Senza Censura: work in progress


UN MESSAGGIO ALLE MIE SORELLE

Assata Shakur


Oggi voglio dire qualche parola indirizzata alle mie sorelle.

Sorelle, il popolo Nero non sarà mai libero finché le donne nere non parteciperanno in ogni aspetto della nostra battaglia, ad ogni livelllo della nostra battaglia.
Penso che le donne nere, prima di chiunque altro sulla faccia della terra, riconoscano la gravità della nostra situazione.
Perché siamo noi che siamo faccia a faccia quotidianamente con le istituzioni della nostra oppressione.
E perché siamo noi che abbiamo la maggiore responsabilità nella crescita dei nostri bambini.
E siamo noi che dobbiamo occuparci dei sistemi sociali che non si prendono cura della crescita dei nostri bambini.
E siamo noi che dobbiamo trattare con gli insegnanti razzisti, che insegnano ai nostri bambini ad odiarsi l'un con l'altro.
Siamo noi che abbiamo visto i terribili effetti del razzismo sui nostri bambini.

Voglio solo rubarvi un momento per esprimere il mio affetto nei confronti di chi rischia la propria vita giornalmente per combattere sul "fronte".

Noi che abbiamo visto i nostri giovani invecchiare troppo in fretta.
Noi che abbiamo visto i nostri figli tornare a casa arrabbiati e frustrati e crescere sempre più disillusi con il passare dei giorni.
E noi che abbiamo visto gli occhi tristi dei nostri bambini quando arrivano a comprendere pienamente cosa significhi essere Nero in Amerikkka.
E noi sappiamo cosa significhi "privazione". Quante volte siamo corse fuori da bus per evitare i controlli, abbiamo preso in prestito denaro e cibo e quante volte i nostri bambini sono andati a scuola con addosso vestiti usati, con i buchi nelle scarpe.
Sappiamo che razza di buco infernale sia l'Amerikkka.

Abbiamo paura di lasciar andare i nostri bambini fuori a giocare. Abbiamo paura di camminare nelle strade di notte.
Noi, sorelle, abbiamo visto i nostri giovani, i bambini che facemmo venire al mondo con grandi speranze, li abbiamo visto con i corpi gonfi e sfigurati dalle droghe, sfregiati dai buchi dei proiettili.

Noi sappiamo cosa sia l'oppressione.
Abbiamo sopportato ogni tipo immaginabile di abuso. Abbiamo sopportato abusi economici e politici. Abbiamo sopportato abusi psicologici e abusi sessuali.
E sorelle, noi abbiamo una lunga e gloriosa storia di lotte su questa terra. Le donne africane erano guerriere forti e coraggiose molto prima che noi fossimo trascinati in catene in questa nazione.
E qui in Amerikkka, le nostre sorelle sono state sul fronte. La sorella Harriet Tubman ha guidato la rete della solidarietà clandestina. E le sorelle Rosa Parks, FAnnie Lou Hamer, Sandra Pratt e la nostra Queen Mother Moore la hanno portata avanti.
Sorelle, noi siamo state la spina dorsale delle nostre comunità e siamo state la spina dorsale della nostra nazione.
Noi dobbiamo costruire delle forti unità familiari, basate sull'amore e la lotta.
Non abbiamo tempo da perdere guardandoci attorno.

Una donna rivoluzionaria non potrà mai stare con un uomo reazionario.

Se non crede nella liberazione, se non crede nella lotta, se non crede nella costruzione di una forte nazione Nera, non crede in nulla.
Noi sappiamo come combattere. Sappiamo come combattere e anche come sopravvivere.
Sappiamo cosa significhi, sorelle, lottare con le unghie e con i denti. Sappiamo cosa significhi lottare con l'amore.
Sappiamo cosa sia l'unità. Sappiamo cosa sia la sorellanza. Siamo sempre state affettuose le une con le altre. Ci siamo sempre sostenute l'una con l'altra nei momenti duri.
Sorelle, noi dobbiamo celebrare la femminilità africana.
Noi non vogliamo essere come Miss Ann. Lei può portare le sue false ciglia e la sua falsa immagine di donna. Può portare la sua pelliccia di visone e il suo profumo provinciale francese.
Noi decideremo da sole cosa sia essere donne. E noi creeremo il nostro stile e il nostro modo di vestire. Non ci sarà alcun uomo bianco in Francia che potrà dire alle donne africane come devono apparire.
Creeremo il nostro Nuovo modo di vita Africano.
Creeremo il nostro modo di essere e la nostra Nuova Cultura Africana, prendendo il meglio del vecchio e mischiandolo con il nuovo.

Sorelle noi dobbiamo prendere il controllo delle nostre vite e il nostro futuro ovunque siamo. E dobbiamo organizzarci in un forte corpo di donne africane.

1 marzo '98

Assata Shakur

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