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Statuto A.S.I.CUBA


bozza definitiva

ARTICOLO 1
PRINCIPI FONDAMENTALI
1.1 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba vuole essere innanzitutto un'espressione di gemellaggio ideale con tutti i popoli oppressi.
1.2 Più specificatamente, nella consapevolezza delle potenzialità e dei propri limiti, si pone l'obiettivo di sostenere idealmente e concretamente la Rivoluzione cubana quale esempio di volontà di indipendenza e autodeterminazione contro il colonialismo e il neocolonialismo; esempio concreto dell'aspirazione di riscatto dei popoli dall'imperialismo e della reale possibilità per questi di poter costruire una nuova società basata su presupposti di partecipazione e di rispondenza alle effettive necessità popolari.
1.3 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba esprime la propria solidarietà politica e materiale esclusivamente attraverso le istituzioni rivoluzionarie cubane rappresentative e di massa, attenendosi alle loro richieste e considerandole legittimate nelle decisioni finali per la destinazione della solidarietà materiale.
1.4 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba, nell'intento di appoggiare la Rivoluzione cubana, si impegna a diffonderne una informazione realistica, non idealizzata ed esprime la propria solidarietà senza chiedere o pretendere nulla in cambio.
1.5 Possono riconoscersi nell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba tutti coloro che sentono come propria ogni ingiustizia commessa contro chiunque in ogni parte del mondo.
1.6 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba opera senza alcun fine di lucro, nell'osservanza delle regole democratiche sancite dalla Costituzione Italiana e nel rispetto per le norme della Costituzione Cubana.

ARTICOLO 2
ATTIVITÀ
2.1 I compiti che si propone l'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba sono quelli di promuovere il concetto di solidarietà internazionalista, ovvero: il sentirsi volontariamente solidali e legati ad altri per una comunanza di idee, di propositi e di responsabilità, assumendo la causa di questi come propria, dove "internazionalismo" esprime la volontà di promuovere l'unione fra le persone delle classi sociali popolari al di là delle differenti nazionalità e culture per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Sì che non solo il popolo che riceve questa solidarietà ne abbia un utile, ma anche chi la esercita elevi se stesso al di sopra dei valori egoistici e materiali della civiltà dei consumi. In questo, l'Associazione trova esempio e fa riferimento agli ideali ed alla profonda coerenza di Ernesto "Che" Guevara, ai cui valori si ispira.
2.2 L'Associazione promuove o aderisce a iniziative politiche che, a livello nazionale o internazionale, abbiano come fini la solidarietà fra i popoli e l'affermazione dei valori di libertà e democrazia, contro ogni forma di imperialismo.
2.3 La sua solidarietà si concretizza nel:
promuovere scambi fra Italia e Cuba, nel campo della cultura, della scienza, delle arti e delle attività sociali, attraverso relazioni con istituzioni, gruppi ed associazioni professionali, enti, organizzazioni sociali, scuole, università, istituti di ricerca, centri di studi;
promuovere ed organizzare conferenze, convegni, seminari, rassegne, mostre, viaggi di studio, viaggi di lavoro volontario. Promuovere gemellaggi fra istituzioni italiane e cubane;
promuovere iniziative di carattere sociale, economico, finanziario, culturale, sportivo, con il fine di sostenere l'attività dell'Associazione quale strumento di solidarietà concreta con Cuba;
curare la pubblicazione di periodici, monografie, documenti, libri, video, cassette musicali per la conoscenza della storia, della cultura e della realtà socioeconomica italiana e cubana;
mantenere regolari rapporti con le sedi diplomatiche cubane in Italia e quelle italiane a Cuba.
2.4 Fra le attività dell'Associazione deve ricomprendersi quanto altro, pur non espressamente citato, serva a promuovere la solidarietà internazionalista con Cuba e con gli altri popoli oppressi dall'imperialismo.

