FORMALE APPELLO AL GOVERNO FRANCESE AFFINCHE' SI OCCUPI
DEL CASO DI SILVIA BARALDINI
Iniziativa promossa dall'Associazione Telematica Malcolm X
L'Associazione Telematica Malcolm X
IMPEGNATA
da tempo sul caso giudiziario di Silvia Baraldini, cittadina italiana
che nel carcere di Danbury, negli Stati Uniti, sconta una condanna a 43
anni di detenzione, essendo stata accusata:
* di aver contribuito a far evadere Assata Shakur, una militante nera
del "Black Liberation Army";
* di un progetto di rapina mai attuato;
* del reato "associativo" della legge "Rico", secondo la quale ogni
militante di una associazione e' il responsabile oggettivo di tutti i
reati che l'associazione abbia commesso, anche senza la propria diretta
responsabilita';
CONSTATATO
che in questo momento Silvia Baraldini sta scontando anche sei mesi di
carcere speciale per essersi rifiutata di spogliarsi davanti ad una
guardia.
VISTO E CONSIDERATO CHE:
* e' opinione corrente che se Silvia Baraldini fosse stata una
cittadina, ad esempio, francese, sarebbe stata tutelata dal proprio
paese, che ne avrebbe preteso e ottenuto quanto prima il rimpatrio.
* l'Italia ha purtroppo dimostrato nel corso degli anni di possedere una
sovranita' limitata (vedi anche recentissima esautorazione di
magistratura e governo italiani nei confronti dei "giocosi" piloti
statunitensi responsabili della strage di Cavalese)
* la Francia ha invece dimostrato la sua indipendenza rispetto al
governo statunitense rifiutandosi di consegnare agli USA il cittadino
americano Ira Einhorn, accusato di omicidio e condannato alla pena
capitale, in quanto il processo si era celebrato in sua assenza.
* l'Italia ha rischiato di far trasferire negli Stati Uniti, con
l'approvazione dell'allora Presidente del Consiglio Dini, il nostro
connazionale Pietro Venezia accusato di omicidio negli U.S.A. e
salvatosi solo grazie ad una improvvisa quanto inaspettata sentenza del
Tribunale regionale. E che proprio l'On. Dini e' l'attuale Ministro
degli Esteri, quindi istituzionalmente deputato a occuparsi del caso di
Silvia Baraldini.
* in ogni caso la classe politica dirigente del nostro Paese si dimostra
purtroppo soltanto desiderosa di "salvare la faccia" nei confronti
dell'opinione pubblica nazionale, mentre resta ben attenta a non
incrinare la sudditanza agli Stati Uniti.
* la Francia ha ripetutamente dimostrato di voler proseguire la civile
scelta attuata fino ad oggi di non estradare gli esuli politici italiani
degli anni '70 e '80, mentre il nostro governo non e' ancora riuscito a
presentare un progetto di giustizia che liberi i prigionieri politici
rinchiusi da oltre quindici anni nelle patrie galere;
RIVOLGE FORMALE APPELLO AL GOVERNO FRANCESE AFFINCHE':
conceda la nazionalita' francese a Silvia Baraldini e si adoperi per
richiederne l'estradizione, con la promessa che una volta in territorio
francese, essa venga restituita al suo paese d'origine senza aspettare
una formale richiesta italiana, che potrebbe non arrivare mai.
Roma 25, Marzo 1998 Per l'Associazione
Telematica Malcolm X
Il Presidente
EMILIANO PECIS
Per ulteriori informazioni
su internet:
www.mclink.it/assoc/malcolm/
mx@mclink.it
Silvia Baraldini (detenuta matricola N. 05125-054)
e' attualmente
detenuta nel carcere statunitense:
"Federal Correctional Institution of Danbury"
- Penbrook Station, Danbury -
Connecticut 06811 USA