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UTOPIA PIRATA
di
Peter Lamborn Wilson

trad. Syd Mgx

pp.160 Lit. 20.000

   
  Dal XVI al XIX secolo i pirati provenienti dalla Costa berbera (Costa atlantica del Marocco) continuarono a razziare le navi "occidentali" nel Mediterraneo, costituendo delle vere e proprie repubbliche autonome dallo stesso impero musulmano, con proprie leggi e governi. Migliaia di marinai europei, che secondo buona parte degli storici del capitalismo sono stati il vero e proprio proletariato dell'età premoderna, si convertirono all'Islam, per aggregarsi alla "guerra santa" dei pirati, assumendo anche ruoli di comando e di guida in queste stesse repubbliche. Erano tutti dei "rinnegati" oppure abbandonarono il cristianesimo come pratica di resistenza sociale? P.L. Wilson in questo testo mette a fuoco le caratteristiche dell'organizzazione pirata: rinnegati, sufi, pederasti, irresistibili donne, schiavi, avventurieri, ribelli irlandesi, ebrei eretici, spie britanniche ed eroi popolari radicali... la popolazione di queste ormai mitiche comunità insurrezionali.
Peter Lamborn Wilson, esperto di zone temporaneamente autonome e di eresie di diversa natura, dirige la casa editrice Autonomedia di New York. Ha scritto saggi sull'islamismo e sulle comunità underground americane.