Alliata di Montereale Giovanni

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Nasce a Rio de Janeiro nel 1921ed ereditera' in maniera poco chiara una fortuna in proprieta' di ogni tipo in Brasile.

Il principe Alliata di Montereale, Gran Maestro della potente loggia massonica degli Alam, leader del partito monarchico, e' uno dei mandante della strage di Portella delle Ginestre, come afferma Gaspare Pisciotta, poco prima di essere assassinato in carcere. Nel 1946 spendeva 2 milioni di allora al mese per sostenere ogni tipo di attivita' separatista in Sicilia.

Ha dilapidato un patrimonio in una vita piena di donne e tavoli da gioco oltre che di massoneria. Di disponibilita' finanziarie comunque ne ha sempre avute.

Diverra' anche Gran Maestro dell'osservanza massonica di Piazza del Gesu'. Sara' anche a capo di una loggia massonica coperta attraverso la quale intratteneva ambigui rapporti con uomini d'affari in Sudamerica.

Sara' il finanziatore del giornale "Il popolo di Roma" del Fronte Nazionale Monarchico.

Nel 1970 una "soffiata" gli permette di sfuggire alla cattura ordinata dalla Procura della Repubblica di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul fallito golpe del principe Junio Valerio Borghese e di rifugiarsi all'estero. Secondo i giudici Alliata avrebbe partecipato alla stesura del progetto politico-militare ed avrebbe richiesto collaborazione ai boss di Cosa Nostra, che tramite Luciano Liggio, pero' rifiuteranno. Verra' poi prosciolto e tornera' tranquillamente in Italia.

Compare poi fra i destinatari di un avviso di garanzia inviato dalla magistratura di Padova che indaga sull'attivita' del gruppo neofascista la Rosa dei Venti.

La procura di Palmi emette un ordine di cattura contro di lui l'11 Maggio 1994 per "associazione a delinquere e associazione segreta per aver fatto parte di un gruppo massonico occulto con finalita' di interferenza sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, di enti pubblici e di servizi pubblici essenziali e per impedire ed ostacolare il libero esercizio del diritto di voto".

Il 20 Giugno 1994 muore a Roma, mentre e' agli arresti domiciliari.


Almirante Giorgio

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Almirante con i picchiatori fascisti all'universitŕ di Roma

 

Nato a Salsomaggiore il 27/6/1914. Durante il fascismo diviene redattore del giornale "Difesa della Razza" dove ad esempio scrive: "...Nella manomissione della cultura e della vita politica italiana operata dagli ebrei, la scalata al giornalismo occupa un posto di primissimo piano, ed e' percio' che abbiamo voluto cosi' ampiamente (seppure assai incompletamente) documentarla...". Aderisce, quindi, alla Repubblica di Salo', dove viene nominato capo gabinetto del ministro della cultura popolare, Mezzasoma. Sara' in tale veste che firma, nell'Aprile del 1944 un bando in cui intimava la resa ai partigiani, pena la "fucilazione alla schiena". In base a quel decreto 83 abitanti di Niccioleta, in Maremma, furono uccisi da repubblichini e nazisti. Per questo reato e' stato condannato da ben 5 tribunali, ma non ha fatto nenache un giorno di carcere.

Nel gennaio 1946 fonda il piu' importante gruppo organizzato fascista dell'epoca, insieme a Clemente Graziani, Julius Evola e Pino Rauti: il FAR.

Nel giugno del 1969 viene eletto segretario del MSI.

Nel 1980 pubblica un libro dal titolo "Processo alla repubblica" edito da Ciarrapico Editore, in cui scrive "...la prima Repubblica italiana, nata dalla resistenza, e' finita; ne e' stato proclamato il fallimento morale, civile e politico. E' nata dalla libera volonta' del popolo, e senza spargimento di sangue, la Nuova Repubblica, i cui reggitori, liberamente eletti, hanno deciso di sottoporre a processo i responsabili sopravvissuti della prima Repubblica. Il processo non ha fini di vendetta, perche' il popolo italiano ha realizzato la pacificazione nazionale...". Profetico, o piu' semplicemente, potenti personaggi della finanza e della politica italiana hanno fatto proprio il suo progetto politico ?

Muore a Roma il 22 Maggio 1988. Purtroppo al suo funerale partecipano i piu' alti esponenti della sinistra istituzionale, segretario del PCI in testa.


Aloja Giuseppe

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E' l'antagonista di De Lorenzo nella guerra dei generali. Stupidamente il PCI, in quel periodo, dovendo scegliere fra i due, sentendosi investito di un ruolo istituzionale, sciegliera' De Lorenzo come migliore fra i due, per poi scoprire il tentativo di colpo di stato ed altre nefandezze compiute da quest'ultimo. La stessa cosa avviene in Cile quando Allende affida la difesa della citta' di Santiago al gen. Pinochet. Aloja e' un ammiratore dei colonnelli greci e propende per una visione piu' europeista del potere economico politico e militare.

A Giannettini e Rauti commissionera' la stesura del libro "Le mani rosse sulle forze armate", teso a screditare l'opera di De Lorenzo e ad incitare i militari ad intraprendere scelte autoritarie.


Ambrosoli Giorgio

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E' il liquidatore delle banche di Sindona, durante il suo lavoro scopre alcuni intrighi compiuti dalla P2. E' per questo che il 12 Luglio 1979 viene ucciso a Milano da un killer proveniente dagli USA: William Joseph Arico'.

 

 


Anastasia Albert

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Albert Anastasia, capo dell'anonima omicidi (il primo da sinistra), in divisa USA fotografato insieme ai suoi commilitoni in Sicilia

Capo dell'anonima omicidi in USA (gli viene attribuita l'organizzazione di piu' di mille omicidi. E' come molti altri mafiosi di Cosa Nostra al seguito delle truppe USA e dell'OSS durante lo sbarco alleato. Quando il 12 Ottobre 1957 si riuniscono a Palermo i boss siciliani e statunitensi sotto gli occhi della polizia viene decisa la sua condanna a morte per alcuni sgarri agli altri boss e perche' e' calabrese e non siciliano. La sentenza verra' puntualmente eseguita a New York.


Anders

Comandante dell'esercito polacco di liberazione in Italia. Approvigiona di armi gli indipendentisti siciliani.


Andreotti Giulio

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Giulio Andreotti con Salvo Lima

 

A partire dal 1945 diventa segretario particolare di padre Felix Morlion, un domenicano belga fondatore della Pro Deo, il servizio segreto dei cattolici europei. Da allora fa una carriera folgorante ricoprendo tutti gli incarichi di partito all'interno della DC e dello Stato, meno quello di Presidente della Repubblica, fino a quando non viene sacrificato sull'altare della caduta della cosiddetta Prima Repubblica e accusato di collusioni con la mafia, verita' questa da tempo nota, ma che fino a quel momento, nonostante le denunce provenienti da piu' parti era rimasta inosservata.


Angleton James

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E' il coordinatore, per conto dell'OSS, della cosiddetta "Operazione Italia", che ha la sua data di inizio nel febbraio 1943. Capo delle operazioni speciali dell'OSS in Italia e quindi dell'SSU, dirige di fatto i servizi segreti italiani fino al 1949, quando nascera' il SIFAR che continuera' a subire ancora per molto la sua diretta influenza. Costruisce con l'appoggio del Vaticano la cosiddetta "via dei conventi", creata per far fuggire all'estero, molti criminali nazisti e fascisti fra cui Junio Valerio Borghese, comandante della X MAS, che sfugge cosi' alla giustizia partigiana. Nel 1946 stabilisce rapporti di collaborazione con diversi gruppi terroristi fascisti, creatisi in Italia dopo la guerra.


Barletta Gesualdo

Negli ultimi anni della II guerra mondiale e' a capo della nona zona dell'OVRA, la polizia segreta fascista. Nel Settembre 1948, quando verra' ricostituita la Divisione Affari Generali e Riservati, a Barletta verra' affidata la direzione, che manterra' fino al gennaio 1956.


Berlusconi Silvio

A 12 anni Silvio Berlusconi entra nel collegio dei Salesiani, in Via Copernico a Milano, dove resta 7 anni in un clima di rigida disciplina e di integralismo cattolico, vi si adatta perfettamente.

Un suo compagno dai Salesiani, Giulio Colombo, racconta che faceva i suoi compiti in fretta e poi aiutava i compagni... in cambio di caramelle e monete da 50 lire.

Berlusconi e' figlio di un semplice impiegato di una piccola banca, la Rasini, la stessa che gli da una fideiussione per il suo primo affare. La banca Rasini, secondo un rapporto della Criminalpol, in quegli anni e' implicata nel riciclaggio di denaro sporco proveniente dalla cosiddetta "mafia dei colletti bianchi", la quale e' in rapporto col boss mafioso palermitano Vittorio Mangano, nel 1975 Berlusconi assumera' quest'ultimo come custode e stalliere della sua villa, un'attivita' abbastanza strana per un capomafia.... Poco tempo dopo la sua assunzione, pero' Mangano verra' arrestato.

Il primo grosso affare Berlusconi lo realizza nel 1963. Come amministratore della Edilnord costruisce un complesso residenziale per 4.000 abitanti a Brugherio. Da dove provenissero gli ingenti finanziamenti necessari non lo ha mai detto, sappiamo solo che arrivano dalla Svizzera attraverso la Finanzierungesellschaft fur Residenzen AG di Lugano dell'avvocato Renzo Rezzonico.

Nel 1968 il vero grande affare: la costruzione di Milano 2, 712.000 metri quadri. Questa volta gli occulti finanziatori svizzeri tirano fuori ben 3 miliardi di allora. Da un'attenta indagine risulta che dietro all'operazione compaiono la Privat Credit Bank (controllata da Tito Tettamanti e da Giuseppe Pella), la FiMo (societa' fiduciaria di Silvio Berlusconi a Chiasso, coinvolta nelle inchieste giudiziarie aperte in diversi paesi europei per riciclaggio di ingenti somme di narcodollari provenienti dalla mafia colombiana e delle tangenti ENI ed Enimont. E' coinvolta anche nel caso Kolbrunner), la Interchange Bank (coinvolta nel "caso Texon", primo grande scandalo finanziario che vede la Svizzera come crocevia del riciclaggio di capitali illegali), la Banca Svizzera Italiana (controllata da Tito Tettamanti, vicino all'Opus Dei e alla massoneria, anticomunista viscerale implicato in scandali finanziari), esponenti della DC svizzera e Giuseppe Pella, esponente della destra democristiana italiana.

Nella relazione finale della Commisione parlamentare d'inchiesta sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la' di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche, infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni '70 la P2 e' piu' attiva. Il Monte dei Paschi concede tra il '70 e il '79 70 miliardi di mutui fondiari a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.

Dal 1973 al 1975 Berlusconi frequenta assiduamente Egidio Carenini (ex parlamentare democristiano, protettore di Mino Pecorelli, iscritto alla P2 e considerato uno dei piu' attivi reclutatori della loggia di Gelli).

