Benche' gravemente ferito, Jamal venne picchiato dalla polizia, preso a calci, sbattuto contro un palo e scaricato sul pavimento di un ospedale, dove venne picchiato di nuovo. Jamal fu rinchiuso nel braccio della morte a seguito di una classica montatura razzista condotta alla "maniera sudista" con l'accusa di omicidio avanzata e sostenuta da un ufficiale di polizia. Jamal ha sempre sostenuto la sua innocenza, ma venne riconosciuto colpevole da un giudice forcaiolo e gli fu impedito di presentare una vera difesa in un processo ricolmo di violazioni dei diritti costituzionali di Jamal, a partire dalla scelta dei giurati fino alle considerazioni conclusive. Ecco una rapida descrizione dei protagonisti.
Albert Sabo, conosciuto come il "re del braccio della morte", avendo condannato a morte piu' donne e uomini di qualsiasi altro giudice in attivita' in tutti gli Stati Uniti. Ex vicesceriffo per 16 anni, membro dell'Ordine fraterno di polizia di Filadelfia, Sabo e' conosciuto dai collegi di difesa come "un accusatore in toga." Nel processo contro Mumia, Sabo ha limitato gli interrogatori dei testimoni portati dall'accusa da parte della difesa, dicendo ad un certo punto, "voi non dovete provare che tutti i testimoni alla sbarra sono dei bugiardi".
Joseph McGill, anche lui non nuovo a montare simili accuse ed arrivare a conseguenti condanne. Una delle sue vittime, Matthew Connor, passo' 12 anni in prigione prima di essere rilasciato nel 1989, quando l'occultazione illegale delle prove da parte di McGill venne smascherata. Nel caso di Jamal, per sollevare i giurati da ogni responsabilita' per il linciaggio legale, l'accusatore McGill disse alla giuria, "non vi si chiede di uccidere nessuno. Vi si chiede di applicare la legge... la stessa legge che verra' applicata a lui appello dopo appello dopo appello". In casi precedenti processati da McGill, la Corte suprema della Pennsylvania stabili' che questa stessa argomentazione rendesse immediatamente necessario il ritiro della sentenza di morte.
A Jamal e' stato negato il diritto di rappresentare se stesso o di avere un avvocato di propria scelta. Gli sono stati assegnati solo 150 dollari (meno di 250 mila lire) per pagarsi un investigatore per le indagini preliminari al processo in una causa in cui la polizia aveva gia' interrogato 125 persone. Jamal e' stato allontanato dall'aula ed ha perso gran parte delle dimostrazioni dell'accusa. Il suo avvocato d'ufficio era impreparato per il processo e ha chiesto ripetutamente di essere destituito. Successivamente e' stato radiato.
In una citta', Filadelfia, che e' per piu' del 40% nera, tutti i neri convocati nella giuria, eccetto due, sono stati ricusati. Un giurato nero e' stato allontanato dal giudice stesso e sostituito con un giurato bianco che affermava di non essere certo di poter essere imparziale in questa causa. Un altro giurato aveva come migliore amico un poliziotto di Filadelfia.
Prove fondamentali dimostrano l'innocenza di Jamal. Un teste dell'accusa ha dichiarato di aver visto un uomo basso dal peso di circa 100 Kg. sparare al poliziotto; all'epoca Jamal era alto 1.90 e pesava 80 Kg. Un tassista bianco testimonio' che colui che aveva sparato aveva i capelli afro, mentre Jamal aveva le treccine. Jamal aveva 15 testimoni. Uno di loro era la celebre poetessa Sania Sanchez che i poliziotti insultarono come amica di un assassino dei poliziotti. La tesi dell'accusa sosteneva che solo Jamal e suo fratello si avvicinarono a Faulkner prima dell'arrivo dei poliziotti di rinforzo. Ma quattro testimoni affermarono di aver visto un terzo uomo sparare a Faulkner e fuggire dalla scena. McGill & Co. hanno prodotto come testimone una guardia di sicurezza dell'ospedale che sosteneva di aver sentito Jamal confessare di aver sparato. Ma l'ufficiale che tenne in custodia Jamal e rimase con lui riporto' che Jamal era rimasto in silenzio per tutto il tempo. La sua testimonianza non fu presentata al processo. La difesa si senti' dire che il testimone era "in vacanza" ed irreperibile. Testimonianze di altri testimoni oculari non furono presentate al processo.
