Auguri di amore e pace alle mie sorelle,
E'un piacere potervi mandare i saluti in questo giorno e, anche se
non posso essere con voi fisicamente, vi prego di sapere che la mia
mente, il mio cuore e il mio spirito sono lì con voi.
Mi sento confortata di sapere che state celebrando questa giornata,
insieme a tante altre donne nel mondo.
È importante che noi come donne iniziamo a combattere su base
mondiale e che facciamo sì che la nostra lotta per la
liberazione diventi internazionale.
Alla luce del fatto che che la situazione nel mondo diventa
più critica, la situazione delle donne diventa allarmante.
Le donne hanno storicamente sofferto l'oppressione e lo sfruttamento
economico, ma ora stiamo soffrendo anche per l'aumento della
violenza, gli abusi sessuali, la povertà e la
marginalizzazione.
Secondo le Nazioni Unite, su un miliardo e 300 milioni di persone
estremamente povere su questo pianeta, circa il 70% sono donne.
Sotto l'imperialismo le tradizionali poche tutele, che in qualche
modo aiutavano le donne a proteggersi contro le più eclatanti
forme di violenza, sono state distrutti.
Sempre più donne nel mondo sono considerate come oggetti
sessuali e sono state vittime di abusi sesssuali e di prostituzione
minorile.
Sempre di più le nostre comunità sono state sommerse
dalla droga e sempre più le donne sono state forzate o
incoraggiate a fare uso di droghe e alcool per scappare dalla
miseria, questo accade in particolare per le donne di colore.
Negli Stati Uniti esiste una violenta campagna di comunicazione
contro le donne di colore, che vengono dipinte come prostitute,
tossicodipendenti o regine di benessere.
Dal 1979, l'anno della mia liberazione, la popolazione femminile
nelle prigioni è più che triplicata. La maggior parte
di queste donne sono di colore.
La maggior parte di queste donne sono madri.
Con poche eccezioni, tutte queste donne sono povere.
Le conseguenze delle politiche repressive del governo degli Stati
Uniti hanno avuto effetti devastanti sulle nostre comunità e
sulle nostre famiglie. Le nostre vite sono controllate dalle
istituzioni ostile.
I nostri bambini sono stati messi sotto la cura delle istituzioni
razziste ed ostili, che negano loro l'umanità di base.
Come esseri umani, come donne, dobbiamo domandare che le istituzioni
che controllano le nostre vite diano risposte ai nostri isogni, alle
nostre aspirazioni e alla nostra realtà sociale.
Noi, come donne abbiamo il diritto di sviluppare le nostre
capacità, il nostro intelletto e le nostre abilità.
Noi come donne abbiamo il diritto di domandare che i nostri bambini
siano in grado di sviupparsi in tutte le aree dello scibile umano.
Sotto le attuali politiche del governo degli US, ai nostri bambini
sono state negate le cure mediche di base, le cure infantili,
un'educazione di qualità e altre necessità umane.
Inoltre, siccome le donne combattono per loro stesse, per i loro
diritti e per le loro famiglie, le sono sempre più soggette
alla repressione.
E siccome i contributi delle donne alla lotta politica e
all'attivismo politico sono seldom riconosciute, le donne sono state
sui fronti di tutte le battaglie per la giustizia sociale.
Molti dei prigionieri politici che sono attualmente nelle prigioni
degli Stati Uniti sono donne.
Esse rappresentano il movimento di liberazione Africano-Americano, il
movimento di indipendenza puertoricano, il movimento per la
liberazione delle nazioni native americane, come pure i bianchi
anti-imperialisti che supportano questi movimenti di liberazione e
che si oppongono alle politiche interne ed estere degli Stati Uniti.
Voglio salutare quelle di loro sono prigioniere politiche.
Voi siete mie sorelle. Voi siete le mie eroine.
E siete fonte d'ispirazione non solo per me, ma per tutte quelle
persone che stanno combattendo. Io so ciò che state
combattendo.
Conosco ciò che avete soffertro. So quanto siete state forti
di fronte a tante avversità. Domandare la vostra
libertà è una piccola richiesta.
Come sorelle, come donne, come donne che sono committed alla
giustizia, noi dovremmo e dobbiamo moilitarci per il vostro
rilascio.
Questa è il minimo che possiamo fare.
Non possiamo accettare che noi e le nostre sorelle siano delle
prigioniere di politiche patriarcali, e non possiamo accettare che
noi e le nostre sorelle siano vittime di priorità politiche
che neghino i bisogni delle donne, che neghino l'umanità delle
donne e che neghino la nostra importanza come esseri umani.
Combattere per la nostra liberazione e la liberazione delle
prigioniere politiche significa lottare per la nostra sopravvivenza
di base.
Noi possiamo e dobbiamo vincere questa battaglia e dobbiamo vincere
questa battaglia con l'amore, con la dignità e con la
determinazione.
In questo giorno faccio un omaggio alle mie sorelle e so che voi porterete avanti la nostra battaglia per fare di questo pianeta un posto che sia vivibile e libero dal sessismo, dall'oppressione, dallo sfruttamento capitalista e la degradazione degli esseri umani. felice giornata delle donne, sorelle mie,
On the MOVE
08.03.98
Assata Shakur
Assata Shakur, ex prigioniera politica vive in esilio all'Avana,
Cuba.
(traduzione a cura dell'Associazione Telematica Malcolm X
(http://www.mclink.it/assoc/malcolm)