Nel 1974 Berlusconi compare sulla scena televisiva. "Comincio' quasi

per gioco, con una TV via cavo che trasmetteva ricette di cucina per le giovani mogli dei manager rampanti di Milano 2. Era il 24 settembre 1974. Una graziosa annunciatrice, scelta tra le centraliniste della Edilnord annuncio' agli abitanti del complesso residenziale di Segrate la nascita di Telemilano cavo. Un notiziario di piccole informazioni utili per i condomini alle 19; la sera, a volte, un film. Quattro anni dopo, nel maggio 78, la TV di Berlusconi lascia il cavo per l'antenna".

Dal 26 Gennaio del 1978 Berlusconi risulta iscritto alla loggia P2, con la tessera numero 1816 codice e.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.

Nell'ancora segreto programma piduista messo a punto tra il 75 ed il 76, noto come "Piano di rinascita democratica" era infatti prevista l'immediata costituzione della TV via cavo" che avrebbe poi dovuto essere impiantata a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese".

Nel 76 una sentenza della Corte Costituzionale da via libera per la prima volta alle televisioni commerciali. Viene ammessa la legittimita' delle trasmissioni in ambito locale da parte delle TV private e nell'80 la stessa Corte accorda la possibilita' di trasmettere via etere.

Il 10 Aprile 1978 Berlusconi inizia una collaborazione come editorialista sul maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, proprio quando la loggia P2 acquisisce, come dice la commissione parlamentare d'inchiesta "il controllo finanziario e gestionale del gruppo Rizzoli". Interpellato su Licio Gelli, Berlusconi risponde: "...Anch'io come 50 milioni di italiani, sono sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli. Anni di inchieste sono serviti solamente ad offrire alle varie fazioni politiche un terreno di lotta e di calunnie facile quanto strumentale.

Tra il giugno ed il luglio del 79 Berlusconi compra dalla Titanus 300 film mai trasmessi in televisione per due miliardi e mezzo, stipula ulteriori contratti con altre case produttrici italiane ed estere, acquistando cortometraggi, telefilm e serials. Tutto il materiale acquistato viene poi utilizzato per quella che in tutta evidenza sembra essere la puntuale attuazione del progetto piduista: contattate numerose emittenti televisive di altre localita' Berlusconi offre loro la cessione di film, documentari e serials, a condizione che entrino a far parte di un circuito di televisioni controllato dallo stesso Berlusconi - il piano della P2 infatti prevede l'istituzione di una agenzia per il coordinamento della catena delle TV locali. Alle emittenti che entrano nel suo circuito, Berlusconi offre film a prezzi ridottissimi. In cambio esse si impegnano a trasmettere pubblicita' fornita dalla neonata Publitalia, la concessionaria pubblicitaria del gruppo di Segrate.

Berlusconi in un'intervista a "la Repubblica" datata 15 luglio 77 dichiara che mettera' la sua televisione a disposizione di uomini politici della destra democristiana e anticomunista, riecheggiando la linea politica dell'ancora segretissimo "piano" messo a punto dalla loggia massonica P2.

Berlusconi e' socio negli anni '80 di Mario Rendo (e' uno dei famosi "cavalieri dell'apocalisse mafiosa", come li hanno definiti i giornalisti. Al maxi-processo contro la mafia fu definito "contiguo alla mafia" e fu proposto per il soggiorno obbligato dal questore di Catania Luigi Rossi) nella Societa' Tipografica Siciliana, un grosso centro stampa che realizza, alla periferia di Catania, le edizioni teletrasmesse di alcuni importanti quotidiani nazionali.

Sul finire degli anni 70 il grande fervore organizzativo di Berlusconi sul versante televisivo si concretizza nella costituzione di alcune nuove societa': il 12 novembre 79, l'editore piduista registra la societa' canale 5, nell'80 nascono la Videotime spa e la Videotime finanziaria, rispettivamente con 7 e 100 miliardi di capitale, Berlusconi acquista la quota maggioritaria di Teletorino international, nell'83 rileva Italia 1 dalla Rusconi e nell'84 acquisisce rete 4 dal gruppo Mondadori.

Ma nessuna fra tutte le reti del cavaliere puo' trasmettere su scala nazionale perche' una serie di sentenze della Corte Costituzionale precludono alle imprese private la possibilita' di gestire in qualsiasi modo attivita' televisive aventi carattere nazionale.

Nell'estate 81 in attesa di un'ennesima sentenza della corte costituzionale nel settore, Berlusconi dichiara che non si puo' fare televisione se non si e' collegati con tutto il paese e con l'estero; la corte si pronuncia ribadendo il limite per le televisioni locali a trasmettere solo in ambito locale. Forte di questa sentenza la RAI si rivolge alla magistratura denunciando Canale 5 ed altri circuiti per "la contemporaneita' delle trasmissioni, non via etere, ma a mezzo videocassette su varie emittenti, intaccando cosi' il privilegio monopolistici".

Il 16 Ottobre 1984 tre pretori di Torino, Roma e Pescara fannochiudere le reti televisive di Berlusconi per violazione dell'Art. 215 del codice postale che limita all'ambito locale le trasmissioni delle Tv private. Il 20 Ottobre Craxi con un decreto annulla l'ordinanza dei pretori. Il decreto verra' annullato dal Parlamento perche' anticostituzionale, ma Berlusconi continuera' a trasmettere indisturbato fino al 1990, quando la legge Mammi' togliera' ogni ostacolo alle reti di "sua emittenza".

Il 12 luglio 1990 la legge Mammi', frutto di forti scontri, segrete pressioni, mediazioni e ripensamenti, concepita per garantire a Berlusconi il possesso di tutti e tre i suoi networks e l'egemonia della raccolta pubblicitaria,approda alla Camera, dopo un'ultimativa sollecitazione di Craxi, Andreotti decide di sottoporre gli articoli piu' controversi al voto di fiducia, subordinando all'approvazione di tali articoli la sopravvivenza del suo governo.

Nell'autunno del '90, tre nuove reti occupano l'etere tele+1, tele+2 e tele+3. Formalmente la Fininvest ne detiene solo una quota minoritaria, per non violare le norme anti trust, ma in realta' sono di Berlusconi.

Nel 1990 la corte d'appello di Verona denuncia Silvio Berlusconi con la seguente motivazione: "...Ritiene il collegio che le dichiarazioni dell'imputato non corrispondano a verita'. In sostanza infatti secondo il Berlusconi la sua definita adesione alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si tratto' di vera e propria iscrizione, perche' non accompagnata da pagamenti di quote appunto di iscrizione, peraltro mai richiestegli. Tali asserzioni sono smentite:

a) dalle risultanze della commissione Anselmi

b) Dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al G.I. di Milano, e mai contestate, secondo cui la sua iscrizione alla P2 avvenne nei primi mesi del 1978.

Invero, dagli atti della commissione parlamentare ed in particolare dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fobocchi figura il nominativo del Berlusconi (numero di riferimento 625) e l'annotazione del versamento di lire 100.000 come eseguito in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza risulterebbe comprovata anche da un dattiloscritto proveniente dalla macchina da scrivere di proprieta' di Gelli...". Berlusconi sara' comunque amnistiato in modo da poter diventare Presidente del Consiglio nel 1994.

Nel 1990, dopo l'acquisizione della Mondadori da parte di Berlusconi, Federico Confalonieri, numero due della Fininvest, afferma: "...La nostra informazione sara' omogenea al mondo che vede nei Craxi, nei Forlani e negli Andreotti l'accettazione delle liberta'...".

Il 14 agosto del 1992 il governo rilascia le concessioni televisive 9 per tutto il territorio nazionale, 660 per le televisioni regionali (6 per Berlusconi, le sue tre reti + le tre pay TV, Videomusic, Rete A, Telemontecarlo).

Nel 1993 i debiti della Fininvest ammontano alla considerevole cifra di lire 4.500.000.000.000.

Il 10 Maggio 1994 Silvio Berlusconi forma un governo di destra.Ben 5 sono i neofascisti diventati ministri.


 Bergamelli Albert

 Fa parte del clan dei marsigliesi. Organizza il rapimento di Bulgari, Ortolani e Danesi. Risultera' iscritto alla loggia P2.


Booth Luce Claire

E' ambasciatrice USA in Italia negli anni '50. Anticomunista viscerale e protettrice del gen. De Lorenzo.


Borghese Junio Valerio

E' comandante della famigerata X MAS nella Repubblica Sociale Italiana. Nel dopoguerra sfugge alla fucilazione grazie all'OSS di James Angleton che lo fa portare a Roma con una jeep dell'esercito USA vestito da ufficiale americano. Nel 1948 al processo contro i gerarchi fascisti, grazie a una scandalosa sentenza, puo' riprendere a scorrazzare a piede libero.

Nel Dicembre 1951 viene acclamato presidente del MSI.

Nel Dicembre 1965 riceve da Michele Sindona forti somme di denaro che gli sono state consegnate dall'Opus Dei.

Il 13/9/1968 fonda il Fronte Nazionale.

La notte tra il 7 e l'8/12/70 e' a capo di un tentativo di colpo di stato che rientra all'ultimo momento.

Muore a Cadice il 24/8/1974.


Brennan Earl

Guida il gruppo di agenti statunitensi dell'OSS che preparano lo sbarco degli alleati in Sicilia insieme a capi mafia italo-americani.

Dopo lo sbarco sotto il comando di James Angleton e insieme a Carmel Offie e Henry Tasca dirige di fatto i servizi di controspionaggio italiani. Dichiarera' di essersi servito, in quel periodo, di gruppi terroristi fascisti per portare a termine "operazioni speciali".

Nel 1975 viene inviato ancora una volta in Italia da William Colby, direttore della CIA, per "preparare una strategia da opporre all'avanzata comunista".


Broccoletti Maurizio

Detto "il cartaro". Nato a Rieti nel 1943. E' un contabile cresciuto al Viminale, dove matura amicizie che lo porteranno al SISDE, dove diventa direttore amministrativo e quindi capo del reparto logistico. Quando viene arrestato il 25 Giugno 1993 e' viceprefetto alla scuola della pubblica amministrazione. Fino al 1993 amministra le societa' di copertura del SISDE.


Calabresi Luigi

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Il commissario Calabresi comanda una carica della celere a Milano

 

 

E' a capo della squadra di poliziotti che uccidera' nella questura di Milano Giuseppe Pinelli, ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana. Verra'ucciso in un attentato il 17 Maggio 1972, dapprima dell'attentato e' incolpato il fascista Gianni Nardi, poi verra', dopo molti anni incolpata Lotta Continua, ma il processo si concludera'con l'assoluzione dei dirigenti di questa organizzazione di sinistra.


