"INFORMATICA:
SUPPORTO AI DISABILI"


Dott. Pierluigi Arnao
A.S.P.H.I.


Vorrei definire quali sono i punti forti dell'informatica, che possono servire come supporto per i disabili, collegandomi al discorso che faceva prima la Dott.ssa Penge. Non è detto che l'informatica possa servire a tutto; bisogna vedere quali sono i campi e le valenze, che l'informatica può offrire e vedere se fanno meglio delle cose fatte a mano. Prima di parlare di questo problema, volevo parlare un attimo dell'ASPHI. L'ASPHI è una Associazione per lo sviluppo di progetti informatici per handicappati, cioè una associazione tra aziende, senza fini di lucro, che opera sul territorio Nazionale, per l'integrazione attiva dei disabili nella società avvalendosi delle tecnologie informatiche. Il nostro compito è quello di preoccuparsi che i ragazzi disabili trovino lavoro, e sostanzialmente questa ricerca di lavoro si avvale di tecnologia informatica. Come opera l'ASPHI? Noi operiamo sostanzialmente in 3 aree: integrazione scolastica, nella riabilitazione per rendere autonomo il disabile e l'integrazione lavorativa che è la parte più interessante, più importante del nostro lavoro in quanto ci preoccupiamo sostanzialmente di trovare lavoro al disabile.Come si può immaginare è la parte più difficile del nostro lavoro, della nostra attività. Chi sono i nostri finanziatori? Abbiamo qui una lista di soci dell'Asphi che finanziano la nostra asssociazione. Detto questo sull'Asphi, parliamo ora del tema di questo Seminario, che dovrebbe essere quello di chiarire dal nostro punto di vista, i punti forti dell'informatica, che possono servire come supporto per i disabili. Vorrei però prima presentare come noi abbiamo capito il problema dei disabili, pensando che noi ci occupiamo di disabili per un loro inserimento produttivo nel mondo del lavoro. Sono cose abbastanza serie, alle quali non basta solo la competenza tecnica, ma ci vuole anche esperienza pratica delle capacità relazionali, capacità di lavorare in gruppo e tanto tempo. Noi quindi lavoriamo esclusivamente per dare competenza tecnica e di supporto. Altri campi che qui ho voluto esemplificare visti da un punto di vista diversi, cioè quali sono le abilità e i luoghi in cui queste abilità vengono trasferite. E qui ci accorgiamo che sostanzialmente è vero che l'assistenza tecnica viene data dalla scuola ma col tempo diminuisce a favore dell'azienda, chi entra in una azienda, acquisisce competenza tecnica più che in una scuola. Questo quadro serve sostanzialmente a dire una cosa, il peso proponderante della scuola , è presente più o meno in tutte le varie abilità, per cui il nostro lavoro si uantificaquantifica inq1qqqq quantifica nel definire dei supporti che non servono solo a migliorare la competenza tecnica, ma anche a tutte le altre abilità che noi pensiamo siano fondamentali per un inserimento produttivo del disabile nel lavoro. Chi sono i disabili? Per l'80% sono disabili psichici, pochi sono i disabili fisici raffrontati al totale. A livello di scuola dell'obbligo ci si aspetta che il 3% degli alunni siano disabili, al punto che si pesa di distribuire gli insegnanti di sostegno non più laddove ve ne sia una richiesta, ma a pioggia su tutte le scuole, in ragione a questa stima del 3%. Una cosa importante che spesso non è evidenziata, perchè non certificata ma che ha un'importanza enorme, è la disabilità lieve. Queste sono totalmente recuperabili se vengono prese in tempo, ma sono perduti irrimediabilmente se non vengono evidenziati e curati; inoltre sono il doppio dei disabili più evidenti. Dice il Prof. Levi: "Per ogni bambino disabile che c'è nella scuola, ce ne sono altri due che sono disabili nascosti, che verranno evidenziati magari successivamente, quando ormai magari il tempo del loro recupero è irrimediabilmente perso". Quindi vorrei dire due cose sostanziali: 1) preponderanza dei disabili psichici, 2) l'importanza di questi disabili non conclamati che invece sono importanti dal punto di vista del recupero che invece si può fare. Quali sono i punti forti dell'informatica per il disabile e per il bambino? Lavorare con un calcolatore sviluppa la mentalità orientata alla risoluzione di un problema. Concentra l'attenzione sulla costruzione delle strutture mentali; se si pensa ad uno dei giochi che viene utilizzato dagli operatori del settore, che ha l'obbiettivo di spostare delle casse che posssono essere solo spinte, il bambino deve attuare una strategia mentale per poter sistemare le casse nel giusto posto. Altro fatto fondamentale che l'informatica consente, è il riscontro immediato del risultato dell'attività: io sbaglio, sono punito, o sono premiato immediatamente. La macchina ha inoltre una pazienza infinita nella ripetizionee dell'esercizio e poi consente la correzione degli errori senza la presenza della persona esterna che punisce e premia il bambino. Per l'operatore, è molto importante poter usare un elaboratore, in quanto permette di individuare e valorizzare le potenzialità di apprendimento; il ragazzo segue uno schema logico, nel momento in cui opera, e questo è ben visualizzato dal computer; inoltre consente di presentare i concetti con vari mezzi rappresentativi, e qui chiaramente e un mezzo multimediale perchè consente di lavorare su più canali di comunicazione. Detto questo in linea teorica, vorre chiarire ora quali sono le aree di intervento in cui può operare l'informatica.
Definiamo immediatamente che l'informatica opera sulle abilità di lettura, scrittura, aritmetica. Oggi come oggi l'informatica si limita alla scuola dell'obbligo ed è di supporto su due tipi di piano: protesico e didattico. Protesico nel campo di tutte le disabilità fisiche; è un qualcosa in cui il calcolatore viene usato per supplire a delle disabilità che il bambino ha, cioè è di supporto ad un canale di comunicazione che è in quel caso impedito con un altro canale di comunicazione. La macchina in quel caso è considerata una protesi, una stampella che deve esere sempre presente nel momento in cui il bambino lavora. Una volta eliminata questa situazione, il bambino seguirà tutte le procedure di un normodotato. Se ad un bambino non vedente riesco a fargli leggere un libro attraverso la macchina, da quel momento in poi è un normodotato. Diverso invece è se si parla di un uso didattico del laboratorio, che tra l'altro è la parte più interessante dell'utilizzo dell'informatica. Vediamo quali sono gli strumenti che si possono utilizzare. Per un non vedente per es. è possibile con il tatto, leggere un libro; oppure vi sono sintetizzatori di voce, in questo caso la mancanza del canale visivo viene sostituita dal canale uditivo. Per gli ipovedenti, che sono i casi tra i più frequenti, il canale visivo è ancora utilizzabile, però non riescono a vedere caratteri piccoli, e quindi il calcolatore serve per ingrandire quello che viene visto normalmente. Per i non udenti invece, al contrario viene sostituito con quello visivo; il programma in questo caso non è protesico ma didattico in quanto consente al non utente di sperimentare l'emissione sonora. Questo è il menù che il programma prevede, la consapevolezza, l'esperienza. Loro sanno che il non udente non è muto, potrebbe parlare ma non ha il controllo dell'orecchio sul suono, non riesce a parlare. In questo caso il calcolatore non fa altro che simulare il controllo del suono emesso, tramite la visione del fonogramma dell'emissione della voce. Loro vedono sopra il diagramma teorico e sotto il diagramma del suono emesso dal non udente. In questo modo si abitua il ragazzo che non può sentire quello che dice, a vedere e a controllare tramite lo schermo il suono che lui emette; tramite questo ad aiutarsi a parlare. Una delle cose più importanti di questo software, è il modo in cui viene premiato e motivato il bambino, di cui i video giochi hanno molto da insegnare.

