INTERVENTI DI MARZO 1997


MANGIARE BIOLOGICO [Ovvero come tentare di campare il piu' a lungo possibile]

Consumare prodotti biologici consente di limitare in modo netto e volontario la quantita' di sostanze chimiche introdotte nel nostro organismo. Per questo un pasto al giorno con prodotti biologici puo' ridurre la catena di sostanze nocive che provengono direttamente o Il consumatore biologico, cosciente di non aver scoperto un elisir di lunga vita, ha comunque una forte aspettativa nei confronti dei cibi sani e sicuri. Ignaro dei molteptici luoghi comuni (" e' solo una moda " oppure " ma e' una contraddizione vivendo in una metropoli e via di questo passo) che tentano di svilire quella che a tutti gli effetti appare sempre di piu' un modo diverso di vivere. Comunque sia il bio-consumatore sa di aver vinto la sua piccola/grande battaglia: la dieta e' uno dei pochi fattori, determinanti per la salute, in cui si puo' realmente intervenire (un po' piu' difficile risulta ridurre da soli il buco nell' ozono o la percentuale di monossido di carbonio presente nell' aria). Le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei prodotti biologici non sono mai inferiori a quelle dei prodotti convenzionati. Al contrario, un metodo di coltivazione biologica consente alta pianta di crescere in modo armonico e naturale esaltando cosi' la composizione dei suoi principi nutritivi. Fidiamoci allora del nostro esperto bio-consumatore e proviamo a seguirlo tra gli scaffali di un negozio (anche se ormai i cibi biologici hanno una loro piccola nicchia nei supermarket sotto/dietro casa) e guardiamo attentamente il suo carrello. E cerchiamo di capire il perche' delle sue scelte. Troveremo solo la frutto e la verdura di stagione (la natura da sola non puo' offrire pomodori, fragole, uva tutto l' anno) una prevalenza di alimenti integrali (attenzione pero', non tutto cio' che e' integrale o privo di grassi e' biologico, occorre diffidare delle multinazionali alimentari che sfruttano la voglia del sano con prodotti light, ai centomila cereali, allo jogurt spesso ugualmente ricchi di additivi e conservanti) ma non ci saranno cibi precotti o scatolame con gustose poltiglie indefinite. In fondo, basta poco per diventare una persona che si alimenta con cibi biologici o almeno con quelli di cui sia certa la qualita'. Basta rendersi conto che ci e' stata progressivamente tolta la possibilita' di scegliere cio' di cui abbiamo piu' bisogno anche in riferimento al piu' elementare dei bisogni umani. Al suo posto una semplice e inutile moltiplicazione di etichette di prodotti ormai tutti uguali a disposizione del cliente tutto l' anno.



LIVING THEATRE


Subito dopo l' apparizione del Living Theatre (L.T.) al teatro Vascello di Roma nel 1995, il Laboratorio Contaminazione, ha intrapreso un percorso con Chaty Marchand attrice del L.T. da piu' di 15 anni che ci ha condotti verso una serie di stage pratici, sulle tecniche di questo gruppo dell' avanguardia teatrale. Insieme, abbiamo promosso lo stage su Mysteris, uno sull' archeologia del sogno, durato 28 giorni e lo scorso anno uno sul teatro delta crudelta' di Artaud. A questo punto noi ci vogliamo avvicinare sempre di piu' a queste esperienze dando vita a situazioni di scambio dove sia possibile esplorare e creare esperienze non mediocri, non omologate al libero mercato, ma capaci di lanciare segnali tra le fiamme. Con Chaty siamo qui per parlare di tutto questo.
Chaty: Il lavoro del Living e' piu' complesso rispetto agli anni scorsi, la nostra compagnia e' formata da elementi che provengono da tutto il mondo, ma solo in due siamo rimasti gli europei, il gruppo si puo' dire che ha una "non forma", in qualche modo nomadi ma non frantumati anzi. Ognuno di noi oltre gli impegni con il Living, porta avanti un discorso legato alla memoria del gruppo, cercando il nuovo interlocutore nei giovani che non hanno avuto la possibilita' di vedere il gruppo in azione nei momenti storici piu' caldi, quelli vicini al discorso piu' strettamente politico e sociale. Io stessa attraverso gli stage cerco questa dimensione, oltre naturalmente al movimento vero e proprio del corpo, quel linguaggio "legato alle viscere", capace di ri/mettere in discussione il nostro profondo essere, per un teatro totale "capace di risvegliare coloro che dormono".
E cosa succedde al resto del gruppo in America?
Come dicevo il L.T. e' ancora un teatro vivente. Ad esempio a New York, dove vi e' ancora la sede storica del Living organizza ogni qualvolta vi e' una esecuzione capitale uno spettacolo in Time's Square che si chiama Not in my name, rinnovando cosi' la battaglia politica contro le istituzioni totali. Dunque si cerca di non rimanere mai fermi, malgrado le difficolta' di oggi per chi fa questo lavoro.
Quali sono le dificolta' per un gruppo noto come il vostro?
Il problema e' lo spazio, pensa che le altre avanguardie storiche, (Barba Grotowsky ecc.) tutte hanno uno spazio, il living ancora non ha un teatro, e la morte di Julian Beck nell' 1985 ha causato enormi difficolta', un momento difficile inutile dirlo.
Cosa succede quando vi proponete? Che cosa e' cambiato?
Mi rendo conto che il Living in qualche modo e' ancora scomodo, subito dopo gli anni 70 il nostro gruppo ha trovato mille difficolta' a lavorare, e' evidente che questo tipo di teatro presenta codici rivoluzionari, sicuramente non facili da accettare. Ed e' probabile che ancora oggi certe cose non siano state superate, come diceva Pasolini il living e' una "Candida utopia" e questo spaventa.(intervista a cura di Lab. Cont.)



