Date: Sat, 1 Nov 1997 19:41:03 +0100
To: Paolo BERNARDI <synthetica@www.tinet.it> From: Tommaso Tozzi <T.Tozzi@ecn.org>
Subject: Re: Shareart: la logica dello shareware nell'arte Cc:
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Ciao Paolo,

>Ciao Tozzi e ciao a tutti

innanzi tutto ti avviso che questo msg mi e' arrivato personalmente e non e' dunque stato diretto alla mailing list arti-party.

>Ho una curiosità:
>sta cosa dello "Shareart" vorrebbe essere una provocazione, un gioco o cos'altro?

>Forse che tutto l'insieme (il msg di Tozzi, le risposte, la gente che come me chiede info)
>fa parte di un allestimento cultural-satirico?

No

>Praticamente la coevoluzione mutualistica è quella delle piantine di marja dentro ai televisori?

Io ho scritto piante, non piante di marjuana. Ognuno, per me, e' libero di piantare cio' che vuole. Inoltre l'idea di coevoluzione mutuale in questo caso e' riferita alla possibilita' di realizzare un progetto artistico di un'altro, o di parteciparvi aggiungendovi un'altra idea e firmando il pezzo collettivamente. Inoltre e' riferita al fatto che una delle parti dell'opera, in questo caso il 'progetto' di realizzazione di un manufatto artistico, viene venduta a prezzi popolari (£. 10.000 o meno se l'opera e' condivisa).

Quindi fai attenzione a non confondere i due progetti iniziali che ho allegato all'idea di Share Art con il contenuto stesso della Share Art. I progetti sono semplicemente uno degli infiniti progetti che possono essere diffusi attraverso le modalita' della share art. E' la stessa differenza che c'e' tra il concetto distributivo dello shareware e un qualsiasi software che viene distribuito in modo shareware. Le due cose sono tra loro ben distinte.

Spero di essermi chiarito.

Bye
Tommaso