Calvi Roberto

Iscritto alla P2 da semplice impiegato di banca fa una rapida carriera e diviene, sotto l'ala di Sindona e della loggia di Gelli, uno dei piu' importanti finanzieri italiani a capo di un enorme impero bancario. Il suo impero pero' e' abbastanza instabile e ben presto arrivera' al crack. Nel frattempo i suoi rapporti con Sindona si guastano. Quando verra' arrestato dichiarera' che lui e' solo una piccola ruota di un ingranaggio ben piu' grande, ma ritirera' immediatamente questa dichiarazione. Verra' poi liberato. Finira' impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra il 18 Giugno 1982. Qualcuno tentera' di accreditare la tesi del suicidio che risultera' pero' poco credibile.


Carlo Re Giovanni

Nato a Savigliano (CN) nel 1895, fu nominato nel 1941 addetto militare a Zagabria e poi capo della missione militare italiana in Croazia.

E' stato capo del sevizio segreto militare dall'Ottobre 1948 al marzo 1951, viene quindi promosso generale di divisione e destinato al comando delle forze terrestri alleate del Sud Europa. Promosso generale di corpo d'armata nel 1954, e'stato comandante della regione militare nord ovest fino al marzo '58, assumendo poi, per 6 mesi, fino al collocamento a riposo, anche il comando designato della III armata.


Cavallo Luigi

Nato a Torino nel 1920, Luigi Cavallo aderisce nel '43 al gruppo clandestino "Stella Rossa" di cui fanno parte i piu' combattivi fra gli operai comunisti torinesi. In seguito ad alcuni arresti operati dalla polizia fascista, viene considerato con sospetto dagli aderenti al gruppo comunista. Luigi Cavallo si rifugia quindi in Francia. Subito dopo la liberazione la redazione parigina de l"Humanite'" segnala a l'Unita' che un comunista torinese, laggiu' residente si e' "...offerto di scrivere articoli sulla situazione politica italiana, di cui si dimostra profondo conoscitore...". Il PCI da il proprio assenso. Un articolo comparso poco dopo sull'organo comunista francese scritto da Cavallo fa insospettire il PCI. Richiamato in Italia per un controllo, Luigi Cavallo si dimette da corrispondente dell'Umanite', parte quindi per gli USA e vi rimane tre anni. Rientra in Italia nei primi anni '50 dove fonda con i soldi della CIA il movimento anticomunista Pace e Liberta'. Fra i suoi collaboratori troviamo Giorgio Pisano', proveniente dalle file repbblichine e Edgardo Sogno. L'organizzazione Pace e Liberta' verra' ingaggiata dalla Fiat per combattere l'insorgenza operaia e Cavallo si assumera'il compito di costruire il sindacato giallo SIDA. Nel 1962 fonda il giornale "Tribuna Operaia" i cui obbiettivi sono spiegati in un rapporto riservato del SIFAR. Cavallo si incontrera' in quel periodo con il col . Renzo Rocca (direttore dell'Ufficio REI del SIFAR) su incarico di Agnelli gettera' le basi della schedatura e del controllo degli operai alla FIAT in collaborazione con i servizi segreti. Dal 1964 al 1966 Cavallo continua a sviluppare queste attivita' in favore della FIAT. Nel 1967 il SIDA non e'piu'credibile per nessun operaio FIAT, Cavallo allora si inventa una nuova sigla: "Iniziativa Sindacale", che dati i larghi mezzi finanziari conduce una intensa campagna antisciopero. Nel 1968, in coincidenza con il "suicidio" del Col. Rocca, Cavallo sparisce dalla circolazione, la madre addirittura sparge la voce che il figlio e' morto. Ricompare dopo breve tempo durante l'autunno caldo del '69. Questa volta la sigla utilizzata e' "Iniziativa Operaia" che se la prende con i gruppi della sinistra rivoluzionaria.

Nel 1974 finisce sotto inchiesta per il cisiddetto "golpe bianco" insieme a Randolfo Pacciardi e Edgardo Sogno.

Nel 1977 si fa promotore di una campagna contro il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi voluta da Michele Sindona.

Nel 1979 partecipera' al finto rapimento di Sindona.

Documento - Rapporto riservato del SIFAR sul giornale Tribuna Operaia datato 4 Luglio 1964


Colby William

Negli anni '50 viene inviato in Italia dalla CIA "...per dirigere il piu'vasto programma di azione politica clandestina intrapreso fino a quel momento dai servizi segreti USA...", come dira' lui stesso nelle sue memorie.


Cossiga Francesco

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Cossiga da solo

 

 

 

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Cossiga con il gen. Monticone

 

 

Nasce a Sassari il 26/7/1928.

Si laurea in legge nel 1948.

Viene riformato alla visita militare, ciononostante nel 1961, in base a un articolo di legge del 1932, riesce a convincere l'allora presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, a nominarlo capitano di corvetta, poi riesce a convincere il presidente Leone a farsi promuovere capitano di fregata. Ma il Parlamento dopo che nel 1980, Cossiga si vanta del suo grado su un incrociatore, interrompe la sua carriera militare.

Egli stesso afferma che: "Alla vigilia delle elezioni del 1948 ero armato fino ai denti. Mi armo' Antonio Segni. Non ero solo, eravamo un gruppo di democristiani riforniti di bombe a mano dai carabinieri. La notte del 18 Aprile la passai nella sede del comitato provinciale della DC di Sassari ...Prefettura, poste, telefoni, acquedotto, gas non dovevano cadere, in caso di golpe rosso, nelle mani dei comunisti.

Nel 1956 e' segretario della DC di Sassari. L'anno successivo e'anche consigliere di amministrazione del Banco di Sardegna, a soli 29 anni, e' iniziata la scalata al potere.

Tenta due volte di diventare professore ordinario all'universita' ma fallisce miseramente gli esami, il consiglio di facolta' votera' quindi la revoca dell'incarico, visto che non si fa mai vedere in ateneo, ma per non fargli perdere la qualifica di professore associato i suoi padrini inventeranno per lui una cattedra su misura, quella di diritto costituzionale regionale.

Nel maggio '58 diventa deputato grazie alla sponsorizzazione di Antonio Segni, che gli affidera' un incarico non ufficiale e delicato, cioe' fare da tramite fra la presidenza della Repubblica e il generale Giovanni De Lorenzo, a quel tempo capo del SIFAR.

Quando poi si trattera' di deporre davanti alla commisione d'inchiesta sul tentativo di colpo di stato del luglio '64, Cossiga garantira' sulla "affidabilita' democratica" del gruppo di ufficiali sotto inchiesta.

Nel 1966 diventa sottosegretario alla difesa, dove ha l'opportunita' di apporre gli "omissis" alla relazione della commissione parlamentare sul piano "Solo" e di partecipare, come lui stesso dichiarera' "alla formazione di atti amministrativi concernenti Gladio".

Nel 1974 diventa ministro della riforma burocratica, dove si occupera' quasi esclusivamente della riforma della polizia e dei servizi segreti.

Nel Febbraio 1976 e' ministro dell'interno. Durante il suo mandato Giorgiana Masi viene uccisa durante un corteo da agenti in borghese dipendenti direttamente dal ministero dell'interno e non dalla questura.

Nello stesso periodo il SISMI e il SISDE prendono il posto del SID, orma impresentabile, alla direzione dei due nuovi servizi segreti vengono posti i generali Santovito e Grassini, entrambi iscritti alla loggia P2.

Nel 1977 si sottopone a cure psichiatriche, dal prof. Franco Ferracuti, iscritto alla P2 e collaboratore dei servizi segreti americani.

Nel marzo 1978, quando viene rapito Moro dalle BR, e' ancora al ministero dell'interno. Egli crea ben due "comitati di crisi", uno ufficiale e uno ristretto, tutti i componenti di entrambi i comitati erano iscritti alla P2, ne faceva parte lo stesso Licio Gelli sotto il falso nome di Ing. Luciani, tra i membri c'e'anche lo psichiatra di Cossiga, Franco Ferracuti, con il quale elaboreara' i cosiddetti piani "Mike" e "Victor" che prevedevano nel caso in cui Moro fosse stato liberato, di rinchiuderlo immediatamente in una casa di cura psichiatrica e nel caso in cui fosse stato ucciso, l'avvio di un'operazione a vasto raggio, con poteri eccezionali per forze dell'ordine e magistratura, che portasse all'arresto di tutti coloro in odore di estremismo di sinistra, proposta che fortunatamente non fu recepita dalla magistratura. Durante il sequestro inoltre il ministro ottenne l'unica copia delle versioni integrali delle intercettazioni telefoniche effettuate, che poi non volle consegnare alle commisioni parlamentari d'inchiesta, cosi' come non consegno' i verbali dei comitati di crisi.

Dal 4/8/1979 al 27/9/1980 e' presidente del consiglio. Soprattutto in questo periodo Cossiga intrattiene fitti rapporti con Licio Gelli, ma quando vengono sequestrati, in Uruguay, i fascicoli redatti dal capo della P2, su varie personalita' politiche, il SISMI, con l'"operazione minareto", fa sparire il fascicolo n. 208 intestato a Francesco Cossiga.

Nel Giugno 1985 diventa presidente della Repubblica. Poco dopo rivendica il comando delle forze armate in tempo di guerra. Poi rivendichera' di essere stato uno dei creatori di Gladio, Nell'Aprile del '92 e' finito il suo mandato presidenziale, ma continua ancora oggi ad "esternare" la sua vocazione di terrorista anticomunista.

Le frasi celebri di Cossiga


Cottone Giuseppe

Capo mafia nella Sicilia dell'immediato dopoguerra che durante una riunione di boss a Palermo afferma: "La mafia e' pronta a combattere il comunismo anche con le armi.


De Gasperi Alcide

E' il principale artefice della nascita della Democrazia Cristiana nei primi mesi del 1943, di cui rimarra' leader indiscusso fino alla morte avvenuta il 19/8/1954. Il 13/6/1946 dopo la partenza per l'esilio del re Umberto II diventera' capo provvisorio dello Stato. Sara' anche presidente del consiglio dei ministri a partire dall'11/5/1945 al 16/7/1953 in 8 diversi governi variamente composti.

Dal 3 al 7 Gennaio 1947 in un viaggio negli USA stipulera' accordi con il governo di quel paese per attuare una svolta anticomunista e l'estromissione delle sinistre dal governo ed il 31 Maggio dello stesso anno De Gasperi riesce effettivamente a formare un governo in cui PCI e PSI sono all'opposizione. Nella primavera dello stesso anno aveva affermato la necessita' della presenza del "quarto partito" (cioe' il partito del capitale, della destra economica e finanziaria) nel governo. Nel Marzo del 1948, alla vigilia delle elezioni, ottiene segretamente negli USA 10 milioni di dollari in armi e munizioni che saranno distribuite sia a militanti della DC, sia a varie organizzazioni anticomuniste. L'ultima partita di armi arriva ventiquattro ore prima delle elezioni generali. Queste vengono consegnate al Fronte Antibolscevico, composto da fascisti, monarchici e ufficiali di polizia, formato segretamente dal generale Pieche. Evidentemente De Gasperi e i suoi vittoria o sconfitta vogliono a tutti i costi mantenere il potere. Un altro modo di mantenere il potere a tutti i costi lo elabora nel 1953 con Mario Scelba, facendo approvare la "legge truffa", che pero' dovra' essere ritirata per la enorme mobilitazione popolare che avviene in tutta Italia; essa equivale a un colpo di stato legalizzato, doveva infatti portare, con un vistoso premio di maggioranza, la coalizione di centro al potere incondizionato. In pratica l'alleanza di partiti che sarebbe riuscirta ad ottenere il 50 % dei voti si aggiudichera' il 65 % dei seggi alla Camera.


