
Il 12,13,14, settembre 1997 si è svolto a Venezia un meeting internazionale dal nome :UN MONDO...MOLTI MONDI, per un' Europa di Comunità libere e solidali, contro razzismo, nazionalismo, secessione promosso da radio Sherwood, Melting-centri sociali del nord est, Corto Circuito, Villaggio Globale, La Strada, Associazione Ya Basta (Roma ).DALLA LEGA AL WELFARE STATE, DAL CHIAPAS AL WELFARE STATE, DAL GOVERNO AL WELFARE STATE, DALL' EUROPA AL WELFARE STATE, DALL' ESTREMA SINISTRA AL WELFARE STATE, WELFARE STATE, WELFARE STATE,...
Il convegno di Venezia ha rappresentato una particolare occasione di confronto che ha portato alcuni centri sociali, radio ed associazioni di base a dialogare tenacemente con i partiti della sinistra di riferimento (PRC e VERDI ) .
La questione Lega Nord e le sue molteplici contraddizioni hanno rappresentato il punto di partenza di una discussione che ha avuto il merito di approfondire attraverso un intelligente approccio le complicazioni ed il malessere del movimento seccesionista.
Ma il convegno di Venezia ha rappresentato, anche, i i limiti di un confronto che alla fine si è trasformato inesorabilmente in una lezione virtuosa ed univoca sull' argomento che oggi in maniera particolare tiene ipnotizzati tutti : lo stato sociale.
Un argomento che provoca, visto la ormai entrata dell' Italia nell' Europa di Maastricht, una pesante sensazione di "rassegnazione", quasi l' ultimo baluardo per difendere i diritti degli esclusi, l' unica possibilità rimasta per ridurre i danni di uno scenario prossimo che vede il conflitto economico e competitivo scatenarsi tra le due superpotenze mondiali: Europa ed America.
Un argomento che ha convinto ed influenzato una parte della sinistra radicale a costruire un rapporto diretto , su una questione specifica, con i partiti della sinistra di riferimento.
Una fetta significativa della sinistra radicale che ha deciso di uscire momentaneamente dal ghetto della propria rappresentatività per proporsi nell' ambito della politica che decide.
Una scelta dovuta - come del resto questi compagni affermano - alla mancanza cronica di visibilità e decisionalità di un movimento radicale cresciuto storicamente al di fuori di qualsiasi schema istituzionale e di potere.DUBBI ED INCERTEZZE DI UNA SCELTA "PROVVISORIA" La mancanza di visibilità e di decisionalità sono i motivi che ci portano a considerarci innocui, deboli, inesistenti rispetto ai potenti dispositivi della comunicazione di massa oppure sono questi maledetti strumenti che ci influenzano e ci fanno credere che siamo sempre più pochi, i soliti autonomi, i sognatori delle rivoluzioni inutili ?Se è vero che ci dobbiamo prendere tutte le responsabilità per i nostri fallimenti e le nostre incapacità di proposta è altrettanto vero che abbiamo di fronte un sistema di potere molto più forte e complesso.
Un sistema molto più incisivo del passato che utilizza la cultura di massa come strumento eccellente per l'omologazione e la normalizzazione degli individui.La visibilità per MANIFESTARSI non ha bisogno dello spettacolo della società competitiva. la visibilità per realizzarsi ha bisogno di impegno, e creatività nel ricercare, sperimentare,scavare, modi, forme, linguaggi, immaginari, contenuti che ci permettono di contrastare quella società dello spettacolo che ci opprime perchè l' omologazione culturale è distruttiva per gli individui così come la fame e la guerra.
Così come la forma è anche contenuto,
La visibilità è anche decisionalità.
E' decisionalità quando riusciamo ad essere un/in movimento; quando i lavoratori del sindacalismo di base occupano con un gesto esemplare la stanza dello spregiudicato Bassanini; quando rispondiamo alle richieste di solidarietà e di sostegno del popolo del Chiapas; quando riusciamo a strappare i finanziamenti pubblici per proporre iniziative di comunicazione autogestita; quando riusciamo a creare e diffondere scenari possibili di un agire politico e comunicativo realmente autonomi.I dubbi non sussistono, quindi, nell' ipotesi di costruire un percorso politico e soprattutto dialettico tra le sinistre - più o meno - compatibili, ma nascono quando talI ipotesi producono l' appiattimento di quelle risorse che hanno caratterizzato storicamente i movimenti radicali edi rottura:
rifiuto della delega, autorganizzazione, autogestione.Le incertezze si fanno strada quando le stesse ipotesi determinano il deperimento dei linguaggi innovativi indispensabili alla creazione di quelL'immaginario collettivo che è stato storicamente la potenza dell' agire politico radicale.
