I Prima di tutto vorremmo fare un apprezzamento ai
compagni e alle compagne della redazione per il fatto, non di poco conto, che Radio Onda
Rossa a tutt' oggi ancora continua ad esistere; non di meno apprezziamo questa apertura di
dibattito sul terreno della comunicazione rivolta alle diverse "situazioni" presenti sul territorio.
La Radio nacque e si caratterizzo' in anni passati come strumento di amplificazione di lotte e
di cultura antagoniste. Riteniamo che oggi a fronte della "domanda" di un bacino potenziale
d' utenza maggiore rispetto a dieci anni fa' (cio' generato dalla progressiva omologazione nei
contenuti e nei linguaggi di altre esperienze radiofoniche) la Radio potrebbe acquistare
ancora una funzione molto importante.
Come fare radio oggi? La soluzione del quesito si dispone nel lungo periodo e necessita di
scelte strategiche di natura politica e non ideologica. In prospettiva il tipo di scelta adottata
costituira' il presupposto della continuita' dell' esistenza di ROR e in particolare del
soddisfacimento delle sue esigenze organizzative e finanziarie.
Secondo noi in futuro non si dovrebbe guardar tanto a come poter riguadagnare gli handicap
di natura tecnico-organizzativa e finanziaria rispetto ad altre radio bensi' bisognerebbe
sciogliere il nodo non teorico ma pratico di come operare una scelta di campo, di
collocazione politica, in tendenza si presentano due opzioni: essere una radio politica
presente e propositiva rispetto al dibattito, alle insorgenze sociali e all' intervento politico
ricostruendo in questo modo un' identita' collettiva di classe oppure al contrario essere radio
di "movimento" (termine questo attualmente troppo generico e vuoto), usata in maniera
indistinta e con formule autogestionarie (tenendo presenti le attuali diversita' di posizioni.....).
Per noi questa seconda ipotesi non porterebbe a risolvere alcun problema per motivi di
ordine soggettivo ed oggettivo, nonche' non stimolerebbe un impegno comune concreto.
"L' eterogeneita' dell' indistinto" e' quella rappresentazione di posizioni diverse e livelli di
approssimazione che contraddistingue attualmente la Radio. Questo perche' si rimane
ancora troppo legati all' aspetto di ordinaria sopravvivenza. In questo periodo la Radio si e' a
volte caratterizzata dalla troppa ricettivita' e poca propositivita' in una fase contraddistinta
dalla necessita' di chiarificare i rapporti fra le strutture di lavoro dei compagni, di riuscire ad
elaborare piattaforme politico-sociali, di dare priorita' e valorizzare alcune tematiche, al fine
di approntare battaglie comuni.
La ricostruzione di un' identitą politica di appartenenza per la Radio non puo' basarsi
certamente sul volontarismo dei compagni e delle compagne della redazione, ne' d'altra
parte un "contributo partecipativo" nella gestione della Radio non puo' dipende dalla buona
volonta' dei compagni e delle compagne delle strutture bensi' dalla possibilita' futura di
arrivare a definire ed articolare un livello di intervento nella cittą' collettivamente.
Non esiste per noi la possibilita' di far vivere una radio con le caratteristiche che abbiamo
sopra enunciato senza il presupposto dell' esistenza di un' organizzazione politico-sociale.
D' altra parte non si possono sciogliere alcuni dilemmi in questa fase nella quale non si
esprimono i settori di massa ma solamente gruppi di compagni/e. Il "movimento" non e' tale
e vede peraltro al suo interno la presenza di posizioni di natura socialdemocratica .....
Da questo punto di vista rappresentare e dar voce all' "eterogeneita' diffusa" puo' essere
pericoloso e la "questione del pluralismo" non e' per noi al momento un problema
fondamentale.
E ancora..... mettere i paletti per edificare uno steccato antistituzionale non costituisce al
momento un problema reale considerato che in generale nessuno vuol candidarsi alle
elezioni.
Costruire un' emittente comunista: solo da qui si puo' partire individuando una matrice
comune (che comunque salvaguardi la concessione di spazi per tutti), ricostituendo quell'
identita' politica che sappia dialettizzarsi con l' "interno" e l' "esterno"; che abbia la capacita'
di individuare le priorita' nei settori dell' intervento e nella ricerca di rapporti politico sociali.
Successivamente si potranno esprimere nella conduzione radiofonica problematiche comuni
ed assumersi collettivamente impegni concreti (organizzativi, finanziari, ecc.)
ROR dovrebbe divenire una radio organizzata, efficiente e militante all' interno di un progetto
strategico di largo respiro. In questo percorso di trasformazione discorsi generali e spunti
pratici dovrebbero essere ricercati tra i/le compagni/e che lavorano sul terreno della
comunicazione. Nell' immediato potrebbe costituire ipotesi valida di lavoro per la Radio la
possibilita' di dar voce alle tre diverse opzioni presenti nella cittą' di Roma ......
Altro tipo di osservazione : la redazione dovrebbe veder presente al suo interno una
maggiore componente giovanile a fronte di una situazione generale profondamente
cambiata e alle diverse forme di approccio delle nuove generazioni alla socializzazione sia
sul terreno politico che in campo culturale.
Altro suggerimento: sarebbe utile trasmissioni sulla dottrina marxista.
Per quanto riguarda la nostra disponibilita' per un approfondimento dei rapporti e per curare
trasmissioni non esiste alcun problema.
PUBBLICITA' - FINANZIAMENTO - INDIPENDENZA
Bisognerebbe garantire il finanziamento di ROR in forme diverse: aprire a forme di pubblicita' mirata, far pagare alle strutture gli spot trasmessi, con la distribuzione di gadgets e oggettistica varia.