Delle Chiaie Stefano

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Fondatore di Avanguardia Nazionale. E'implicato in innumerevoli vicende della strategia della tensione. Gelli lo considera un suo uomo. Inoltre ha rapporti stretti con i servizi segreti.

 

 

 


De Lorenzo Giovanni

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La copertina tricolore di "Epoca" nel Luglio '64 durante il tentativo di colpo di stato di De Lorenzo

 

 

 

 

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De Lorenzo con il suo compare fascista Caradonna ad una manifestazione del MSI

E' l'organizzatore del tentativo di colpo di stato del luglio 1964. E'inoltre l'attuatore del "Piano Demagnetize"su commissione dei servizi segreti USA. E' inoltre colui che organizza la schedatura di 157.000 cittadini italiani. Protetto dall'ambasciatrice USA Claire Booth Luce per ironia della sorte quando iniziera' la "guerra dei generali" con Aloja, sara' sostenuto dal PCI, che in quel periodo, dovendo scegliere e sentendosi investito di un ruolo istituzionale, sciegliera' De Lorenzo come migliore fra i due, per poi scoprire il tentativo di colpo di stato ed altre nefandezze compiute da quest'ultimo. La stessa cosa avviene in Cile quando Allende affida la difesa della citta' di Santiago al gen. Pinochet.


Di Rosa Donatella

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Donatella Di Rosa in copertina su Playmen

 

 

 

 

 

Fascista di Udine, autrice di clamorose rivelazioni insieme al marito col. Michittu, in cui accusa il gen. Monticone ed altri membri delle gerarchie militari di lavorare all'organizzazione di un colpo di stato a cui parteciperebbe anche il fascista Gianni Nardi che non sarebbe morto in Spagna in un incidente stradale, ma che sarebbe tutt'ora vivo e vegeto. Monticone le avrebbe affidato 700 milioni in custodia, una parte dei soldi per attuare il golpe. Il generale da lei accusato affermera' che le ha dato quella cifra perche' la Di Rosa e' la sua amante, versione poco credibile, dato il prezzo troppo alto di prestazioni sessuali ed anche perche' e' abitudine risaputi affidare fondi neri a persone insospettabili, anche se spesso succede che queste poi tentino di scappare con la cassa.


Dulles Allen

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Massone di rito scozzese. Negli USA svolge attivita' di banchiere, finanziere e di avvocato. In veste di legale ha difeso due dei piu'importanti boss mafiosi americani tra le due guerre: Lucky Luciano e Meyer Lansky. Nei servizi segreti americani fu l'inventore delle "covert operations" americane all'estero, il principio fondamentale che le ispirava e' che qualunque azione e' lecita, al di fuori del territorio americano, se commessa per difendere i superiori interessi nazionali.

E' Dulles che prende in consegna Gehlen dopo la seconda guerra mondiale

Gehlen si era portato dalla Germania 52 casse piene di dossier e documenti che aveva accumulato nei molti anni in cui aveva fatto parte dello spionaggio nazista conntro l'Unione Sovietica e contro i comunisti italiani e francesi. Tale documentazione, ovviamente, fu usata dai servizi segreti USA per perseguire la loro politica anticomunista.


Evola Jiulius

Ideologo e filosofo fascista fonda insieme a Clemente Graziani e Giorgio Almirante il piu' importante gruppo organizzato dell'immediato dopoguerra: il FAR.


Finocchi Michele

Nato a Roma nel 1936. Fa una rapida carriera nella Polizia. Nel 1987 anni prima, era stato scelto da Malpica come capo di gabinetto del SISDE dove restera' fino al '91. Nel 1989 diventa anche dirigente generale della Polizia. Nel 1991 lascia il SISDE per essere destinato alla direzione dei servizi civili del Viminale. Nell'Ottobre del 1993 si rende latitante dopo essere stato incriminato per lo scandalo dei fondi riservati del SISDE e indagato per l'omicidio di Alberica Filo Della Torre all'Olgiata, vicino a Roma.


Fumagalli Carlo

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Fumagalli al momento del suo arresto

 

 

 

Ex collaboratore dell'OSS durante la guerra, viene poi decorato della Bronze Star. Successivamente diviene agente della CIA. Viene arrestato nel Maggio del 1974 per aver organizzato una serie di attentati da attribuire alle sinistre per il 10 dello stesso mese. I servizi segreti italiani erano al corrente di tali progetti ma intervengono solo pochi giorni prima.


Gamberini Giordano

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E' agente della CIA e vescovo valdese viene eletto gran maestro del GOI nei primi anni '60 e'lui che sponsorizza la rapida ascesa di Licio Gelli nella massoneria, facendogli proseguire l'opera iniziata da Frank Bruno Gigliotti, altro prete agente della CIA.

 

 

 

 


Gehlen Reinhard

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Generale nazista durante la II guerra mondiale, gli viene assegnato il comando delle Armate Straniere Est.

il 22/5/1945 si consegna agli americani che lo spediscono in USA. Qui fu preso in consegna da Allen Dulles, dei servizi segreti USA. Gehlen si era portato dietro 52 casse piene di dossier e documenti che aveva accumulato nei molti anni in cui aveva fatto parte dello spionaggio nazista conntro l'Unione Sovietica e contro i comunisti italiani e francesi. Tale documentazione, ovviamente, fu usata dai servizi segreti USA per perseguire la loro politica anticomunista.

Nel Luglio 1946 torna in Europa e fonda l'"Organizzazione Gehlen" alle dirette dipendenze dei servizi segreti USA.

L'Organizzazione Gehlen si trasforma, nell'Aprile '56, nel BND, il servizio informativo federale della Germania Occidentale. Gehlen stesso ne sara' il direttore con il grado di generale di corpo d'armata.

Nel 1966 chiede la collaborazione del SID di Eugenio Henke per ostacolare l'opera di mediazione che il PCI svolge fra la socialdemocrazia tedesca e i governi dell'Europa orientale.


Gelli Licio

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Licio Gelli al naturale

 

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Licio Gelli quando si faceva chiamare Ing. Luciani

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Villa Wanda, la "casa" di Gelli vicino ad Arezzo

 

 

 

Dal 1941 al 1945 lavora per il Counter Intelligence Corps, il servizio di controspionaggio militare americano.

Nell'autunno del 1962 entra nella loggia massonica Gian Domenico Romagnosi di Roma.

Nel Dicembre '65 viene elevato nella gerarchia massonica ed entra nella loggia Propaganda 2.

Nel '68 recluta nella P2 il gen. Allavena, dal quale riesce ad avere una copia dei 157.000 fascicoli del SIFAR. Nel frattempo e' diventato maestro venerabile.

Nel '69 Gelli afferma che 400 alti ufficiali dell'esercito sono entrati nella massoneria per predisporre un "governo di colonnelli"; il capo della polizia Vicari, indirettamente, confermera'in seguito questa circostanza.

Nel 1971 Salvini tentera' di conquistare il controllo della P2 estromettendo Gelli ma non ci riesce. Nel frattempo Gelli acquista sempre piu' prestigio presso il governo militare argentino e i suoi interessi economici in quel paese si moltiplicano, dove inoltre recluta molti altri iscritti eccellenti alla P2; nel Febbraio 1973 sara' infatti lui a perorare la causa del ritorno di Peron presso il governo militare.

Nel '74 in un'inchiesta sul fascista Esposti, morto in un conflitto a fuoco con i carabinieri si indaga sui rapporti fra questi settori della destra e la loggia P2. Nello stesso periodo, Gelli, intrattiene anche stretti rapporti con Michele Sindona, che nel Settembre '74 fugge negli USA a causa del della Banca Privata Finanziaria.

Nel Marzo '81 la magistratura indaga su un eventuale favoreggiamento, del "venerabile" in un falso auto-rapimento inventato da Sindona a New York, viene, quindi, perquisita villa Wanda, la residenza di Gelli nei pressi di Arezzo, e gli inquirenti trovano un'ingente documentazione che prova l'esistenza di una cospirazione politica di destra dietro alla loggia segreta P2, alla quale risulteranno iscritti 963 (dai documenti ritrovati, ma si presuppone siano molti di piu') fra politici, finanzieri, banchieri, ufficiali, funzionari dello stato ecc. I nomi sono quelli su cui nel corso degli anni convergono le inchieste sulle trame di destra e finanziarie che hanno caratterizzato la stoeia italiana nel dopoguerra. La P2 risulta, inoltre, avere depositi per circa mille miliardi (1.000.000.000.000) su conti bancari svizzeri.

Una commissione parlamentare d'inchiesta chiarira' poi, solo in parte, i legami esistenti fra Gelli, Michele Sindona, Roberto Calvi, la finanza internazionale, la mafia, i servizi segreti USA, golpisti di diversi paesi fra cui Italia, Argentina, Uruguay ecc.

Il 13/9/1982 viene arrestato in Svizzera, dove rimarra' in un carcere di quel paese fino a quando non evadera' il 9 Settembre '83.


Genovese Vito

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Salvatore Giuliano con il boss di Cosa Nostra Vito Genovese, braccio destro del colonnello Poletti, qui in divisa dell'esercito americano

 

E' uno dei capi di Cosa Nostra negli Stati uniti, dove e' coinvolto in 51 omicidi. Partecipa allo sbarco in Sicilia delle truppe alleate, ostentando poi una divisa dell'esercito americano, con la quale si fa anche fotografare in atteggiamento amichevole in compagnia di Salvatore Giuliano. In questo periodo esercita funzioni di rilievo nell'amministrazione alleata.


Gigliotti Frank Bruno

Nasce il 15/10/1896 in Italia. Dal 1925 al 1928 ha studiato a Roma. Opera, quindi, come capo consigliere della sezione italiana dell'OSS dal 1941 al 1945. Successivamente il suo compito in Italia sara' quello di riattivare l'organizzazione dei servizi strategici usando gli ex agenti dei servizi segreti fascisti, come strumento di lotta al comunismo, come risulta da un rapporto del Dipartimento di Stato USA del 1947.

Diviene quindi consigliere della CIA ed ecclesiastico. Si adopera negli anni '60 per la riunificazione delle logge massoniche italiane sotto l'egida delle logge consorelle statunitensi.

