Sicurezza alimentare nelle mani delle donne
Questo giorno e' stato proposto e gestito in maniera autonoma dalle donne del coordinamento nato dalla conferenza di Pechino.
Sono intervenute :
Punti emersi:
- Critica femminista alla globalizzazione della produzione alimentare e del commercio
- Critica femminista all'industrializzazione del cibo e alle economie Malthusiane
- Alternativa femminista alla produzione di cibo
- Cibo come cultura
Rifiuto da parte delle donne del controllo sulla propria vita da parte di governi e agenti internazionali, potentati economici multinazionali.
La globalizzazione della produzione e del libero mercato del cibo sono un effetto diretto del colonialismo e quindi sono un fatto politico e non esclusivamente economico, ammesso che si possa fare distinzione
Il problema dell'alimentazione non appartiene solo al sud del mondo, Maria Mies insiste molto sulla necessita' di connettere i fenomeni dell'iperconsumo e dello spreco nel nord,con quelli della malnutrizione e della scarsita' di cibo nel sud, come effetti di una unica politica, quella delle multinazionali rette dalla legge del profitto e della concorrenza, sfuggendo ad ogni forma di controllo.
Per cui gli scenari apparentemente opposti della situazione alimentare del nord e del sud del mondo sono 2 facce della stessa medaglia.
SUD: e' appariscente il problema quantitativo del cibo in termini di scarsita', aggravata da politiche imposte dell'Occidente che costringono alle monoculture, obbligando le popolazioni rurali all'abbandono dei loro naturali e culturali sistemi tradizionali di coltivazione e alimentazione, determinando cosi' la distinzione delle biodiversita', dell'ambiente naturale, e delle culture originarie.
Queste politiche sono mirate all'asservimento economico delle popolazioni rurali, cosa che viene fatta in maniera evidente con la manipolazione genetica di sementi, sottoposte a copyright e non riproducibili in maniera autonoma e con metodi naturali.
NORD: non e' piu' in grado di essere autosufficiente sul piano produttivo alimentare e si caratterizza esclusivamente come consumatore oltre che come sfruttatore; il consumatore non e' garantito dal punto di vista dell'informazione: sapere cosa si mangia, da dove proviene e con quali
metodi e' prodotto, e' un fondamentale diritto umano che le donne rivendicano.
Il cibo oltre ad essere un aspetto sociale e culturale e' qualita'.
Quindi sicurezza alimentare e distribuzione equa del cibo, le donne chiedono l'accesso alla terra, all'acqua, alle risorse, alle tecnologie.
Vandana Shiva - India - Ne il governo ne gli agenti internazionali devono controllare la nostra vita, crisi internazionale circa il cibo, la sicurezza del cibo e' al collasso, la produzione e' politica, non e' per l'alimentazione. Ruanda e Zaire sono il risultato dell'insicurezza alimentare, a causa del taglio delle spese sociali. Il 50% del prezzo del caffe' e' sceso. I paesi che producono cibo non hanno la sicurezza alimentare. La produzione e' collassata. La sicurezza alimentare e' per noi quella attuabile nel mondo con la pace. I governi hanno un ruolo nella produzione di cibo. L'80% delle donne africane lavorano per la produzione di cibo. Influenza del settore privato nella produzione di cibo, da parte delle donne.Globalizzazione e libero commercio del cibo sono un effetto diretto del colonialismo. La East Indian Company , dal 1957 hanno avuto la facolta' di investire nel paese, piu' degli indiani. Da pochi anni le donne si sono organizzate. Il riso prodotto era per l'esportazione, non restava nulla per il paese, poi le donne hanno comiinciato a lottare anche per questo.
La rivoluzione Verde
I mercati nazionali avevano formato una rete locale con questa cosiddetta rivoluzione verde, cio' e' stato distrutto. La Banca Mondiale ha stabilito parametri impostando la trasformazione dell'agricoltura indiana. Le multinazionali controllano la chimica, i semi, la manipolazione genetica, e organizzano un libero commercio tra loro, e senza tener conto dei reali bisogni della popolazione.
