunque metta in pratica questa direttiva, ad esempio l'universita' di Pisa sta collegando a spron battuto dipartimenti al nostro servizio S.E.R.R.A., lo fa sapendo che la normativa vigente e' ancora quella del 1973 che regolamenta il monopolio e che la Telecom non e' assolutamente in grado di discutere questa questione perche' nel momento in cui ci venisse contestato quanto stiamo facendo ci rivolgeremo immediatamente alla corte europea ed avremmo, come e' gia' successo in altre circostanze, immediatamente ragione. Questo pero' e' solo un dettaglio che riguarda la carenza legislativa. Cosa succede invece negli Stati Uniti? Negli U.S.A. il costo della telefonata e' gratis. Cioe' nel vostro canone di abbonamento (che ovviamente e' bassissimo perche' le trasmissioni sono deregolate) al vostro fornitore di accesso a Internet e' compreso il costo della chiamata a costo zero. La bolletta telefonica infatti e' di 10 dollari al mese che comprende un numero illimitato di chiamate locali per un tempo di collegamento illimitato. Cio' significa che la mattina vi potete collegare con il vostro modem al vostro service provider e staccarvi la notte oppure lasciarlo andare in continuita'. Perche' questo e' fondamentale, perche' Internet non e' una cosa che si guarda una volta ogni tanto, Internet e' una fonte di informazioni continua. Io ho un problema, io sono in comunicazione, ricevo il messaggio, faccio un trasferimento, scambio un file, mi viene un dubbio se un certo articolo contenesse certe informazioni oppure no, queste cose le faccio istantaneamente, quotidianamente e costantemente. Quindi il costo di un collegamento Internet in un paese moderno (ad esempio nell'area di S. Francisco per un collegamento a 64 Kbit al secondo di durata illimitata e per qualsiasi tipo di servizio Internet) e' di 25 dollari e basta, nient'altro. Quindi non si parla dei milioni di lire che sarebbero necessari in Italia. Dunque questo e' il problema che abbiamo in Italia. Abbiamo una situazione di monopolio che impedisce la crescita che si sta realizzando in tutti gli altri paesi d'Europa. Questo significa semplicemente che abbiamo costi piu' elevati e che quindi siamo penalizzati? Non, non siamo penalizzati, stiamo perdendo il treno di uno sviluppo economico insostituibile! Perche' non e' solo che le 20 aziende dell'area di Pisa dicono: "Internet costa tanto, ma anche se costa tanto ce la paghiamo lo stesso". No le 20 ditte non lo fanno, costa troppo non si fa! Esiste una soglia, se siamo al di sopra di questa le opportunita' vengono perse completamente. Se invece la soglia si abbassa, allora la cosa diventa possibile. Quindi la situazione, ripeto, e' grave! Quindi intendo sfruttare l'occasione che mi si da qui di parlarne e di confrontarmi con altri, perche' questo problema va affrontato seriamente perche' stiamo subendo dei danni e perdendo delle occasioni fondamentali. Qualche mese fa un collega lavorando con degli studiosi americani, per problemi personali ha detto: "io vorrei impiantare una filiale di una azienda americana in Italia, perche' mi piace vivere in Italia". Essendo un esperto di informatica voleva realizzare un'azienda che fosse in collegamento tramite Internet con gli Stati Uniti. Si e' informato sui costi di collegamento Internet in Italia ed e' giunto alla conclusione che era assolutamente impossibile realizzare il suo progetto. Questo e' uno dei tanti poossibili esempi di occasioni perdute. Si parla di nuovi posti di lavoro, di sviluppo e nel frattempo si perdono queste occasioni. Questo perche' c'e' qualcuno che sta realizzando degli enormi guadagni. C'e' qualcuno che accumula togliendo tali risorse alle possibilita' di sviluppo del nostro paese! Questa e' la cosa grave su cui bisogna assolutamente muoversi e rispetto al quale la coscienza di tutti quanti dev'essere viva e sveglia. Finisco il discorso approfittando per dare un'altra informazione. Io sono socio di una associazione che si e' formata recentemente, si tratta della "Citta' invisibile", che realizza un'osservatorio, uno scambio di informazioni e la promozione di uno sviluppo culturale sulla tematica delle reti. Questa associazione ha un nodo di rete che e' fisicamente dislocato a Bologna e qui porto il saluto di tale associazione. Chi fosse interessato a partecipare e a conoscerne i dettagli mi puo' contattare attraverso i canali telematici.