Mumia Abu-Jamal e' stato condannato a morte per le sue convinzioni e le sue attivita' politiche. McGill garanti' la condanna a morte, conducendo il processo sulla precedente appartenenza di Jamal al Partito delle pantere nere. Eccone un significativo brano: Accusa: "Ricordi di aver detto "tutto il potere al popolo"? Jamal: "si'". A: "Credi che le tue azioni oltre che la tua filosofia sono coerenti con la citazione 'il potere politico cresce dalla canna del fucile'"? J: "Credo che l'America abbia provato che questo e' vero". A: "Ricordi di aver detto che il partito delle Pantere Nere e' un partito che affronta la realta' senza compromessi?" J: "Si'. E' chiaro che il potere politico cresce dalla canna del fucile o altrimenti l'America non sarebbe qui. E' l'America che ha strappato il potere politico alla razza indiana. Non con Dio, non con la cristianita', non con la bonta', ma con la canna del fucile". Queste affermazioni che non abiuravano la passata militanza nel BPP, "provavano" che si trattava di un "assassino di poliziotti."
La Corte suprema della Pennsylvania ignoro' il precedente da lei stessa stabilito di rovesciare l'argomentazione proibita dell' "appello dopo appello" e confermo' la condanna a morte contro Jamal. Mesi dopo, in un'altra causa, la piu' alta corte della Pennsylvania ristabili' il vecchio precedente. Nel 1990 la Corte suprema degli Stati Uniti rifiuto' di ascoltare gli appelli di Jamal, un'ulteriore evidenziazione che la sua condanna a morte era causa dalla passata militanza nel partito delle Pantere nere. Eppure due anni piu' tardi la stessa corte rovescio' la condanna a morte di David Dawson decretando che la prova della sua appartenenza alla Fratellanza ariana suprematista bianca introduceva dei pregiudizi nella giuria. Da Filadelfia, PA a Washington, D.C., le corti hanno adottato regole speciali per Jamal e accumulato una montagna di violazioni costituzionali. Gli uomini in toga nera vogliono il sangue dei neri.
Il deputato repubblicano Michael McGeehan, onnipresente nei giornali, radio, show tv, chiede insistentemente che non ci si faccia impressionare dalle campagne di solidarieta' e si proceda all'iniezione letale per uccidere Mumia Abu-Jamal. Nella sua crociata e' riuscito ad impedire che il condannato potesse continuare con le sue corrispondenze radiofoniche dal braccio della morte; ha tentato, senza riuscirci, di far abolire le pagine di Internet dedicate alla campagna per salvare Mumia. Ha chiesto alla Magistratura di sequestrare i proventi del libro di Jamal "In diretta dal braccio della morte" e di destinarli alla vedova dell'agente Faulkner.
In Pennsylvania, il repubblicano Tom Ridge ha vinto le elezioni al parlamento locale presentando una piattaforma a favore della pena di morte e impegnandosi a firmare delle condanne a morte non appena avesse assunto l'incarico di governatore il 17 gennaio. In primo piano tra i piu' di 170 uomini e donne rinchiusi nel braccio della morte della Pennsylvania vi e' Mumia Abu-Jamal. L'Ordine fraterno di polizia (Fop) di Filadelfia si vanta apertamente della sua campagna per uccidere Mumia, sfilando di fronte al parlamento locale e bombardando i talk-show radiofonici e televisivi con agghiaccianti appelli a "finire il lavoro." L'attuale sindaco di Filadelfia, Ed Rendell, era, durante il processo contro Mumia Abu-Jamal, uno stretto collaboratore di Joseph McGill alla procura distrettuale.
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ANNO V n. 4 APRILE 1995
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