Sociologia Occupata: Cosa ne pensa la stampa.



SOCIOLOGIA
LIBERATUTTI



Dal Corriere della Sera
martedi 16 dicembre 1997



Collegamenti in internet con atenei italiani ed europei
A Sociologia e' l'ora dei Cyber-oKKupanti



Nel '68 e nel '77 la protesta degli universitari comunicava col ciclostile. Con la pantera nel '90 e' diventato strategico l' utilizzo del fax. Ora la protesta naviga in internet e a gestirla c'e' una nuova generazione di cyber-occupanti. Ad aprire il nuovo scenario,forse non e' un caso,sono stati gli studenti di sociologia e scienze della comunicazione che da alcuni giorni occupano i locali della presidenza.

Disattivate le linee telefoniche sono rimaste attivi quattro computer, di cui tre collegati ad internet e i ragazzi del collettivohanno deciso di utilizzarli. E' stato aperto un sito (http://presid4.soc.uniroma1.it) nel quale si incontrano qli occupanti delle facolta in lotta, che in italia non mancano mai e atenei di mezzo mondo. Sono in corso contatti con siti di scuole occupate di Roma, Napoli e Torino, con le universita' di Trento, Torino, Siena, Palermo e Napoli. I ragazzi di Sociologia hanno parlato con i colleghi Francesi e sopratutto tedeschi, piu presenti in rete.

I cyber-occupanti hanno anche aperto delle chat-line, per comunicazioni dirette, che funzionano 24 0re su 24.

"Ieri sera abbiamo parlato con gli studenti medi di Milano- spiega Alessandro uno dei tecnici- stiamo facendo il possibile per fare entrare in rete il pił alto numero di strutture studentesche. Nei collegamentiscambiano i comunicati, proposte e idee di collaborazione. Torino e Palermo hanno lanciato una mobilitazione, con assemblea nazionale a Roma, per il 20 e 21 dicembre".

E' la prima occupazione di un elaboratore da parte di un movimento studentesco- spiega Pulica- in questa facolta' e' negato gran parte degli studenti l'accesso alla rete Internet, noi chiediamo di aprirla a tutti".

Ieri due studenti vestiti da babbo natale hanno girato con altri occupanti tra le aule dove si tenevano lezioni, distribuendo fotocopie del testo della riforma Berglinguer. "Questa occupazione e' nata per protestare contro la mancanza di spazi e l'annullamento dell'appello di marzo-ha spiegato Luigi- ma nell'assemblea di venerdi' scorso la protesta ha subito un'evoluzione, indirizzandosi contro la creazione delle scuole di specializzazione che finiranno per formare laureati superspecializzati e laureati di serie B".

"L'occupazione incisiva - spiega il preside di Sociologia, Gianni Statera - determina un'infinita' di problemi che alla lunga si riverbereranno negativamente sugli studenti. Per esempio, con gli uffici occupati, c'e' il rischio che non si faccia in tempo a bandire le borse di studio. Gli occupanti ci hanno chiesto un appello in piu'. Se lo vogliono, nessun problema. Ma se la riforma dell'universita' non piace, non siamo noi gli interlocutori. Sono d'accordo con gli studenti quando protestano per la mancanza di spazi. Dopo le feste ci rivolgeremo al ministro Berlinguer".

Giulio Benedetti.


______makKinokKupata______

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