STRATEGIE COMUNICATIVE DEBOLI ED OMOLOGANTI
Se pensiamo di attirare l' attenzione dei giornali proponendo una discussione strutturata alla Maurizio Costanzo Show dove il confronto è iperpilotato - nonostante l' intelligenza e la bravura dei compagni di Padova - e gli interventi senza punti di fuga ne' smaliature significache si è scelto di agire ed operare con gli stessi strumenti televisivi. Ecco il confronto diventava , anche ,una lezione virtuosa forse perchè influenzato e contaminato da forme emodi viziati, in generale ipertelevisivi .
E di quella televisione che ci ossessiona, ci deprime, ci ubriaca.
Se pensiamo di coinvolgere deliberatamente le coscienze di migliaia di giovani attraverso ilfeticcio stesso della merce significa che forse abbiamo recepito male il messaggio di Marcos e del popolo del Chiapas oppure probabilmente stiamo sperimentando strategie comunicative deboli e omologanti.
E' per questo motivo che è stato inopportuno ed ingenuo non solo far suonare esclusivamente gruppi major (ok servono i soldi!), ma usare l' immagine di Marcos-zapatista-simbolo di una lotta di un popolo oppresso - per la promozione del concerto dei Litfiba -gruppo musicale immerso nel mondo dello spettacolo e disposto a qualsiasi bestialità pur divendere centinaia di migliaia di dischi.
Sembra ormai che per organizzare gli incontri e finanziare strumenti straordinari come le radio libere si è costretti a invitare i gruppi che richiamano le masse, le folle, i numeri. Quegli stessi gruppi che nati all' interno dei centri sociali hanno perso l' originalità e la potenza degli inizi e il nuovo look che presentano non è altro che l'adeguamento ai canoni musicali di mercato.
due piatti e un basso stonato possono essere comunicativi ed evocativi di un immaginario collettivo più di quanto non lo siano l' inserimento di qualche musicista professionista:.
E' attenzione non confondiamo la qualità con la professionalità !
La professionalità per definizione è uno strumento di misura imposto dalla società capitalistica.
La qualità che, invece, non pregiudica il senso del messaggio, anzi lo amplifica, è un'attitudine verso la quale un movimento radicale dovrebbe tendere proprio come possibilità ulteriore per incrementare la propria visibilità.SCENARI POSSIBILI DI UN AGIRE POLITICO E COMUNICATIVO REALMENTE AUTONOMI
E POI...
Meglio Prodi che Berlusconi; meglio Rutelli che Fini o Borghini; questa finanziaria è la meno peggio; meglio il PDS che Alleanza Nazionale; meglio Bertinotti che niente.
E POI...
E poi continuiamo ad essere immersi e contaminati da battaglie che ci vengono introiettate,indotte, che sembrano quasi incomprensibili.
E LORO...
E loro sono così scaltri a simulare, a creare false crisi politiche, a scatenare ansia diffusa,per riuscire alla fine a tenere passivi, con il nuovo show televisivo dell' anno, milioni di persone.
Siamo più attratti dalla mediocrità della società odierna che non dalla convinzione a costruire relazioni sociali reali, non inquinate, non mediate dal denaro, dall' opportunismo,dalle gerarchie di potere.
Non voglio condividere l' incubo dell' Europa, dell' inevitabile competitività, del sacrificio, del giustizialismo, dei sensi di colpa, della falsa coscienza, della frenetica rincorsa.Non credo , in nessun modo, di detenere una ricetta, una chiave certa o la verità assoluta. Non penso che gli avversari sono sempre cattivi, scaltri, onnipresenti e noi invece sapienti e straordinari.
Ma è pure vero che molti di noi hanno fatto una scelta precisa:
continuare ad immaginare un nuovo mondo.. un mondo dove tutti gli esseri siano realmente liberi.