IN SOLI DUE ANNI, CIRCA 3.000 MILITARI MESSICANI
ADDESTRATI
IN 17 ISTALLAZIONI DELL’ESERCITO STATUNITENSE.
Pascal Beltran del Rio
dalla rivista Proceso del 3 maggio 1998.
Washington, DC. Il Messico si e’ convertito nel principale fornitore di
personale militare per i corsi di addestramento che offrono le Forze Armate
statunitensi.
In conseguenza dell’avvicinamento tra il Pentagono e la Secretaria de la
Defensa Nacional "materializzatasi in una serie di accordi annunciati nel
marzo del 1996", e nonostante gli scandali di vincoli con il narcotraffico
che hanno scosso l’Esercito dall’anno scorso, il maggior numero di alunni
nei centri di formazione militare degli Stati Uniti corrisponde ai soldati
messicani.
La lotta contro il narcotraffico , che ha rimpiazzato il combattimento del
comunismo nella lista delle priorita’ delle autorita’ militari
statunitensi, e’ l’asse portante della nuova cooperazione, come affermano i
governi di ambedue i paesi.
"Come lei sa, ci sono sensibilita’ storiche tra gli Stati Uniti e il
Messico, e due eserciti hanno avuto ben poco contatto", spiega il tenente
colonnello Bill Darley, della commissione stampa del Pentagono.
"Se ora si da’ questa relazione reciproca, e’ perche’ c’e’ una situazione
di crisi e si fa per alleviare un problema mutuo", aggiunge, riferendosi al
traffico di droghe.
Secondo Darley, tutta l’istruzione che i militari messicani ricevono negli
Stati Uniti e’ indirizzata alla lotta anti narcotici.
Alcune settimane fa si e’ scatenata una polemica quando il quotidiano
Washington Post aveva informato che la lotta anti narcotici che il
Pentagono insegna ai soldati messicani e’ "simile ai metodi contro
insurrezionali che sarebbero stati impartiti nella preparazione di
ufficiali latinoamericani durante la Guerra Fredda".
L’informazione venne ben presto messa in interdizione dall’agenzia
ufficiale messicana Notimex, che riprodusse dichiarazioni della segretaria
di Stato, Madeleine Albright, in un’udienza del Congresso: "Non siamo
coinvolti in alcun addestramento contro insurrezionale e il governo del
Messico non ha sollecitato detto addestramento", ha citato Notimex.
Un’altra controversia e’ sorta quando il giornale The New York Times rese
noto, alla fine del dicembre scorso, che i militari messicani non solo
ricevono addestramento anti narcotici dai loro omologhi statunitensi, ma
anche dall’Agenzia Centrale di Intelligenza (CIA), i cui agenti partecipano
nei corsi del Centro di Intelligenza Antinarcotici dell’Esercito,
conosciuto come il Cian. L’informazione, che non e’ stata ne confermata ne
smentita dai governi del Messico e degli Stati Uniti, e’ stata divulgata
anche dal Washington Post.
In accordo all’informazione ufficiale del governo statunitense, il costo
dell’addestramento anti narco fornito dal Pentagono ai militari messicani
dal 1996, ammonta a 41.1 milioni di dollari. A questa cifra, che proviene
dal bilancio del Dipartimento di Difesa, bisogna aggiungere circa 3 milioni
di dollari di assistenza che ha ricevuto il Messico, nello stesso periodo,
come parte del programma di addestramento ed educazione militare
internazionale, conosciuto come IMET, il cui finanziamento e’ previsto nel
bilancio del Dipartimento di Stato.
Riguardo al numero degli effettivi messicani che hanno ricevuto
addestramento militare negli Stati Uniti negli ultimi due anni, le cifre
non sono del tutto chiare. Alcuni dati sono stati pubblicati dalla stampa
statunitense, altri sono stati raccolti dall’organizzazione non governativa
Latin America Working Group ed altri ancora forniti dal Pentagono per la
rivista Proceso.
