Iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale
19 febbraio 95
Convegno organizzato da Strano Network al
Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
Intervento di:
Innazitutto, buonasera. Sono venuto a questa conferenza che ho avuto modo di seguire da vicino fin dalla sua nascita. Nelle opinioni che ho ascoltato fino ad ora ci sono diversi punti contrastanti con quello che io reputo l'ideologia della rete, cioe' il pensiero di coloro che vivono in una comunita' elettronica. Innanzitutto non si puo' dire che la bbs che io (sysop) gestisco e' un ambito privato quando ho all'interno della mia bbs centinaia di utenti, e' piu' giusto dire che io offro un servizio per queste 300 persone. Se poi io sysop, non essendo gratificato dalla vita di tutti i giorni, voglio mettere su un sistema in cui le persone rispettano cio' che io dico e' una scelta personale ma non si puo' dire che questa e' l'ideologia di tutti i sysop. L'ideologia e' il contrario, io apro un servizio perche' a me piace dialogare, a me piacciono le persone, mi piace offrire delle informazioni ad altri secondo uno scambio reciproco e non una dittatura di una persona verso il basso. L'utente deve dare qualcosa al sysop come in una specie di contropotere down-top. Questo per rispondere all'ideologia Fido che dice di risparmiare byte o non garantire messaggi privati perche' non e' possibile garantirli neanche tramite i normali servizi di telecomunicazione: come per esempio nel caso in cui non arriva una lettera che ho spedito e' difficle potersi rivalere con le Poste. Per quanto riguarda il problema della crittografia, identita' dell'utente e privacy mi sembra che la questione e' un po' inutile porsela in quanto essere obbligato come utente a spedire la fotocopia della mia carta d'identita' affinche' venga abilitato e' inutile e moralmente contrastante. Io ho il diritto all'interno della rete di sentirmi un'altra persona di quella individuata dalla carta d'indentita' secondo un nome, cognome, indirizzo ecc. Nel caso di un messaggio che puo' causare dei problemi da parte di una persona che non puo' essere riconosciuta e' secondo me sbagliato responsabilizzare il sysop, in quanto sono gli utenti stessi che reagendo inibiscono l'utente scorretto a ripetere la scorrettezza, un tipo di autoregolamentazione esistente in cybernet. Per quanto riguarda il PGP io ho il diritto di mandare messagi privati a delle persone e non perche' io sono un terrorista che devo organizzare chissa' quale banda di criminali in quanto esistono a questo scopo sistemi molto piu' banali ed efficaci. Stiamo entrando in un regime di policy senza poterla contrastare, un po' come e' successo per i CB i quali quasi considerano l'etere di propria proprieta' e se una persona vuole parlare ad un B la stessa persona deve sottoscrivere una policy la quale prevede che non si possa parlare ne' di politica ne' di terze persone ne' di fatti personali ecc. Secondo me devono essere gli utenti a regolare i propri spazi perche la rete, la frontiera e' loro, non del governo ne' delle nazioni. Non ci devono essere dei capi che in base ad un potere concordato decidono per un sottoinsieme di milioni di persone.