IL MAL PAESE

cronologia

7 Aprile 1995 = Nel "Primo rapporto sul sistema di informazione e sicurezza" approvato dal Comitato di controllo sui servizi di sicurezza con la sola astensione di Forza Italia e su un paragrafo della Lega, si afferma che in base a un regolamento classificato segreto del SISDE del 1989, veniva stabilito di elargire un indennizzo ai magistrati contabili incaricati di verificare i conti del servizio segreto civile. In pratica il SISDE pagava coloro che dovevano controllarlo per utilizzare i fondi a sua disposizione come preferiva, magari per portare a termine le "operazioni sporche" che si sono succedute in Italia dal dopoguerra ad ogg con l'apporto sostanziale dei gruppi neofascisti. Inoltre sul rapporto si legge che nel Luglio dell'anno scorso l'allora ministro Maroni segnalo' l'esistenza negli archivi del SISDE di "numerosi fascicoli intestati a uomini politici e partiti rappresentati in Parlamento", ma solo 4 giorni prima di laciare il Viminale, Maroni ha inviato tre pagine che secondo il Comitato forniscono "un quadro non analitico, ne' esauriente". E' l'ammissione che i servizi segreti italiani non hanno mai smesso, dal dopoguerra ad oggi, di fare schedature da utilizzare poi per ricatti politici, o da consegnare per gli stessi scopi a personaggi inquietanti come Licio Gelli. Un'altra notizia riportata nel rapporto riguarda i "NOS", cioe' i lasciapassare per "persone e imprese che per la loro attivita' devono entrare in contatto con notizie classificate segrete" (ne sono stati elargiti ben 308.000 relativi a persone e 2.500 relativi a imprese); le istruttorie per verificare l'esistenza dei requisiti richiesti vengono svolte dai carabinieri e dal SISMI. Tali ladciapassare e le istruttorie relative sono depositate nell'archivio dell'UCSI (Ufficio centrale per la sicurezza). Dall'esame di 10 (soltanto!) fascicoli e' risultato che nel dossier relativo a Francesco Sorrentino, a cui e' stato rilasciato il NOS, (fratello di Maria Rosa Sorrentino, coinvolta nello scandalo dei fondi neri del SISDE) ci sono notizie su tutti i congiunti tranne il cognato condannato per associazione mafiosa.

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La DIGOS ha perquisito le case di 9 ex militari della X MAS del principe Junio Valerio Borghese, nell'ambito delle indagini su Gladio. Si cercano collegamenti tra Gladio e gli attentati ai treni degli anni '70, e se "i terroristi siano stati coperti o addirittura istruiti da settori dei servizi segreti". E' stata, nell'ambito della stessa inchiesta, inoltre richiesta l'estradizione dall'Argentina del terrorista fascista Augusto Cauchi.