GENI MANIPOLATI


Non si e' troppo allarmanti se si grida contro la manipolazione genetica nel mondo vegetale, perche' questo tipo di ricerca, che ha come fine quello di ottenere una produzione quantitativa molto elevata porta con se' molti svantaggi per il forte uso d¡ fitiofarmaci, concimi ed altre sostanze nocive per l' ambiente, oltre questi problemi che provocano pesanti ripercussioni nel terreno, nell' aria, nell' acqua, ci sono anche considerazioni critiche nel campo dell' economia politica planetaria.
1 La chimica utilizzata nei laboratori di ricerca produce rifiuti e scorie tossiche, anche radioattive, perche' e' proprio il radioattivo alla base del cambiamento dei geni per ottenere delle piante perfette e portate a produrre di piu'. Le tecniche sono varie e da effettuare in "pieno campo" anche se gli studi e le prove vere e proprie vengono effettuate in laboratorio.
2. Non e' facile parlare della Pioneer, societa' americana detentrice e conservatrice della quasi totalita' delle sementi certificate (soprattutto quelle ad uso alimentare, umano e zootecnico), controllando cosi' il mercato e la possbilita' di accesso a queste risorse. Le sementi (e il loro corredo genomico - germoplasma -) sono conservate gelosamente e il potere che ne deriva e' tale da condizionare addittura lo sviluppo di molti stati - naturalmente quelli piu poveri - provocando una dipendenza nei confronti delle multinazionali come la Pioneer.


CHI CONTROLLA LA QUALITA' ?
Intorno atta meta' degli anni Ottanta (sollecitata soprattutto dai movimenti ambientalisti europei) si E' fatta sentire da parte di operatori e consumatori biotogici l'esigenza di una legislazione europea a tutela delle sempre piu' consistenti forme di inquinamento provocata dell' industria e nell' agricoltura. Nasce cosi' il REG. CEE 2092/91 che regola nelle sue parti principali quella che noi chiamiamo agricoltura biologica e quindi il suo campo di applicazione, le indicazioni consentite nell' etichetta e nella pubblicita', le norme di produzione, la commercializzazione intra-comunitaria ed extra-comunitaria, il controllo delle produzioni. In Italia e' il decreto legge 290/95 a stabilire che le amministrazioni centrali (Ministero delle risorse agricole ambientali e forestali) e Regioni valutino e controllino gli organismi che operano a livello nazionale sulla certificazione biologica. A questo proposito ci siamo posti alcune domande: Ma sono proprio necessari questi marchi biologici? Controllano con trasparenza sapendo che anche dietro le riconversioni biologiche ci sono i finanziamenti della Cee? Una diffusione di prodotti biologici puo' passare altresi' solo attraverso la "fiducia" verso chi li produce? Forse l' unica risposta possibile e' in rapporto alla qualita' delle cose che facciamo. Se oggi abbiamo cominciato a mettere in piedi gruppi di acquisto che sensibilizzano e spingono le persone ad un consumo consapevole sulla qualita' dei prodotti, sicuramente non abbiamo pensato di farlo per costruirci una nicchia piena di alternativi biologici. Ad una consapevolezza piu' larga (noi siamo cio' che mangiamo) e a una maggiore diffusione di prodotti, va comunque unito un discorso di "garanzia" serio/pubblico/trasparente. E questo vale soprattutto in un contesto sociale come il nostro dove molte persone pur nella possibilita' di verificare, di conoscere le cose che da noi facciamo, hanno pero' comunque l' esigenza di saper che quei prodotti provengono realmente da coltivazione biologica.