In Russia come risultato della transizione del libero mercato c'e' stato un declino del 40% della produzione di cibo.
I contadini non possono piu' sopravvivere producendo solo cibo, quindi producono fiori, od altro.
E' necessario quindi ridurre il sistema finanziario adeguandolo ai bosogni dei contadini.
Soya geneticamente manipolata:
Le multinazionali hanno i diritti di proprieta' sui semi, e il copyright. In Usa un contadino e' stato arrestato per aver utilizzato un seme senza averlo comperato, sul quale c'era il copyright!!!!
Non si puo' piu' pensare per se stessi,, ma essere fisicamente e mentalmente orientati alla produzione economica attraverso le multinazionali. Greiss: ditta americana che ha venduto gas durante la guerra mondiale ed ora vendono un prodotto di una pianta "nimna", che le donne indiane usano contro la peste.
"Abbiamo bisogna di liberta' di vivere, senza di questa non puo' esserci sicurezza alimentare, la proprieta' e' un furto e contro la rovina continueremo a lottare ancora e ancora.
Maria Mies - Germania - "Diritti per l'emancipazione delle donne,, in realta' non ci sono, non e' importante il diritto, ma il desiderio.
In questo summiti ci si e' solo concentrati sul fatto che il cibo sia un problema del Sud, ma in realta' e' un problema anche del nord, non c'e' sicurezza alimentare nel Sud, e neanche nel nord, perche' noi siamo solo consumatori. La Germania non considera di essere un aterra, pensa di essere un potenza di tipo economico. La germania dipende sempre di piu' dall'importazione degli alimenti, percio' sono spariti anche i contadini, e in questo modo non puo' esserci sicurezza alimentare. Il cibo non e' solo calorie, e' anche qualita' I supermercati sono pieni di di cibo che arriva da ogni parte del mondo, come e' possibile che costi sempre di piu'? Perche' e' manipolato e gestito a livello multinazionale, attraverso lo sfruttamento dei produttori dei paesi di origine. Il 40% della soya importata dagli USA, i quali non dichiarano nulla circa la sua produzione. Le donne sono e dovono essere capaci di decidere cosa e che tipo di cibo consumare; saper cosa si mangia e' un diritto umano; non si chiede al cibo che si consuma dove e in che condizioni e' stato prodotto, basta che sia economico. Ma comprare il cibo e' sempre piu' caro, ma e' obbligatorio perche non si sa piu' come mangiare se non lo si compra. E' quasi impossibile dire quale cibo sia sicuro in questa mondializzazione, sappiamo forse cosa fare, ma non possiamo piu' credere negli scienziati che sono stati comprati dalle multinazionali. E' necessario che prendiamo coscienza come consumatori. In Germania c'e' una rete di consumatori che n on compra alcuni prodotti e ne boicotta altri, provenienti non si sa da dove e manipolati geneticamente (anche in Italia); bisogna cercare i piccoli agricoltori biologici e comprare direttamente da quelli.
Maria Rosa Dalla Costa - Italia - Il problema principale concernente il cibo e' la privatizzazione, che caratterizza ora l'economia globale; stratificazione continua dei contadini uomini e donne, e' la base del capitalismo.
Il neoliberismo caratterizzante l'economia non e' spontaneo, e' una precisa strategia politica. La tecnologia capitalistica non e' di certo la soluzione per la vita contadina e neanche per lo sviluppo. In Usa c'e' molta gente che vive per strada e i provvedimenti non consistono nel dar loro mezzi naturali di vita, come la terra, ma solo cose effimere e fittizie, quando ci sono. Ma in Usa la gente, proprio perche' e' esasperata dalle attuali condizioni di vita, continua a sperimentare altri sistemi di vita.
Per la prima volta i nativi d'America e i contadini si sono uniti per la battaglia sulla terra, contro lo societa' multinazionali minerarie dell'uranio; unificare differenti settori su lotte comuni, per evidenziare la diversita' nell'unita'.
WOMEN'S DAY ON FOOD
ONG Forum on Food Security
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