
10 marzo 1997Care Amiche, Sorelle e Compagne: Attraverso queste semplici parole, vogliamo farvi arrivare il saluto e la solidarieta' delle donne e degli uomini del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru, noi che abbiamo dichiarato guerra alla fame, la miseria e la disoccupazione che il Modello Neoliberista ci vuole imporre con il costo sociale piu' alto della storia.
Non siamo disposte ad essere un costo sociale passivo, continueremo a lottare per i nostri figli,per le nostre sorelle e fratelli fino a quando la giustizia sociale sia una realta' dopo piu' di 500 anni.Siamo solidali con la lotta che Voi portate avanti, anche nel vostro paese contro questo modello inumano, che attenta contro la vita dei nostri popoli, dei nostri figli, che ci ignora ed emargina togliendoci le nostre ricchezze senza niente in cambio, come ai tempi del colonialismo. Siamo con voi nelle vostre lotte perche' e' la nostra, dato che siamo un solo popolo diviso da frontiere artificiali, una sola razza quella degli sfruttati.
Molte volte ci hanno fatto combattere tra di noi aprofittando delle nostre differenze e vogliono dividerci per renderci deboli. Ma l'arcobaleno continua a essere la nostra bandiera, li' c'e' posto per tutti i colori e insieme facciamo un tutto che e' la luce, la luce di una nuova alba con liberta' e giustizia sociale.Oggi siamo convocate, riunite per commemorare il giorno Internazionale della Donna Sfruttata, della donna che lotta per un mondo di uguaglianza, pace e giustizia sociale. L'emancipazione della donna care sorelle e fratelli sara' possibile in Peru' solamente riscattando la proprieta' comune dei nostri antenati, la distribuzione comune dei prodotti del lavoro di tutti che ancora si pratica nelle nostre comunita'.
L'emancipazione la raggiungeremo nella lotta congiunta di donne e uomini, superando le nostre differenze e recuperando gliu spazi perduti nella societa' patriarcale.Il giorno Internazionale della Donna, non e' un giorno di regali e buoni desideri, e' un giorno di lotta, per i nostri diritti economici, politici e sociali. Noi donne siamo la meta' della popolazione, non e' possibile alcun vero cambiamento senza la nostra partecipazione. Per questo qualcuno ha detto che l'avanzamento di un processo rivoluzionario di cambio si misura dal grado di partecipazione della donna. La nostra lotta care sorelle non puo' essere isolata dalle lotte per l'emancipazione degli oppressi e sfruttati di cui siamo parte subendo gli stessi effetti del modello neoliberale del capitalismo selvaggio.
La donna tupacamarista commemora questo giorno lottando nella selva, nei quartieri poveri, nelle carceri peruviane e nella residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima, per la difesa della vita del nostro popolo e dei nostri fratelli e sorelle prigionieri per resistere al neoliberismo e la repressione indiscriminata.
SOLO LA LOTTA CI RENDERA' DEGNE/I
Un abbraccio che ci mantenga unite fino alla VITTORIA