La commissione parlamentare dínchiesta sulla P2, nella relazione finale notera' "...La comparsa di Gelli sulla scena quando Gigliotti scompare, secondo una successione di tempi e una identita' di funzioni che non puo' non colpire significativaamente...".


Giuliano Salvatore

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Salvatore Giuliano forma un gruppo di banditi alla fine della seconda guerra mondiale.

La leggenda dice che si fosse dato alla macchia per un furto di due sacchi di farina che fini'in uno scontro a fuoco con i carabinieri.

Nel Settembre 1943 i capi del separatismo siciliano, dopo aver eliminato la componente di sinistra in seno al movimento, si alleano con i banditi di Giuliano, che diventa capo dell'EVIS.

Giuliano mantiene in questo periodo stretti rapporti con il Comando Alleato.

Nell'Aprile '46 rifiuta di deporre le armi nonostante l'accordo intercorso fra i separatisti e lo Stato italiano che concede l'autonomia alla regione Sicilia.

Il primo Maggio 1947, Giuliano a capo dei suoi uomini apre il fuoco, a Portella delle Ginestre, contro i manifestanti che tradizionalmente si ritrovano per festeggiare la festa dei lavoratori. E' una carneficina: 7 morti e 33 feriti. Un lavoro svolto evidentemente per i latifondisti e i servizi segreti americani che lo foraggiano. Nel mese successivo la sua banda distrugge 6 sezioni del PCI.

Nell'Aprile del '48, alla vigilia delle elezioni, con un manifesto, invita a votare DC, che triplichera' poi i voti nelle zone sotto il suo controllo.

Dopo le elezioni pero' Giuliano inizia ad essere scaricato, soprattutto dalla mafia, per questo nel Luglio del '48 uccide uno dei suoi capi: Santo Fleres.

Nel Gennaio 1950 il col. Luca dei carabinieri, tramite la mafia di Monreale, contatta Pisciotta, Luogotenente di Giuliano, e lo convince a tradirlo, infatti il 5/7/1950, Pisciotta uccide Giuliano con 6 colpi di pistola sparati a bruciapelo mentre sta dormendo. I carabinieri tentano di dare una versione dei fatti diversa, Giuliano sarebbe morto in uno scontro a fuoco con i carabinieri che sarebbero riusciti ad intercettarlo.

Documento: Brano della lettera che Salvatore Giuliano scrisse al presidente degli Stati Uniti Truman nella primavera del 1947


Graziani Clemente

Nel Gennaio del '46 fonda insieme a Julius Evola, Giorgio Almirante e Pino Rauti, il FAR, il primo gruppo fascista organizzato del dopoguerra.

Nel '54, insieme a Pino Rauti fonda il centro studi Ordine Nuovo, all'interno del MSI. Nel 1956 ON uscira' dal MSI e si trasformera' in organizzazionne. Successivamente Franco Freda entrera' a far parte di ON. Negli anni '60 e '70 quet'organizzazione rivendichera' una serie di attentati.

Il 21/11/1973 Graziani viene condannato insieme ad altri 29 aderenti a ON per ricostituzione del partito fascista.


Hudal Haloisius

Monsignor Hudal e' a capo dell'"operazione conventi", per conto del Vaticano che permettera' a molti criminali fascisti di espatriare e di sfuggire al giudizio nei loro confronti. Per portare a termine tale "traffico", lavorera' a stretto contatto con James Angleton capo dei servizi segreti americani in Italia.


Lima Salvo

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Salvo Lima con Giulio Andreotti

 

 

Compare di Andreotti in Sicilia, noto per le sue connivenze con la mafia, viene ucciso, probabilmente perche' Andreotti non riesce piu' a garantire i boss, il 12 Marzo 1992 a Palermo. Andreotti dira' che e'un grave attentato alla democrazia.


Luciano Lucky

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Lucky Luciano, uno dei capi di Cosa Nostra negli Stati Uniti, forni' 850 nomi di persone "amiche" in Sicilia. Solo in provincia di Palermo furono poi nominati 62 sindaci mafiosi presenti nell'elenco fornito, o comunque a questi vicini. A New York viene ingaggiato dall'OSS per liberare il porto dalle spie tedesche. L'OSS si serve poi di lui per preparare lo sbarco delle truppe in Sicilia.

A Max Corvo, Victor Anfuso e Vincent Scamporino, inoltre, raccomanda un giovane in gamba di Patti, in provincia di Messina, , che verra' arruolato come ufficiale di collegamento del cosiddetto "cerchio della mafia": Michele Sindona.


Malpica Riccardo

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Detto "il cinese". Nato a Napoli nel 1931. Entra al Viminale nel '55. Nel 1974 e' alla direzione generale della Polizia. Nel 1980 e' vicecapo di gabinetto de ministro dell'interno. Dal 1984 al 1987 e' vicesegretario del CESIS. Dal 1987 al 1991 e' durettore del SISDE. Nel 1992 dirige l'amministrazione civile, quindi e' commissario straordinario a Torino. Il 29 Ottobre 1993 verra' incriminato per lo scandalo dei fondi riservati del SISDE.


Martini-Mauri Enrico

Ex tenente dell'esercito, nel '44 e' a capo prima delle Formazioni Martini-Mauri che opera principalmente nelle Langhe piemontesi e poi della Brigata Osoppo che agisce prevalentemente in Friuli, formazioni partigiane bianche foraggiate dagli alleati, e nella quale verranno arruolati diversi fascisti che abbandonano la RSI.

Nel Febbraio '45 la Brigata Osoppo partecipa ad un accordo con l'Organizzazione Franchi (rete spionistica collegata all'Intelligence Service e diretta da Edgardo Sogno) e la X MAS (il corpo speciale della RSI, comandato dal "principe nero", Junio Valerio Borghese) per contrastare le brigate partigiane jugoslave dopo la sconfitta dell'esercito di occupazione nazista.

Nel 1971 Martini-Mauri aderisce ai Comitati di Resistenza Democratica di Edgardo Sogno.


Montini Giovanni Battista

wpe1B.gif (5011 byte)Giovanni Battista Montini, cardinale, in compagnia di PIO XII

 

Nel 1945 e' a capo della II Divisione del segretariato di Stato del Vaticano, da cui dipende l'Ufficio Rifugiati. E' questo l'ufficio che, insieme ai servizi segreti americani, porta a termine in quel periodo l'"operazione conventi" che evacuera' i criminali di guerra nazisti oltreatlantico travestiti da preti e con passaporto falso.

Il 21/6/1963 diventera' papa Paolo VI.

il 6/8/1978 muore a Castelgandolfo, residenza estiva dei pontefici.


Mc Caffery John

Capo dei servizi segreti inglesi fino al 1945. Membro della potente loggia massonica di Edimburgo. I suoi "ranking b", ufficiali di collegamento, avranno in Italia il compito di salvare il pnostro paese dal comunismo, mettendosi a capo delle bande partigiane bianche e fare in modo che le armate tedesche si arrendano tutte insieme, senza dispersioni o diserzioni, cosi' potranno essere usate in un momento successivo contro le armate russe.


Nester Alfred T.

Console degli Stati Uniti a Palermo dopo lo sbarco alleato.


Offie Carmel

Agente dei servizi segreti USA, specialista in affari italiani, gestisce, di fatto, insieme a J. Angleton, H. Tasca e E. Brennan, dal 1944 al 1949 i servizi segreti italiani. Continuera'comunque ad esercitare una pesante influenza anche successivamente.

Nell'Ottobre del '48 controlla personalmente l'ufficio I dello Stato Maggiore italiano appena ricostituito ed inizia il lavoro di schedatura di personaggi della sinistra italiana. Si tratta del primo nucleo di dossiers che diventeranno 157.000 con De Lorenzo capo del SIFAR.

Nel 1955, divenuto consigliere politico del Dipartimento di Stato USA e collaboratore diretto di Allen Dulles (direttore della CIA), intercede per affidare al gen. De Lorenzo la direzione del SIFAR.


Pacciardi Randolfo

Nel dopoguerra Randolfo Pacciardi ricopre per lungo tempo l'incarico di ministro della difesa. E' iscritto al PRI, del quale rappresenta la corrente di destra. In quel periodo diventa intimo amico di Carmel Offie. Nell'Ottobre del '48 afferma che: "...al momento opportuno occorrera' arrestare 300 comunisti e socialisti per neutralizzare la sinistra..."

Nel Giugno 1950 emana la circolare n. 400 sull'impego delle Forze Armate nei servizi di ordina pubblico, che recita: "... in ogni caso il fuoco non va mai impiegato a scopo intimidatorio. Il fuoco sara' diretto contro gli elementi piu' facinorosi e contro coloro che commettono gravi violenze o incitano a queste contro le forze dell'ordine...".

Il primo Marzo 1964 fonda l'"Unione Popolare Democratica per una Nuova Repubblica", in cui confluiscono molti fascisti di Avanguardia Nazionale e di altre organizzazioni simili. Il 10 Maggio dello stesso anno Pacciardi durante un comizio all'Adriano di Roma invita esplicitamente allo scontro fisico con le sinistre, mentre il 6 Giugno chiede che il presidente della repubblica componga un governo di salute pubblica sciogliendo il Parlamento. Il 5 Luglio Durante un altro comizio Pacciardi e Ruspoli chiedono la fine del centro sinistra ed un governo di salute pubblica. Partecipa al comizio anche Stefano Delle Chiaie.

Il 14 Marzo 1971 si svolge a Roma una manifestazione degli "Amici delle Forze Armate" promossa da Gino Ragno, appartenente ad Ordine Nuovo e legato alla Aginter Press, aderiscono il MSI, il PDIUM, Randolfo Pacciardi ed i deputati DC, Ciccardini e Greggi.

Il 23 Agosto 1974 la magistratura di Torino scopre il complotto facente capo a Edgardo Sogno , Randolfo Pacciardi ed altri fra cui il braccio destro di Junio Valerio Borghese. Il golpe era previsto per ferragosto e aveva come obiettivo di forzare l'intervento dei militari a favore di una repubblica presidenziale.


Pieche Giuseppe

Dirige la sezione controspionag- gio del SIM (Servizio Informazioni Militari dal 1932 al 1936.

Nel 1937 coordina gli aiuti militari a favore di Francisco Franco.

Nel 1942 Mussolini gli affida l'incarico di svolgere un'azione di controllo degli apparati di spionaggio di regime, visto che questi erano proliferati e che ogni gerarca aveva il proprio servizio segreto privato.

Durante la guerra inoltre viene inviato in Jugoslavia alla guida della missione militare italiana presso il capo del governo ustascia, Ante Pavelic. In breve tempo costituisce una poliziia politica al servizio di Pavelic e ne assume il comando.

Dopo il 25 Luglio 1943 e' per breve tempo prefetto di Foggia.

il 19/11/1943 viene nominato, da Badoglio, comandante generale dell'arma dei carabinieri, carica che manterra' fino al luglio '44.

Nel dopoguerra verra' aperto un procedimento di epurazione nei suoi confronti, subito insabbiato.