IL PUS NEGLI OCCHI (il continuo)
Intanto la Grande Palla circolava sul serio con una strana paranoia minacciosa sulle spalle e una felicita' disarmante sulla pelle cementificata. Chiediamo l' arrivo di Witz e invece ecco altri quattro cadaveri con quindicimila lire in tutto. E' a questo punto esatto che scoppia il patassio! Alla nostra destra c'era gia' da diverso tempo un tizio allarmante di muscoli e volto pastorale, in silenzio sepolcrale.Non era affatto un volto conosciuto, ma un volto incastrato nello scontro diretto. Gli occhi di fuori e l'aria della rivolta. I quattro zombetti tentano ugualmente l' entrata improbabile ma vengono subito fulminati tramite un sofisticatissimo sistema computerizzato e portati al reparto "tecniche di decapitazione". Decine e decine i persone, uomini, donne, bambini, vecchi citrulli, pappagalli, tartarughe, in ginocchio sulla soglia del cancello davanti al buon pastore rivoluzionario. L' economia e' solo apparenza. la disoccupazione e' uno strano artificio dell' immaginario. I salari bassi sono birilli da abbattere in un gioco inafferrabile. Ci alziamo tumefatti, con lo stomaco in disordine, osservando le scollettate improvvisate davanti ai cancelli presidiati dai pastori vanitosi, le ragazze in preda ad attacchi di isteria avanguardista, i ragazzi pronti a scavalcare la barriera dell' inganno. Alcuni, i piu' ostinati, rimasero impallinati sulla strada colpiti a morte all' attezza della faccia. Altri, i piu' timorosi, osservando attentamente parenti e amici agonizanti sull' asfalto ormai rigonfio di organi e liquidi biologici tornarono ai consueti luoghi di solitudine e angoscia. Salutiamo il venditore di cornetti freschi alla vaniglia, tra cavalli saltellanti e grandi palle furibonde, registi con copricapo per non vedere l'orrendo spettacolo, barist¡ improvvisati e pastori di tutte le specie. Osserviamo infine la cassaforte. Questo dunque il quadro attuale, in campo artistico e culturale. Non era proprio Witz che diceva di aprire un cinema all' interno di un discount? "La velocita' elettrica mescola le culture della preistoria con sedimenti delle civilta' industriali, l' analfabeta con il semi-analfabeta e con il post-analfabeta. Collassi mentali di vario genere sono spesso il risultato dello sradicamento e dell' inondazione di nuove informazioni e di modelli d' informazione incessantemente nuovi"

COMPRARE PENSANDOCI SOPRA ( INSIEME )
Da quando abbiamo cominciato ad affrontare il discorso sull' alimentazione ci sono state piu' domande che altro e un po' di contraddizioni che hanno prodotto non pochi dubbi. Ci siamo resi conto che agire in questo campo senza rinchiudersi in una piccola setta di integralisti costa fatica. Inoltre, l' avvicinarsi delle prime scadenze da noi programmate, e in qualche modo pubbliche, ci ha fatto scontrare con una diffidenza generalizzata provocata da una parte dalla confusione sul significato di cibi sani e dall' altra dall' ancora insufficiente possibilita' di trovare con continuita' prodotti biologici.L' idea di costruire un gruppo di acquisto, pero', e' rimasta. Anzi, ha acquisito un' importanza maggiore proprio perche' attraversa elementi cosi' importanti nella vita di tutti i giorni. Essere consapevoli, si sa, lo si sperimenta sulte piccole cose quotidiane e il pensiero di affrontare i binari invisibili di un supermarket e di arrivare alla cassa con un carrello pieno di prodotti dei quali una parte (sempre e comunque) non si doveva comprare, e' triste. Rappresenta il lasciarsi andare a questa idea di societa' opulenta, coloratissima e in fondo sicura rappresentata emblematicamente da un video di qualche tempo fa in cui il cliente Coop, finalmente realizzato insieme alla sua famiglia, non vuole piu' uscire dal supermarket. Il gruppo di acquisto puo' interrompere un ciclo ormai dato per scontato. Non si tratta di riunire le persone in congresso per decidere cosa mangiare ogni giorno ma cominciare a pretendere trasparenza e qualita' nei prodotti che alimentano il nostro corpo. Conoscere cosa si mangia, come si coltiva e come si distribuisce, far visita ai produttori. Poter trattare l' acquisto di vino e olio, di cui si e' accertata la qualita', direttamente dal produttore. Scambiarsi ricette, indirizzi, suggerire prodotti che si e' provati. Cercare prodotti biologici e naturali a prezzi ragionevoli. La nostra proposta parte da qui.

In preparazione
Il gruppo ambiente-energia ha iniziato il suo percorso. C'era da scegliere tra piu' modalita' di approccio.
1. Sviluppare un processo formativo basato sulla ricerca/scoperta di nuove soggettivita'.
2. Porre il problema delle singole specificita' (tipo il riciclaggio) e quanto questo processo apra discorsi educativi e culturali, informativi e territoriali e infine affronti il rapporto con le istituzioni. Abbiamo pensato a una terza possibilit… che non escludesse del tutto quanto posto precedentemente. L'idea e' quella di costruire un processo formativo attraverso uno stage/laboratorio sulle energie diviso in due fasi.
a) Cenni generali, energie rinnovabili.
b) Progetto teorico/pratico per la realizzazione di un collettore solare da impiantare al Cpi Zona Rischio, che andrebbe a soddisfare te esigenze di acqua calda del locale della palestra.
Tempi previsti per [o stage aprile/maggio 1997


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