La sezione 10-04 del bilancio del Dipartimento della Difesa e’ quella che
finanzia l’addestramento anti narcotici del Pentagono ai soldati
messicani. Il rapporto su questa sezione di bilancio dell’anno fiscale
1997 (dall’ottobre 1996 al settembre 1997) indica che in questo lasso di
tempo si e’ dato addestramento a 829 militari messicani.
Oltre a questo dato, si sa ufficialmente che il programma IMET (finanziato
dal Dipartimento di Stato) ha fornito addestramento a 221 elementi nel
1996, a 192 nel 1997; e, secondo le stime, ne addestrerebbe 190 nel 1998.
In totale, 603 militari messicani avrebbero ricevuto istruzione dall’IMET
tra il 1996 e il 1998.
Buona parte dell’addestramento offerto da questo programma viene dato nella
Escuela de las Americas, situata nella base militare di Fort Benning,
nello stato della Georgia, la quale e’ stata duramente criticataper aver
avuto tra i suoi 60.000 graduati coloro che poi si distinsero per essere
torturatori, assassini e dittatori latinoamericani. In passato, si rese
pubblico che un istruttore della scuola usava un manuale che insegnava a
torturare.
Rivelazioni come questa e il crollo del blocco socialista fecero si che
fecero si che la Escuela de las Americas entrasse in crisi verso la fine
della decade scorsa. Nel settembre passato, la Camera dei Rappresentanti
era a punto di approvare una proposta che avrebbe tagliato cosi’ tanto il
bilancio dell’istituzione, che avrebbe fatto chiudere i suoi battenti.
L’iniziativa venne rifiutata per soli sette voti.
Tuttavia, la Escuela de las Americas (SOA) sta sperimentando un riassetto
del suo programma accademico. Situata tra le scuole che danno addestramento
anti narcotici, adesso impartisce corsi di diritti umani, tra altre materie.
Il numero di alunni, inoltre, sta crescendo, secondo informazioni recenti
del quotidiano The Boston Globe. E tra quelli che piu’ hanno contribuito
alla sua crescita sono i militari messicani. Dal rapporto del Globe, nel
1994 hanno partecipato 15 messicani nella Escuela de las Americas; l’anno
scorso sono stati 333.
L’organizzazione non governativa School of Americas Watch (SOAW) , che
lotta per la chiusura dell’istituzione, ha informato che "almeno 13 degli
alti comandi militari coinvolti nel conflitto (del Chiapas) sono graduati"
dell’ Escuela de Las Americas, tra loro, il generale Juan Lopez Ortiz, che,
secondo diverse versioni, ha diretto l’offensiva contro i ribelli zapatisti
ad Ocosingo, nel gennaio del 1994, dopo la quale vennero ritrovate varie
persone "giustiziate".
Inoltre, la SOAW ha identificato, come ex alunni della scuola, tre degli
ufficiali menzionati nei documenti dell’Intelligenza Militare pubblicati da
questa rivista lo scorso anno, dove si parla di vincoli tra i
narcotrafficanti e gli alti comandi dell’Esercito (Proceso 1082): il
colonnello Augusto Moises Garcia Ochoa, capo del Centro di Intelligenza
Antinarcotici, che, secondo i dati della SOAW, pubblicati in Internet,
partecipo’ ad un corso di Operazioni nella Selva , nel 1977; il tenente
colonnello Gerardo Rene Herrera Huizar, che aveva dichiarato al processo
contro il colonnello Pablo Castellanos, andava alla Escuela de las Americas
nel 1980, per ricevere un corso di Operazioni di Pattuglia, come il
generale Fernan Perez Casanova, che riceveva visite da Irma Lizzete Ibarra
Navejat, l’ex regina di bellezza che venne assassinata l’anno scorso a
Guadalajara, studio’ contro insurrezione nel 1962.
In accordo ai dati del Latin American Working Group e dalle informazioni
apparse sulla stampa statunitense , tra il 1996 e il 1997 accorsero alla
Escuela de Las Americas quasi 500 ufficiali messicani.