Con il primo governo De Gasperi gli viene affidato l'incarico di direttore generale dei servizi antincendio del ministero dell'interno, ma e'solo una copertura in realta' assume la guida di un ufficio riservato che svolge attivita'informativa e di provocazione politica. Mantiene quindi il grado di generale dei carabinieri ed in questa veste, nel 1948, coordina l'epurazione dei partigiani dalla polizia e l'inserimento di fascisti.

Pieche inoltre favori' la nascita di gruppi neofascisti, infiltro' suoi informatori in gruppi di sinistra. Ricostitui', anche, il casellario politico centrale e inizio'a raccogliere informazioni su personalita' di primo piano nei campi politico, sindacale, degli affari e intellettuale, su incarico di Scelba.

Alla vigilia delle elezioni del 1948 favori' la costituzione del MACRI (Movimento Anticomunista per la Ricostruzione Italiana), fondazione cattolica di assistenza e beneficienza che serviva da copertura ad attivta' terroristiche fasciste.

Formo'anche il Fronte Antibolscevico, gruppo clandestino armato, finanziato dagli USA e dall'Intelligence Service, i cui aderenti avevano false tessre del PCI e del PSI. Nel caso in cui le sinistre avessero vinto le elezioni, i membri del FA, avrebbero dovuto compiere attentati contro sedi DC e di altri partiti, lasciandosi arrestare per incolpare le sinistre. Vicina al FA e' l'AIL (Armata Italiana di Liberazione) composta da mercenari fascisti e monarchici che realizza un traffico di armi da Bolzano al Sud passando per Trento e Roma; solo il suicidio di un ex ufficiale repubblichino mette fine al traffico e fa arrestare (solo per poco) i membri dell'AIL.

E' stato nominato sovrano gran commendatore della loggia massonica di Piazza del Gesu'. Nella massoneria conosce e intrattiene buonissimi rapporti con Elvio Sciubba, con il quale funge da trait d'union tra la loggia di Piazza del Gesu', la P2, le logge massoniche americane a Roma, il gran maestro Lino Salvini e i servizi segreti USA.


Rauti Pino

Nel 1946 Rauti e' tra i fondatori, insieme a Giorgio Almirante, Clemente Graziani e Julius Evola, del piu' importante gruppo organizzato neofascista dell'immediato dopoguerra, il FAR.

Entra a quindi a far parte del MSI, nel '54 dopo la vittoria dei "fascisti in doppiopetto" e la nomina a segretario di Michelini, Rauti da vita al centro studi Ordine Nuovo. Nel Novembre 1956 Ordine Nuovo esce dal MSI; nel 1962 aderisce al "protocollo di Venezia", accordo per il coordinamento fra gruppi dell'estrema destra e servizi segreti.Ordine Nuovo arrivera'ad avere dai 2.000 ai 3.000 iscritti. Successivamente Franco Freda ed altri personaggi simili entreranno a far parte di ON. Negli anni '60 e '70 quet'organizzazione rivendichera' una serie di attentati.

A partire dal 1962, quando il gen. Aloja viene nominato capo di stato maggiore dell'esercito, Rauti entra a far parte del gruppo di giornalisti fascisti, insieme a personaggi come Giannettini e Beltrametti di cui il generale filoamericano si circonda; il sodalizio si rafforzera' ulteriormente quando Aloja, nel 1965, diventera' capo di stato maggiore della difesa. In questo periodo dirige insieme a Giannettini l'Agenzia "D"; Il gen. Rocca capo dell'ufficio REI del SIFAR sottoscrivera' un'enorme numero di abbonamenti fittizi all'agenzia.

Nel Maggio del 1965 l'istituto di studi militari Alberto Pollio organizza un convegno, a Roma all'Hotel Parco dei Principi, sulla "guerra rivoluzionaria" che viene finanziato dallo Stato Maggiore dell'esercito. Si tratta di un raduno fra fascisti, alte cariche dello Stato, e imprenditori, che in maniera molto lucida getteranno le basi ideologiche e organizzative della "strategia della tensione". Rauti e' uno degli organizzatori e presenta una relazione su "La tattica della penetrazione comunista in Italia", nella quale afferma: "...alla scoperta della guerra sovversiva e della guerra rivoluzionaria deve seguire l'elaborazione completa della tattica controrivoluzionaria e della difesa...".

Nel Gennaio '66 insieme a Guido Giannettini e Edgardo Beltrametti, pubblica "Le mani rosse sulle forze armate", scritto su commissione del gen. Aloja.

Il 16 Aprile 1968 parte insieme ad altri 51 estremisti di destra (fra cui l'agente del SID Stefano Serpieri, Mario Merlino che succesivamente si infiltrera' fra gli anarchici, Stefano Delle Chiaie, Stefano Serpieri, Franco Rocchetta) da Brindisi per un viaggio di istruzione sulle tecniche di infiltrazione, nella Grecia dei colonnelli, a spese del governo greco, nell'occasione della celebrazione del primo anniversario del colpo di stato di destra avvenuto in questo paese. Il viaggio e' frutto della nuova collaborazione fra il SID e il KYP greco ed e' stato organizzato dal tenente colonnello Pieche.

Nel 1969 compie insieme a Giannettini un lungo viaggio in Germania dicendo di rappresentare "...l'esercito italiano e il governo italiano..."; in quest'occasione si fara' fotografare su un carro armato tedesco Leopard, appena prodotto e coperto da segreto militare.

Il 4 Marzo 1972 il giudice Stiz di Treviso spicca mandato di cattura contro Rauti per gli attentati ai treni del'8 e 9 Agosto 1969. Successivamente l'incriminazione si estendera' agli attentati del 12 Dicembre.

Il 21 Novembre 1973 30 aderenti ad Ordine Nuovo vengono condannatidalla magistratura per ricostituzione del partito fascista e viene decretato lo scioglimento dell'organizzazione.

Nel 1974, con la rivoluzione dei garofani in Portogallo, viene scoperta l'organizzazione eversiva internazionale fascista Aginter Press con la quale ha stretti rapporti anche Rauti attraverso l'agenzia Oltremare per la quale lavora.

Nel 1979 al XII congresso del MSI viene eletto vicesegretario.

Il 14 Dicembre 1987 al XV congresso del MSI raccoglie quasi la meta'dei consensi per l'elezione a segretario.

Continuera' quindi a rappresentare la "destra" del MSI e poi di Alleanza Nazionale, dando vita ad aggregazioni impregnate di ideologia neonazista come Terza Posizione.


Roatta Mario

Nato a Modena nel 1887, fu nominato sottotenente di fanteria nel 1906. Frequenta la scuola di guerra e viene, quindi, trasferito con il grado di capitano, in servizio allo stato maggiore. Dopo la prima guerra mondiale viene nominato addetto militare a Varsavia e quindi a Helsinki. Fu promosso colonnello nel 1930. Capo del SIM dal Gennaio 1934 al Settembre 1936. In questo periodo diventa amico stretto di Galeazzo Ciano (indicato in quel periodo come possibile successore di Mussolini). Nel 1936 e' a capo del corpo di spedizione italiano in Spagna, in appoggio alle truppe di Franco, ma continua a mantenere il controllo effettivo del SIM, nonostante che formalmente al suo posto sia stato nominato il col. Paolo Angioi. L'11 giugno 1937 vengono ritrovati, in Normandia i corpi sfigurati di Carlo e Nello Rosselli, rifugiatisi in Francia, perche' perseguitati dal fascismo. Come poi sara' appurato si tratta di un'operazione del SIM, studiata scentificamente a tavolino, a dirigere tale operazione sono Roatta insieme a Angioi, al col. Santo Emanuele e al magg. Roberto Navale; nello stesso periodo, lo stesso gruppo mette a segno altre operazioni come "...atti di sabotaggio, diffusione di epidemie ed eliminazione di persone incomode in Francia e Spagna...".

Nel 1939 viene nominato addetto militare a Berlino. dal Marzo 1941 al Gennaio 1942 e' capo di stato maggiore. Quindi e' comandante della seconda armata in Croazia, dove ordina ai propri uomini di "...applicare le sue disposizioni senza false pieta'...", furono cosi' fucilati centinaia di partigiani, devastati i villaggi, applicato il terrore nei confronti delle popolazioni civili. Successivamente viene posto al comando della sesta armata in Sicilia. Fu poi nuovamente capo di stato maggiore dell'esercito fino al Novembre 1943. Il 4 Marzo del 1945 durante lo svolgimemto del processo per l'assassinio dei fratelli Rosselli, il generale Roatta evade con la complicita' dei carabinieri (al cui comando in quel periodo e' Taddeo Orlando che era un subalterno, fedele esecutore degli ordini di Roatta in Croazia) e del SIM ricostituito guidato dal col. Pompeo Agrifoglio. Immediata fu la reazione popolare, durante le manifestazioni ci furono 2 morti. Il giorno successivo Taddeo Orlando fu sostituito. Una settimana dopo la fuga, si concluse il processo e Roatta fu condannato all'ergastolo Roatta e' morto a Roma nel 1968.


Rocca Renzo

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Fedelissimo del gen. De Lorenzo, insediatosi fino al giugno 1967 alla direzione Ufficio REI (Ricerche Economiche e Industriali) del SIFAR, dove, negli anni '50 e '60, si era occupato della raccolta e della amministrazione dei finanziamenti della grande industria finalizzati a stroncare ogni forma di opposizione in Italia. Si era anche occupato di intrattenere i rapporti fra il SIFAR e Luigi Cavallo. Il col. Rocca e' forse il primo e il piu' importante degli oscuri "suicidi" fra gli alti gradi dell'esercito. Viene infatti trovato morto il 27 GIugno 1968 nel suo ufficio a Roma. Il magistrato Ottorino Pesce a cui e' affidata l'inchiesta nutre seri dubbi sulla tesi del suicidio e viene immediatamente rimosso. Era stato messo in pensione dal gen. Aloja, pochi mesi dopo nel febbraio del '68 aveva aperto un proprio ufficio a Roma, intestato alla FIAT. Tutto il personale di Rocca proveniva dalle file del SIFAR. Immediatamente dopo la morte di Rocca ben due gruppi di ufficiali del SID si precipitano nel suo ufficio, immediatamente dopo arriva anche un ufficiale della divisione Affari Generali e Riservati del Ministero dell'Interno, solo un po' di tempo dopo arriva un commissario, che con calma avvisa il magistrato di turno, il quale vede che i precedenti visitatori hanno praticamente gia' svaligiato l'ufficio.


Scamporino Vincent

Agente dell'OSS statunitense, partecipa alle riunioni di Algeri, coordinate da Earl Brennan, per preparare lo sbarco alleato in Sicilia. Fa parte del "cerchio della mafia" (cosi' vengono chiamati dagli ufficiali americani)

insieme a Max Corvo e Victor Anfuso; lavorano in stretta collaborazione con Lucky Luciano (il boss di Cosa Nostra che fa da "guida" ai servizi segreti americani), il quale raccomanda loro, come "giovane in gamba", Michele Sindona.