Per quanto riguarda i disabili motori, abbiamo tutta una serie di ausili particolari: tastiere speciali per evitare la battitura di più tasti contemporaneamente, tastiere espanse, emulatori di tastiera che tramite puntatori aiutano nella battitura. Vi sono poi dispositivi che funzionano tramite il movimento oculare, il mouse si muove con il movimento dell'occhio spiato dalla telecamera sopra il video. Questi sono tutti dispsitivi hardware. Il campo più interessante, come dicevamo prima, è il campo didattico di cui ho voluto dare qualche esempio. I software più utilizzati sono:
Il gioco della rana: Programma che serve a sviluppare le capacità di lettura ed è rivolto a bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni.
Corsa a ostacoli: Programma didattico per sviluppare le capacità di lettura e potenziare le conoscenze della struttura ortografica della parola. Il programma inoltre favorisce l'attivazione di strategie di riconoscimento e identificazione delle parole come unità. Il labirinto: Aiuta il bambino a sviluppare la capacità di riconoscere il valore dei connettivi logici come mezzo per assicurare la coesione del testo e a tener conto degli stessi nella costruzione del significato.
Un 'ultima connotazione secondo la nostra esperienza, che sono le condizioni ottimali per lo sviluppo del supporto informatico, e lo sviluppo informatico. Prima di tutto quello che secondo noi serve, è definire quale percorso educativo si intende attuare; non esiste un software avulso dalla cura, dalla terapia, dall'attività che si vuole svolgere. Bisogna prima avere molto bene chiaro qual'è lo schema che si vuole seguire; dopodichè si possono identificare quelle fasi del percorso o l'intervento di informatica che è migliorativo, ha qualche vantaggio. Poi in ciascuna fase identificata, cercare il software più appropriato. Questa fase serve soprattutto per sviluppare il software secondo le specificità richieste.


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