CYBER RIGHTS

Collana facente parte della collana WEB DISC ed incentrata sul tema dei cyber-rights

Cyber-rights è anche una mailing-list linkata a molte aree echo-mail bbs e newsgroups internet. Redattore di cyber-rights è fERRYbYTE , del gruppo di lavoro sulla comunicazione Strano Network . Strano Network aderisce al progetto Isole nella Rete , al cui interno ci può trovare una sezione, Criptoribelli e autodifesa digitale , in cui è possibile trovare materiale informativo e software inerente il diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio.

 

DAL VILLAGGIO GLOBALE AL VILLAGGIO MEDIOEVALE

 

Sono state presentate mercoledi' 3 aprile 1996 in Palazzo Vecchio alcune ipotesi su cui il Comune sta lavorando per costituire la struttura della futura Rete Civica di Firenze. Alle soglie del nuovo millennio anche Firenze, come buona parte del globo, vuole prepararsi ad affrontare quella che e' una rivoluzione culturale, economica e politica con profondi riflessi e mutamenti di carattere antropologici e sociali. In tale prospettiva, la lettura del documento distribuito in Palazzo Vecchio da la sensazione che l'Amministrazione Comunale abbia sbagliato millennio e si stia avviando a far partire un modello di Rete Civica che ricorda un villaggio medioevale, un feudo piu' che una citta', circondato da mura che anziche' proteggere limitano la conoscenza e il rapporto con il mondo esterno.

 

La prima osservazione che salta subito all'occhio e' infatti l'aver escluso nel progetto la possibilita' di usare la Rete Civica per comunicare con altri utenti nel mondo o anche semplicemente usarla per attingere agli archivi di informazione di qualsiasi genere e tipo sparsi per il globo. Il modello di R.C. prevede infatti una cerchia di mura intorno alle informazioni contenute nel suo archivio che limitano i movimenti del cittadino e cittadina elettronica di Firenze al suo interno. Questo riporta a un clima di vita feudale che non vuole dare alle persone la possibilita' di conoscere cio' che avviene al di la' delle mura, scambiare rapporti con l'esterno, crescere con il mondo anziche' solamente con la cittadinanza fiorentina. Una forma di provincialismo che male si lega con l'ideale rinascimentale..

 

Noi chiediamo che tali mura vengano abbattute fornendo:

 - un indirizzo di posta elettronica in Internet gratuito per la cittadinanza dell'area metropolitana fiorentina.

 - la realizzazione di newsgroup locali e la possibilita' per la cittadinanza di accedervi gratuitamente insieme ad ogni altro newsgroup della rete Internet (i newsgroup sono luoghi di discussione dove e' possibile scambiarsi informazioni sulle tematiche piu' svariate: dall'arte, alla scienza, alla medicina,...).

 - l'accessibilita' alla rete Internet tramite l'interfaccia WEB

 - un link gratuito tra Internet e le BBS no-profit dell'area metropolitana fiorentina con tecnologia fido-compatibile e FirstClass (le bbs no-profit fiorentine raccolgono attualmente un vastissimo bacino di utenza; potrebbero essere le finestre pubbliche della R.C., a fianco dei quartieri e degli altri luoghi pubblici deputati al rapporto telematico con la cittadinanza. E' un patrimonio di conoscenze e tecnologie gia' esistente, disponibile a collaborare con l'Amministrazione e che potrebbe essere un validissimo punto di appoggio per garantire l'enorme flusso di dati che verra' messo in moto attraverso la futura Rete Civica Fiorentina).

  

Si deve dare atto di un aspetto positivo del documento presentato dal Comune: la volonta' di fornire uno spazio (non e' stato specificato quanto) alle associazioni, enti, ... che ne permetterebbe una visibilita' su Internet. Tale visibilita' sarebbe garantita anche per il resto dei contenuti della R.C., che dunque diventerebbe una "vetrina" per il mondo di quelle che sono le varie istituzioni pubbliche o private fiorentine. Purtroppo, anche in questo caso, nel documento non appare considerata la "voce" della cittadinanza. Non viene dunque previsto di dare uno spazio in tale vetrina alle persone che presentino una richiesta in tal senso.

 

Affinche' cio' sia realizzato noi chiediamo che l'informazione contenuta nel WEB della R.C. sia suddivisa in due zone differenti:

- una che contenga informazioni di cui venga verificata e confermata la veridicita' direttamente dall'Amministrazione Comunale (al di la' di chi siano, pubblici o privati, a creare l'archivio).

- una seconda zona dove l'informazione viene immessa dal privato cittadino o cittadina di Firenze e ne diventano direttamente responsabili.

 

Va garantito inoltre un continuo lavoro di aggiornamento e verifica di questa seconda zona che ne permetta la classificazione all'interno della prima.

 

Si ha la sensazione che all'amministrazione interessi piu' fornire una vetrina ben confezionata di se all'Europa e al resto del mondo per richiamarne l'attenzione, che non mettere la propria cittadinanza nella condizione di comunicare e crescere tramite le nuove tecnologie. I servizi che vengono proposti per la cittadinanza fiorentina potevano essere tranquillamente forniti tramite il televideo, facilitandone tra l'altro la fruibilita'.

 Anche le mancate risposte alla richiesta di formazione per la cittadinanza all'utilizzo dei nuovi canali di comunicazione telematica, pongono l'attuale progetto di rete civica come la realizzazione di un villaggio medievale. Non porsi il problema seriamente della formazione equivale infatti a ricreare caste in una societa' divisa fra coloro che sono gia' edotti sull'utilizo dei mezzi informatici e telematici e coloro che non lo sono e che saranno destinati a non esserlo mai. Il Comune, invece, in quanto ente pubblico preposto al progresso sociale e culturale della cittadinanza che abita nel proprio territorio dovrebbe impegnarsi a promuovere in proprio o a finanziare corsi di alfabetizzazione informatica e telematica in tutti i luoghi di aggregazione sociale (scuole, circoli, associazioni, gruppi di cittadini etc) a cui possano partecipare gratuitamente tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Il Comune dovrebbe inoltre impegnarsi a fornire laddove fosse necessario i locali e le attrezzature dove poter svolgere tali corsi, dovrebbe inoltre aprire locali in cui fosse possibile per ogni cittadina o cittadino accedere ad Internet e ad altre reti telematiche in maniera gratuita e con l'assistenza, quando richiesta di personale, anche volontario, che gli permetta di utilizzare al meglio le nuove tecnologie della comunicazione.

 Siamo alle soglie del terzo millennio, non del secondo; le potenzialita' che il progresso e lo sviluppo tecnologico ci permettono sono enormi e deve di conseguenza essere dimostrata la volonta' e la capacita' di saper mettere a frutto cio' che deriva dal lavoro di ogni singolo individuo, da quella piccola parte di bello che ognuno di noi ha dentro e mette quotidianamente a disposizione della citta'.

 

Firnet, coordinamento delle bbs fiorentine