Nel Luglio 1943 insieme a Max Corvo, subito dopo lo sbarco alleato per conto dell'OSS, con un gruppo di agenti scelti attacca l'isola di Favignana e libera i mafiosi che vi erano imprigionati.


Scelba Mario

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Nato a Caltagirone. E' stato il creatore della Celere, il reparto antisommossa della polizia. Parlava spesso con disprezzo di "culturame", con questo termine intendeva tutto cio' che potesse apparire vagamente di sinistra o anche semplicemente frutto della razionalita'. Diventa ministro dell'interno il 2 Febbraio 1947, tre mesi dopo Giuliano fara' la strage di Portella delle Ginestre. Odiava i comunisti e gli operai. Intrattenne invece nei primi anni del dopoguerra un'ottimo rapporto con l'ambasciatrice USA Claire Booth Luce.


Sindona Michele

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Sindona con il suo caffe'

 

 

 

 

 

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Michele Sindona riceve a New York dal giudice Nicholas M. Pette il premio della liberta' dal comitato per il bicentenario della rivoluzione americana

 

 

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Michele Sindona premiato come "uomo dell'anno" dall'ambasciatore USA in Italia John Volpe

Soprannominato agli inzi della sua folgorante carriera come "l'avvocaticchio di Patti", Michele Sindona viene raccomandato agli alleati sbarcati in Sicilia alla fine della seconda guerra mondiale dal boss Lucky Luciano. Immediatamente comincia a darsi da fare e intrattiene rapporti con l'AMGOT, il governo militare alleato. Compra grano dal capomafia Baldassarre Tinebra, nominato sindaco di Regalbuto dagli americani e socio di Calogero Vizzini, per rivenderlo al governo militare alleato facendosi pagare in armi che rivendeva poi all'EVIS comandato da Salvatore Giluiano. Anche John Mc. Caffery e' in rapporti di amicizia e affari con Sindona in quel periodo.

Nel 1946 si trasferisce a milano apparentemente con i proventi del losco traffico in Sicilia e nient'altro, ma dopo 10 ani amministra un patrimonio di 300 miliardi.

La ragione del suo successo e' da ricercare nel viaggio che nel 1952 Sindona compi' negli USA, dove consolido' le sue conoscenze sia all'interno di Cosa Nostra che con i servizi segreti statunitensi che con gli ambienti finanziari. Al ritorno da questo viaggio comincio' ad operare come incaricato d'affari di societa' americane. E' in questa veste che entra in rapporti con Franco Marinotti, padrone della SNIA Viscosa del quale Sindona vende i brevetti per la fabbricazione di fibre in USA. Marinotti, coincidenza, ha collaborato durante l'ultimo periodo della guerra con John Mc Caffery.

Attraverso Marinotti Sindona entra in rapporti con Ernesto Moizzi che possiede una piccola banca con cui opera in Borsa per conto della SNIA Viscosa: la Banca Privata Finanziaria. Moizzi possiede anche le fonderie Vanzetti, una specie di azienda rottame di cui non sa come liberarsi. Sindona trova un compratore pronto a pagare senza battere ciglio il triplo del valore dell'azienda, si chiama Dan Porco, boss mafioso e rappresentante della Crucible Steel of America che fa parte del gruppo Colt Industries, la grande multinazionale produttrice di armi.

Dopo la vendita delle Acciaierie Vanzetti, Sindona si guadagna presso Moizzi la totale fiducia e ne diviene socio.

Sindona continua a tessere i suoi rapporti con Cosa Nostra statunitense e quando Joe Adonis viene a Milano, nel Febbraio 1956, per coordinare l'insieme delle attivita' mafiose in tutta l'Europa centro-occidentale, soprattutto il traffico di stupefacenti in Germania ed Olanda conosce Sindona. Joe Adonis per giustificare la sua prolungata presenza in Italia, si presentava come incaricato da societa' USA di investire nel campo dei supermercati e degli impianti alberghieri, frequenta quindi assiduamente Sindona che gli fa da consulente fiscale. Successivamente Adonis incarico' Sindona di svolgere alcune missioni di fiducia negli Stati Uniti. Il 12 Ottobre 1957, grazie a simili entrature, partecipa al summit a Palermo di Cosa Nostra statunitense e della mafia siciliana, dove viene deciso di intraprendere il traffico di stupefacenti e dove viene decisa la condanna a morte di Albert Anastasia.

Nel 1959, quindi, Sindona torna in USA su incarico di Adonis e prende contatti con la famiglia di Vito Genovese, al quale l'"avvocaticchio" sistema la situazione contabile e fiscale delle societa' "legali" di "don Vitone".

Michele Sindona entra quindi nella P2 di Licio Gelli dove conosce John Mc Cone, direttore repubblicano della CIA, fervente cattolico e in stretti rapporti con alti prelati. Nel 1962 Sindona grazie alle nuove conoscenze viene incaricato dal Vaticano di "...curare gli affari della Chiesa, negli Stati Uniti..." e lo IOR entra con una partecipazione del 24,5% nella Banca Privata Finanziaria, di cui nel frattempo Sindona e' riuscito ad assumere il pieno controllo con capitali di dubbia provenienza. Gli altri soci di minoranza sono la Continental Illinois Bank di cui e' presidente David Kennedy, nona per attivita' di bilancio negli USA ed una delle piu' utilizzate dalla CIA per le sue operazioni, e la Hambro's Bank (Gran Bretagna). David Kebnnedy e' amico e concittadino di Paul Marcinkus, presidente dello IOR e di Dan Porco, e cosi' il cerchio si chiude. Kennedy e' socio di Sindona anche nella Fasco A.G., la societa' del Liechtenstein da cui Sindona manovra in tutto il mondo.

la Hambro's Bank di Londra e'invece presieduta da Jocelyn Hambro un collaboratore durante la seconda guerra mondiale di John Mc Caffery.

Hambro era entrato in rapporti durante la sua attivita' nell'IS inglese con l'industriale fascista Marinotti e con Edgardo Sogno, con cui continuo' a mantenere rapporti di solida amicizia. Questo la genesi dell'"Impero Sindona", per le vicende che seguirono fino ad arrivare alla morte di Sindona per avvelenamento rimandiamo alla cronologia.


Segni Antonio

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Nell'immediato dopoguerra Segni e' uno dei maggiori notabili democristiani in Sardegna. Il 17 Aprile del 1948, alla vigilia delle elezioni, Cossiga, afferma che passa la notte precedente le elezioni nella sede del comitato provinciale della DC di Sassari armato fino ai denti con bombe a mano, mitra e caricatori in quantita'. Le armi dice di averle ricevute da Antonio Segni, il quale a sua volta le ha ricevute dai carabinieri, le stesse armi fatte arrivare segretamente dagli Stati Uniti da Alcide De Gasperi. Lo stesso Cossiga nel maggio '58 diventa deputato grazie alla sponsorizzazione di Antonio Segni, diventato ministro della difesa, che gli affidera' un incarico non ufficiale e delicato, cioe' fare da tramite fra la presidenza della Repubblica e il generale Giovanni De Lorenzo, a quel tempo capo del SIFAR. Nello stesso periodo Segni dichiara che l'Italia ospitera' basi missilistiche USA.

Il 6 Giugno 1962 Segni viene eletto presidente della repubblica, con i voti determinanti del MSI.

Il primo Aprile 1963 piangera' di commozione vedendo sfilare, la brigata meccanizzata dei carabinieri costituita dal gen. De Lorenzo, .

Il 7 Agosto 1964 e' colto da ictus cerebrale, durante una vivace discussione con Giuseppe Saragat in cui Segni difende il tentativo di colpo di stato che De Lorenzo ha posto in essere con il piano Solo, dopo pochi giorni e' costretto a lasciare temporaneamente la presidenza della repubblica.

L'8 Dicembre rassegna le dimissioni.


Skorzeny Otto

Ufficiale delle SS, nel Settembre '43 libera Mussolini imprigionato sul Gran Sasso.

Nel Settembre '45 e' nominato coordinatore di "Odessa" l'organizzazione delle ex SS.

Nel Gennaio '51 insieme a E. Dollmann e L. Degrelle fonda l'"Organizzazione Esterna", formata da ex SS con sede centrale a Madrid e presente in Egitto, Svezia, Marocco, Italia e Argentina. Nel Maggio dello stesso anno partecipa alla creazione dell'"Internazionale di Malmoe", conosciuta anche come Movimento Sociale Europeo, alla quale aderiscono molti esponenti del neofascismo europeo.


Sogno Edgardo

Nell'inverno del 1944 il tenente Edgardo Sogno e' a capo dell'"Organizzazione Franchi" (rete spionistica collegata all'IS, il servizio segreto inglese, si tratta di una delle formazioni partigiane bianche, foraggiate dagli alleati che agiscono in molte citta' citta' del nord.

Nel 1947 risulta collaborare con i servizi segreti USA alla riorganizzazione di un servizio informativo militare in Italia.

Nel Luglio 1953, dopo aver seguito a Parigi i corsi del "Defense College" per la guerra psicologica, torna in Italia per organizzare il movimento "Pace e Liberta'", che fondera'nell'Ottobre dello stesso anno, con l'appoggio totale della CIA, anche dal punto di vista finanziario. La nascita dell'organizzazione inoltre era stata voluta dall'allora presidente del consiglio Scelba e dal ministero della difesa guidato da Randolfo Pacciardi, lo rivela lo stesso Sogno in una lettera a Francesco Silj, direttore generale del personale del ministero degli affari esteri, del 3/3/1960 in cui dice: "...L'interesse politico di non far sapere all'opinione pubblica che dietro Pace e Liberta' stavano il governo Scelba, il ministero della difesa e vari complessi industriali privati e' ormai talmente irrilevante che possiamo lavarcene le mani?...". Al gruppo aderisce anche Luigi Cavallo; nel 1954 Il gruppo, che ottiene anche finanziamenti dalla FIAT e dalla Pirelli, inizia una intensa attivita' contro gli operai di sinistra nelle fabbriche del nord, frequenti saranno anche le pubblicazioni di falsi documenti del PCI. In un appunto del SIFAR datato 16/10/1953 si legge a proposito di Pace e Liberta' "...Il Movimento si dovrebbe persino sostituire alla polizia, specie nello schedare gli attivisti del PCI e le maestranze comuniste...". Il gruppo aveva inoltre carattere internazionale, la sua origine risale infatti al 1951, quando l'ex funzionario della NATO, Jean Paul David fonda a Parigi una agenzia informativa anticomunista che chiamera' "Paix et liberte'". In un'altro appunto del SIFAR datato 25/5/1954 si legge "...Il David e il Sogno si sono recati a Roma per far visita all'Ambasciatore degli USA, Luce, ed al presidente del consiglio Scelba, per ottenere un congruo finanziamento per la intensificazione della propaganda anticomunista in Italia. Oltre che in Italia, analoghe organizzazioni furono fondate in Belgio, Olanda e Germania. Nel 1954 i rapporti fra Cavallo e Sogno si guastano, in un appunto del SIFAR del 2/12/1954 viene scritto "...Viene riferito che il conte Sogno in data 20 Novembre u.s. ha allontanato dal movimento Pace e Libeta'...Luigi Cavallo...".

