Scuola calcio

Una significativa esperienza di integrazione è la Scuola di Calcio Eureka I, la cui attività ha preso il via nel 1994.

OBIETTIVI GENERALI : Sviluppo delle capacità motorie - Sviluppo delle capacità tecnico-tattiche del gioco del calcio - Socializzazione - Integrazione.

FRUITORI DELL'ATTIVITÀ' : La squadra è formata da 13 allievi, di cui cinque ragazzi con handicap ed altrettanti minori a rischio sociale, e da ragazzi normodotati .

I ragazzi disabili, seguiti in assistenza domiciliare, presentano un ritardo mentale medio lieve con difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento.; i minori a rischio, sono ragazzi che vivono in una situazione socio-economica difficile, segnalati dai Servizi Sociali della U.S.L. di zona , mentre i ragazzi cosiddetti normodotati sono amici o conoscenti di quest'ultimi, animati dalla voglia di fare calcio.
L'età del gruppo è compresa nella fascia d'età che va dai 12 ai 16 anni.

ÉQUIPE TECNICA : Attualmente l'équipe è formata da un istruttore di calcio qualificato e da due operatori con diploma di " Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari" con una lunga esperienza lavorativa nel settore. Con l'avvio del SAISH il rapporto operatori - utenti verrà adeguato agli standard assistenziali previsti dalla convenzione.

FREQUENZA E SEDE DELL'ATTIVITÀ' : La Scuola Calcio è attiva tutto l'anno,esclusi due mesi estivi, con due incontri settimanali di allenamento.
Sede degli allenamenti è il Centro Sportivo Don Calabria , sito in via Soria. E' inoltre attivo un servizio pulmino della Cooperativa per il gruppo di allievi che non è in grado o non può raggiungere autonomamente il centro sportivo.

ARTICOLAZIONE E QUANTIFICAZIONE ORARIA : Ogni incontro della scuola calcio prevede complessivamente quattro ore di attività, così suddivise : - una ora e mezza di attività in campo
- mezz'ora dedicata alla doccia e vestizione negli spogliatoi
- due ore impegnate nell'accompagnodei ragazzi al centro sportivo e una volta terminata l'attività , al proprio domicilio
Sottolineamo, sulla base della nostra esperienza,la valenza educativa della relazione operatori-utenti che prosegue anche oltre l'attività sportiva stessa, nei vari momenti vissuti nello spogliatoio e sul pulmino durante l'accompagno.Quest'ultimi luoghi di incontro ,diventano importanti occasioni di confronto, di scambio di esperienze e di rinforzo delle dinamiche di gruppo.

METODO DI INSEGNAMENTO : L'istruttore si ausilia del metodo globale o globale - analitico. La flessibilità del metodo consente di evitare l'eventuale stato d'ansia, quale reazioni a richieste vissute come grande difficoltà, con una modulazione più semplice della proposta.
Strutturare programmi individualizzati permette di abbassare il tasso di probabilità di errore dell'allievo e dunque la sua frustrazione, il suo senso di inadeguatezza, la sua stanchezza : la riduzione di comportamenti problematici e aggressivi ne è, spesso, la naturale conseguenza.

PREREQUISITI GENERALI DI VALUTAZIONE : Abilità Grosso - Motorie e Abilità Fine - Motorie.
La valutazione dei livelli di competenze di tali abilità consente di definire gli obiettivi a breve e medio termine nello sviluppo motorio.

SVILUPPO DELLE CAPACITA' TECNICHE INDIVIDUALI :

L'addestramento tecnico è caratterizzato inoltre, da numerosi esercizi che simulano i veri momenti di una partita di calcio comprensivi di schema di gioco.

ASPETTI METODOLOGICI DEL LAVORO : Nell'ambito del presente lavoro di attività sportiva, è opportuna rilevare che l'alleanza educativa è particolarmente significativa nella relazione istruttore-allievo.
Requisito fondamentale è la capacità dell'adulto di offrire sicurezza e fiducia al ragazzo. Il successo o l'insuccesso di un " progetto educativo" dipenderà in grandissima parte dal rapporto di stima, di fiducia, di comprensione e di piacere reciproco nel lavorare insieme che si instaura tra l'istruttore e l'allievo.
Lo sport può risultare un canale attraverso il quale l'aggressività viene espressa e depurata dai suoi contenuti distruttivi. L'aggressività a livello psicologico non è qualcosa di negativo in sè : a differenza dell'aggressività distruttiva, che possiamo definire violenza, l'aggressività di tipo assertivo è indispensabile nella costruzione e mantenimento del senso di identità.
Infatti, chi agisce non per sopraffare l'altro ma per affermare se stesso nell'accettazione di regole e limiti prestabiliti e nel rispetto del rapporto, come dovrebbe avvenire nella pratica sportiva, esprime una aggressività costruttiva e funzionale al processo di differenziazione individuale nell'integrazione.
Sappiamo, inoltre, quanto sia importante per il pre-adolescente e l'adolescente acquisire e consolidare uno stabile senso dell'identità, la quale si trova sempre collegata allo strutturarsi dell'immagine del corpo, funzione quest'ultima integrativa dell'Io. L'attività sportiva si pone con efficacia nell'aiutare il giovane ad acquisire una coscienza più stabile della propria immagine corporea e, di conseguenza, del senso proprio dell'identità personale, condizione questa, indispensabile all'equilibrio psichico.
Premesso infine che, la punizione di solito non raggiunge gli scopi prefissati producendo spesso, nel medio periodo, molti effetti indesiderati, l'alternativa diventa il rinforzare positivamente tutti quei comportamenti che non sono il comportamento problematico. Quindi, per ottenere risultati significativi e stabili, l'estinzione di un comportamento problema dovrebbe essere sempre associato al rinforzamento dei comportamenti alternativi positivi o incompatibili con il comportamento inadeguato.

OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE: E' prevista un'attività di osservazione dell'area psicomotoria per mezzo di una chek-list per l'individuazione dei prerequisiti generali.
Una scheda per l'osservazione dell'interazione di gruppo , completerà la conoscenza del soggetto e permetterà di delineare un profilo iniziale indispensabile nella definizione degli obiettivi e nella verifica degli stessi.
Sono previsti due momenti di supervisione : il primo, con scadenza mensile, tra gli operatori della scuola calcio e lo psicologo; il secondo coinvolgerà, oltre agli operatori della scuola calcio, l'insegnante, gli operatori del Servizio Sociale della U.S.L. e la famiglia, prevedendo tre incontri annuali.
L'incontro di calcio è, comunque, il momento per eccellenza di "verifica sul campo" delle abilità, delle motivazioni,dell'interazione e socializzazione che il gruppo ha maturato fino a quel momento.

TORNEI E MANIFESTAZIONI, SPORTIVE E RICREATIVE: La Scuola Calcio ha preso parte, nel 1995, ad un mini torneo di calcio "Manifestazione sport e integrazione ", promosso dalla II° Circoscrizione e dalla F.I.S.D., presso i campi sportivi dell' "Acquacetosa ". In questa occasione la scuola di calcio Eureka I ha incontrato i ragazzi delle scuole medie della II° Circ.one.
Inoltre ha preso parte, nel 1996, al torneo cittadino "Tutti campioni" del C.S.I. che ha visto impegnate varie squadre di calcio romane.
La scuola calcio è affiliata alla Federazione Sportiva Italiana Sport Disabili. La scuola calcio ha inoltre promosso una serie di attività collaterali quali gite, week-end e la partecipazione a manifestazioni culturali ed a spettacoli cinematografici.

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