Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio

Iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale

19 febbraio 95

Convegno organizzato da Strano Network al

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato


Intervento di:

  • Giuseppe Carollo (sysop Tortuga BBS - rete Fidonet)


    Sono sysop di Fidonet ed ho una bbs che si chiama Tortuga.
    Voglio precisare che in Fidonet la trasmissione di messaggi crittografati non e' proibita.
    Le regole che sembrano cosi' repressive a molti di Fidonet sono soltanto delle regole funzionali all'economisa di funzionamento della rete stessa (fra l'altro nata dalla mente libertaria di Tom Jennings).
    Reputo per cui fuori luogo la tesi della presunta repressivita. di Fidonet.
    In merito all'altro discorso che faceva l'amico Luc Pac di mettere dei messaggi codati non sarebbe sostenibile da Fidonet non per motivi repressivi ma per la ragione che il costo din presunto intendso traffico informativo criptato andrebbe a pesare non su
    chi lo spedisce direttamente ma su chi (i sysop) gia' si assumono oneri molto gravosi in tempo e denaro per il funzionamento delle loro bbs.
    Mi sembra che oggi siano stati affrontati problemi molto ampi, ad esempio sono molto daccordo con l'impostazione di Decoder ma sarebbe ooportuno di affrontare questo importante problema politico in un'altra sede, oggi pensavo che si parlasse di telematica amatoriale.
    Di atlri discorsi che ho sentito, come quello di Tommso Tozzi, sono discorsi di cui capisco lo spirito e lo condivido ma le cui conclusioni distorte ci conducono alla morte della telematica amatoriale perche' in questo preciso momento tutte le reti si trovano di fronte ad una situazione che non concede di poter fare dei progetti bellissimi ma irrealizzabili.
    Siamo nella condizione in cui bisogna difendere con le unghie quello che abbiamo: oggi sono venuto qua molto preoccupato e me ne vado ancora preoccupato.
    Quello che temo e' che quello che riesco a fare con la mia bbs mi sara' impedito nel futuro.
    Come persona libertaria sono preoccupato che la situazione che si e' venuta a creare ha comportato un clima di sospetto e di terrore verso le inizative poliziesche e giudiziarie e purtroppo manca la consapevolezza che queste azioni arbitrarie (l'Italian Crackdown) non sarebbero precluse da una regolamentazione e quindi c'e' un movimento consistente all'interno di idonet che spinge verso un autoregolamentazione (anticamera di un progetto di legge auspicata da MC-Link Agora' ecc.).
    A me piacciono moltissimo i discorsi che auspicano che il livello di democraticita' esistente su Internet sia lo stesso esistente nelle nostre bbs (deresponsabilizzazione del sysop, liberta' di comunicazione, anonimato ecc.), tutto cio' sarebbe una cosa bellissima ma questo e' irrealizzabile e come approccio si mette in una posizione perdente perche' i contri che dovremo fare fra poco saranno da fare con una legge che non faremo noi!
    Una legge che decretra' la fine della telematica amatoriale in quanto i sysop non saranno disposti ad accollarsi tutti gli adempimenti burocratici e le conseguenti spese che deriverebbero da degli obblighi minimi di registrazione.
    Sono daccordo sulla questione che non ci vogliono regole per difendere quello che abbiamo adesso: al sysop non possono essere date imposizioni.
    Il sistema del sysop non e' un sistema pubblico ma bensi' privato ed in questo sistema privato nessuno puo' andare a concordare regole che non siano quelle concordate con quegli altri sysop.
    La questione della liberta' non puo' prescindere dalla responsabilita'.
    Sono contrario all'identificazione degli utenti in quanto io dal mio sistema do accesso a chi voglio io, dal mios sistema trasmetto delle informazioni che vanno ad altri sysop Fidonet secondo chiari accordi prestabilit.
    Io sono responsabile per i messaggi che partono dal mio nodo e gli altri per i messaggi che partono dai rispettivi nodi.
    Ognuno e' libero di chiedere o meno l'identificazione certa dell'utente oppure come faccio io facendo conoscenza "telematicamente" giorno dopo giorno con l'utente.
    Questa visione dell'utente da grande fratello, della paura di collegarsi con un sistema che possa violare la propia liberta' non la riesco a vedere.
    Chi si collega con me ha la possibilita' gratuita di esprimersi.
    Siete degli illusi a pensare che le nostre garanzie di liberta', il nostro diritto alla privacy, possa essere difeso sulle reti amatoriali.
    Per esprimerci senza che il potere ci condizioni, purtroppo bisogna appellarsi ad altre strutture (!?).
    Un altro aspetto che non e' stato messo in luce e' che un altro motivo per cui non esiste in Fidonet la posta privata e' perche' conosciamo il valore della stessa e non possiamo garantirlo.
    Fidonet, funziona su base volontaria e nessuno puo' prendersi delle responsabilita' per fornire un servizio di questo tipo che deve fornire ben altre garanzie.
    La battaglia sulla crittografia va condotta senz'altro ma negli ambiti piu' consoni.
    Altro problema, quello degli upload, per quanto riguarda la responsabilita' del sysop che secondo me deve esserci come condizione di liberta': il problema dei files io non me los ono posto perche' riesco a controllare le cose che arrivano ma comunque preferisco avere questa incombenza che ci sia qualcuno che ha la pretesa di venire a ficcere il naso nel mio computer.