La prima considerazione, riguarda il fatto che non tutti i componenti del gruppo ascoltano
abitualmente la radio, per disabitudine, e perché la radio non si sente in molte parti della
città, questo secondo aspetto, riflette anche i limiti di molti dei problemi attuali della
radio.Per quanto riguarda il documento, lo ritengono generico e in alcune parti
contraddittorio, in special modo, in quella parte dove viene affrontato il fallimento(?) della
redazione attuale, che da un lato si definisce dimissionaria, e dall'altra si autoincarica di
"governare" la trasformazione per una R.O.R. del futuro.
E' invece interessante l'aspetto che riguarda le "aperture" che la radio intende operare nei
confronti delle diverse strutture, anche perché fino ad ora, la redazione è apparsa
"politicamente" abbastanza chiusa e indirizzata in modo univoco, su questo ,la proposta che
gli AK47 vogliono fare, è quella di svolgere un referendum di gradimento tra tutte/i le
compagne/i della redazione, e fra tutte le singole trasmissioni sul palinsesto della radio, che
prevede una serie di trasmissioni "ascoltabili", ed altre che costringono l'ascoltatore/trice a
cambiare la frequenza.
E' buona l'impostazione di favorire l'autoproduzione dentro i centri sociali e tra i gruppi
musicali, anche perché dal punto di vista della radio, va ricordata la felicissima esperienza di
"rumori molesti", che oltre a far confluire un numero altissimo di persone alla radio, permise
un passaggio importante nell'unire l'aspetto politico a quello culturale. Oggi bisognerebbe
supportare questo aspetto con l'organizzazione di trasmissioni radiofoniche dedicate
all'uscita di nuovi lp. Cd. Etc.
Tra l'altro, attraverso questo passaggio, adeguatamente dibattuto, si potrebbe poi affrontare
il nodo spinoso del finanziamento della radio, su questo non esistono da parte degli AK47
nessun tipo di pregiudiziali sul fare "pubblicità" di movimento, pubblicizzando locali
alternativi, librerie o altro, perché questo dal loro modo di vedere, potenzierebbe
strutturalmente la radio, e la renderebbe tecnicamente adeguata al confronto con altre radio.
Ancora di più, questo permetterebbe la possibilità di fornire un reddito ad alcune
compagne/i, che consentirebbe un approccio non piu' volontaristico alla gestione-
partecipazione della radio.
Una critica al linguaggio di R.O.R: bisognerebbe essere piu' professionali e meno
superficiali, perché molto spesso questa radio è inascoltabile.