Il 4 Novembre 1956 truppe sovietiche invadono l'Ungheria. Sogno giunge nel paese per salvare alcuni esponenti del deposto governo Nagy. Si instaura un fitto rapporto epistolare per la riuscita dell'impresa fra Sogno e il ministro Taviani.

Nel Febbraio 1971 Sogno fonda i Comitati di Resistenza Democratica , cui aderisce fra gli altri, l'ex comandante dei partigiani bianchi Enrico Martini-Mauri. In questo periodo riprende i contatti con Luigi Cavallo, da questo rinato sodalizio ne ricava, fra il Giugno '71 e il Luglio '74 ben 187 milioni di finanziamento dalla FIAT, per la sua nuova organizzazione anticomunista. Sogno e Cavallo non si limitano a intascare finanziamenti dalle grandi industrie ma lavorano in questo periodo alla preparazione di un "golpe bianco", che Cavallo cosi' definisce "...un golpe di destra con un programma avanzato di sinistra che divida lo schieramento antifascista e metta i fascisti fuori gioco...". Tale progetto vedra' il sostanzioso appoggio del gen. Maletti, capo dell'ufficio D del SIFAR.

Nell'agosto del '74, il ministro della difesa Giulio Andreotti parla dell'esistenza di piu' di un tentativo di colpo di stato. Edgardo Sogno, contemporaneamente, lancia un appello per un "...colpo di stato liberale...". Il golpe, si sapra' poi, avrebbe dovuto scattare in piena estate, durante la chiusura delle fabbriche e gode dell'appoggio degli USA e della loggia P2 di Licio Gelli a cui Sogno e' iscritto.

In tutto questo periodo Sogno svolge le funzioni di ambasciatore della repubblica italiana presso vari paesi esteri.

Il 23 Agosto 1974 la magistratura di Torino scopre il complotto facente capo a Edgardo Sogno , Randolfo Pacciardi ed altri fra cui il braccio destro di Junio Valerio Borghese. Il golpe era previsto per ferragosto e aveva come obiettivo di forzare l'intervento dei militari a favore di una repubblica presidenziale.

Il 27/1/1975 il giudice Violante aveva valutato necessario acquisire agli atti il carteggio riguardante Sogno, esistente negli archivi del SID. Il successivo 12 Febbraio il SID invia poche pagine piene di "omissis", affermando che "...le parti mancanti non potevano essere trasmesse, perche' si riferivano a materia connessa a specifica attivita' di controspionaggio...". Il 4/6/1975, il presidente del consiglio Moro, afferma che "...i documenti non consegnati rientravano nella materia connessa a specifica attivita' di controspionaggio in relazione a dati formali soggettivi (nomi di personaggi stranieri e di agenti informatori, sigle di operazioni di controspionaggio, denominazione di uffici addetti alle operazioni ed altri elementi analoghi) che dovevano essere mantenuti segreti a tutela di interessi politici e militari...".

Il 5/5/1976 Violante emette mandato di arresto contro Sogno e Cavallo.

Il 24 Maggio 1976 la magistratura romana conferma le accuse del giudice Violante di Torino, ed emette altri due mandati di cattura per Sogno e Cavallo. Il 19 Giugno pero', il giudice istruttore Filippo Fiore, su conforme parere del pubblico ministero poneva i due imputati in liberta' provvisoria, il p.m. quindi chiedeva il proscioglimento di Sogno e Cavallo per insufficienza di prove e degli altri imputati per non aver commesso il fatto. Il 12 Settembre 1978 il giudice istruttore Francesco Amato emette una sentenza di proscioglimento per tutti gli imputati "...perche' il fatto non sussiste...".

Le Brigate Rosse sequestreranno documenti riservati e gli elenchi degli iscritti all'organizzazione di Sogno, ma, gli autori del sequestro, verranno immediatamente arrestati e la documentazione viene fatta scomparire dai carabinieri.

Nel Dicembre 1990 Sogno ha rilasciato un'intervista a Panorama nella quale ha rivelato che i suoi comitati di resistenza democratica avevano preso "...l'impegno di sparare contro coloro che avessero fatto il governo con i comunisti...".


Sorice

Il generale Sorice e' ministro della guerra nel governo di Badoglio.

Nel 1947 e' il capo effettivo dell'AIL (Armata italiana della Liberta'), organizzazione parafascista, nel cui comitato centrale sono presenti 4 ammiragli, 10 generali e 4 colonnelli.


Stone Ellery W.

Capo della Commissione Alleata di Controllo (ACC).

L'ACC esercito' un controllo sui processi agli ex gerarchi fascisti, perche' non venissero prodotti documenti o testimonianze "pregiudizievoli per gli interessi alleati"; una censura preventiva che svuoto' i dibattimenti.Ma soprattutto l'ACC imporra' l'epurazione, a partire dal 1946, dei partigiani dalla polizia e dai carabinieri.


Tambroni Ferdinando

Diviene ministro dell'interno nel 1953. Nello stesso anno fonda l'agenzia stampa "Eco di Roma", che servi' come uno schermo dietro il quale egli ottenne molte informazioni su uomini politici, capi sindacali, e giornalisti. Cosi' in breve tempo la lista dei dossier, che aveva iniziato a far compilare dall'allora capo della polizia, Pavone, fu estesa fino a coprire parecchie migliaia di nomi.


Tasca Henry

Agente dei servizi segreti USA, nell'Italia del dopoguerra, gestisce di fatto, insieme a J. Angleton, C Offie e E. Brennan, dal 1944 al 1949 i servizi segreti italiani. Continuera' comunque ad esercitare una consistente influenza anche in seguito.


Truman Harry Shippe

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Nato nel 1884 viene eletto presidente degli USA nel 1945 e rimane in carica fino al 1952.

Nel Febbraio del 1947 Il governo americano guidato da Truman vara il "Piano Marshall" (ERP, European Recovery Program), sara' garantito dal prelievo del 10% del prodotto lordo dei paesi europei. Cosi' l'alta domanda di beni reperibili solo in USA da parte dei paesi distrutti dalla guerra determinera' la ripresa dell'occupazione, della produzione e del potere d'acquisto negli USA. Il 28/6/1948 l'Italia firmera' con gli Stati Uniti l'accordo di applicazione del Piano Marshall

Il 12/3/1947 motivandolo con l'incombente "pericolo rosso", enuncia di fronte al Congresso la cosiddetta "dottrina Truman", in base alla quale gli Stati Uniti si arrogano la "direzione del mondo".

Il 28/6/1948 l'Italia firmera' con gli Stati Uniti l'accordo di applicazione del Piano Marshall.

Il 30 Novembre 1950, durante la guerra di Corea, Truman dichiara, che se autorizzato dall'ONU, e' pronto a far uso della bomba atomica contro la Cina, 16 giorni dopo in USA viene decretato lo stato di emergenza nazionale.


Valletta Vittorio

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Nel Giugno 1945 il prof. Valletta, amministratore delegato della FIAT, insieme a un folto gruppo di grandi industriali tra cui Piero Pirelli, Rocco Armando ed Enrico Piaggio, Angelo Costa e Falck si riunisce a Torino per decidere i piani per la lotta al comunismo, sia con la propaganda che con l'organizzazione di gruppi armati, questi ultimi affidati a Tito Zaniboni. 120 milioni sono stanziati subito, e vengono depositati in Vaticano.

Nel Luglio 1953 Valletta affida a Luigi Cavallo rientrato in Italia dagli Stati Uniti la realizzazione di un programma di eliminazione dei comunisti alla FIAT. Cavallo fonda anche un "sindacato giallo", il SIDA ,che il 2 Aprile 1958 arrivera' a vincere le elezioni per le commissioni interne (gli organismi di rappresentanza sindacale degli operai in fabbrica di quel periodo) alla FIAT di Torino.

Nell'inverno del 1954 viene fondata da Joseph P. Reginger un'associazione semi-segreta, anticomunista, chiamata Bilderberg in Belgio. Al gruppo aderira' anche Vittorio Valletta.

Il 10 Marzo 1955, come abbiamo visto, sulla pelle degli operai Valletta puo' presentare la prima vettura veramente utilitaria, la "seicento". Il 21 Maggio dello stesso anno, con un tempismo degno di miglior causa, viene approvata la legge che vara un piano decennale per la costruzione di autostrade.

Nel Novembre 1954 Il gruppo di Sogno e Cavallo, Pace e Liberta' (generosamente finanziato da Valletta), inizia una intensa attivita' contro gli operai di sinistra nelle fabbriche del nord, frequenti saranno anche le pubblicazioni di falsi documenti del PCI.

Alla fine degli anni '50 l'amministratore delegato della FIAT, inizia uno stretto rapporto con il col. Rocca capo dell'Ufficio REI (il controspionaggio industriale) del SIFAR, fedele collaboratore del gen. De Lorenzo, Luigi Cavallo funge da intermediario; di fatto Valletta condizionava ampiamente l'attivita' di tale ufficio.

Il 26 Giugno del 1962 Valletta, divenuto presidente della FIAT, si dichiara favorevole ad un governo di centro sinistra. Il 30 Aprile 1966 lascia la presidenza della FIAT a Gianni Agnelli e viene nominato presidente onorario.

Alla fine del 1968 Valletta assumera' il gen. Rocca per dirigere un'agenzia di sua proprieta' a Roma.


Vizzini Calogero

E' il capo storico della mafia siciliana nell'immediato dopoguerra. Il 16 Settembre 1944, a Villalba, guida personalmente un gruppo di mafiosi che durante un comizio sparano a Girolamo Li Causi, leader comunista che invitava i contadini a occupare le terre incolte. In quello stesso anno ha rapporti di affari con Michele Sindona. Il futuro banchiere, infatti, acquista generi alimentari, nei paesi controllati dal capo mafioso, li vende, quindi, al governo militare, facendosi pagare con armi che poi rivende al movimento separatista siciliano.


Zaniboni Tito

Deputato socialista fino all'avvento del fascismo.

Iscritto alla massoneria.

Nel Novembre del 1925 e' artefice di un fallito attentato contro Mussolini.

Il 16 e 17 Giugno del 1945 i maggiori industriali italiani si riuniscono a Torino per decidere i piani per la lotta al comunismo, sia con la propaganda che con l'organizzazione di gruppi armati, questi ultimi affidati a Tito Zaniboni. Secondo un rapporto dei servizi segreti americani: "...le spese previste sono enormi ma gli industriali sono disposti a finanziare l'avventura..."; 120 milioni sono stanziati subito, e vengono depositati in Vaticano.