Inoltre, alla fine di quest’anno, si stime che un totale di 3.000 avranno
partecipato a corsi di addestramento negli Stati Uniti (il Pentagono ne
gestisce una cifra di circa 1.000 all’anno) da quando si e’ realizzato
l’avvicinamento tra le autorita’ militari di ambedue i paesi.
I BASCHI VERDI MESSICANI
Secondo il New York Times, tra questi 3.000 militari messicani, "328
giovani ufficiali avrebbero concluso programmi speciali di 12 o 13
settimane, che hanno come meta creare un corpo di specialisti
antinarcotici. Questi addestratori -ha pubblicato il giornale nello scorso
dicembre- sono inviati a loro volta per addestrare unita’ di forze aereo
mobili speciali (conosciute come GAFE), che ora sono stazionarie nelle
sedi delle 12 regioni e 40 zone che compongono la geografia militare del
Messico".
I 328 elementi a cui si riferisce il Times si addestrano nella base di Fort
Bragg, Nord Carolina, dove hanno sede le Forze Speciali dell’Esercito
statunitense, conosciute anche come Baschi Verdi. In questa stessa
installazione militare opera una suola speciale anti narcotici.
Eric Olson, analista dell’organizzazione non governativa Washington Office
on Latin America, che si dedica ad osservare lo sviluppo della cooperazione
militare tra il Messico e gli Stati Uniti, afferma che dentro l’attuale
programma di formazione c’e’ una cappa di disinformazione che impedisce di
sapere, tra altre cose, i nomi degli ufficiali messicani che partecipano ai
corsi.
Olson dice che e’ importante conoscere questi nomi perche’ "una delle
unita’ GAFE, create con addestramento statunitense, apparentemente fu
responsabile dei fatti di Zapopan, l’anno scorso". L’analista si riferisce
al sequestro di 18 giovani, accaduto il 14 dicembre del 1997, nel
villaggio di San Juan de Ocotlan, nel noto municipio dello stato di
Jalisco. In quei fatti, perse la vita il giovane Salvador Lopez Jimenez. Ai
primi di gennaio, un giudice militare della V Regione decreto’ l’atto di
carcerazione contro un capo, 11 ufficiali e 15 elementi della truppa
appartenenti al GAFE (Gruppo Auto-trasportato di Forze Speciali) che
operava nella localita’.
Joy Olson, del Latin American Working Group, conferma: "Fino ad oggi non
abbiamo potuto conoscere i nomi dei militari messicani addestrati negli
Stati Uniti". (L’organizzazione sta preparando un documento sulla
cooperazione militare tra gli Stati Uniti e l’America Latina, che ha un
capitolo sul Messico. Il documento verra’ pubblicato prossimamente).
Il tenente colonnello Darley, dell’area di stampa del Pentagono, dice che
tocca al governo messicano e non a quello degli Stati Uniti, decidere se
rendere pubblici i nomi dei soldati che hanno ricevuto addestramento.
Pero’ afferma : "Se io fossi nella loro posizione, non lo farei, perche’
convertirebbe questi soldati in bersagli delle organizzazioni criminali che
cercano di combattere".
A domanda espressa, Darley dice che i militari messicani ricevono
formazione in 17 installazioni delle Forze Armate statunitensi: Bolling
Air Force Base, nella periferia di questa capitale; Randolph Air Force Base
e Lackland Air Force Base, in Texas; Fort Wachuca, Arizona; Fort Benning,
Georgia; Fort Bragg, Nord Carolina; Fort Rucker e Fort McCullen, Alabama;
Fort Eutis e Norfolk Navy Base, Virginia; Camp Pendleton, California;
Pensacola Naval Base, Florida; Indian Town Gap, Pennsylvania; Rodman Naval
Station, Panama, ed altre installazioni nelle citta’ di Indianapolis, San
Antonio e San Diego.
Tradotto da Consolato Ribelle del Messico-Brescia.
Chiapas