ARTICOLO 3
RAPPORTI CON ALTRI ORGANISMI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
3.1 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba riconosce il ruolo politico di solidarietà svolto dallo Istituto Cubano di Amicizia fra i Popoli (ICAP).
3.2 L'Associazione si relaziona altresì con tutte le organizzazioni politiche, rappresentative e di massa cubane.
3.3 L'Associazione promuove iniziative in appoggio al popolo cubano nell'ambito delle Organizzazioni internazionali riconosciute: ONU, CEE, FAO, UNICEF, UNESCO, ecc.
3.4 L'Associazione può aderire ad altre organizzazioni nazionali ed internazionali che perseguano finalità in sintonia con i principi di solidarietà espressi nel presente statuto.

ARTICOLO
SOCI
4.1 Possono aderire all'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba tutte le persone che condividano ed abbiano interesse al perseguimento degli scopi indicati nel presente statuto, senza alcuna discriminazione di sesso, razza, nazionalità, opinioni politiche, religiose o filosofiche.
4.2 I soci si distinguono in sostenitori, militanti, benemeriti, fondatori.
4.3 Sono soci sostenitori coloro i quali si iscrivono volontariamente e sono in regola con il pagamento della contribuzione associativa.
4.4 Sono soci militanti i soci sostenitori che vengano riconosciuti tali dal comitato direttivo del circolo di appartenenza.
4.5 Sono soci benemeriti coloro che con il loro impegno e la loro funzione politica, sociale e culturale abbiano contribuito attivamente allo sviluppo della solidarietà internazionalista nel mondo.
4.6 Sono soci fondatori coloro i quali abbiano partecipato alla fondazione dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba.
4.7 La tessera di socio, a qualsiasi titolo, è unica per tutto il territorio nazionale ed è emessa dall'Associazione Nazionale, con validità annuale.

ARTICOLO 5
DIRITTI E DOVERI DEI SOCI
5.1 Tutti i soci hanno il diritto-dovere di informare ed essere informati delle attività dell'Associazione.
5.2 Tutti i soci hanno il diritto di frequentare i locali dell'Associazione e di consultarne i documenti ed i materiali.
5.3 Tutti i soci hanno il diritto di partecipare a qualsiasi riunione ed attività assembleare del proprio circolo e di dare il proprio contributo di opinioni e di idee, senza diritto di voto.
5.4 Tutti i soci hanno il diritto di partecipare a qualsiasi riunione ed attività assembleare dei livelli superiori senza diritto di voto; il diritto di parola viene accordato compatibilmente con lo svolgimento dei lavori.
5.5 Tutti i soci hanno il diritto di partecipare al lavoro volontario e alla organizzazione delle varie iniziative, nonché di partecipare alle manifestazioni, convegni e quanto altro organizzato dall'Associazione.
5.6 Tutti i soci hanno la possibilità di conseguire la qualifica di socio militante.

ARTICOLO 6
DIRITTI E DOVERI DEI SOCI MILITANTI
6.1 Tutti i soci militanti hanno il dovere di prestare con continuità il loro contributo volontario a sostegno delle iniziative dell'Associazione.
6.2 Tutti i soci militanti sono membri del Direttivo del Circolo al quale appartengono ed hanno diritto di voto.
6.3 Ogni socio militante ha il dovere di partecipare alle riunioni del Direttivo di Circolo.
6.4 Ogni socio militante può ricoprire una o più cariche elettive previste dal presente statuto; può essere delegato dal Direttivo del Circolo alle assemblee delle istanze superiori; può essere delegato a rappresentare l'Associazione ad incontri politici, convegni, seminari nazionali o internazionali sulla base delle indicazioni degli organi dirigenti.

ARTICOLO 7
DIMISSIONI ED ESPULSIONE
7.1 Tutti i soci hanno l'obbligo di rispettare le norme dello Statuto.
7.2 La qualità di socio si perde in seguito a dimissioni volontarie.
7.3 La qualità di socio si perde in seguito a mancato pagamento delle contribuzioni associative.
7.4 La qualità di socio si perde in seguito ad un procedimento disciplinare di espulsione.

ARTICOLO 8
STRUTTURA
8.1 L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba si struttura in tre livelli:
I Circolo: organizzazione di base a cui aderiscono tutti i soci;
II Coordinamento Regionale o di Area dei Circoli: organizzazione rappresentativa di tutte le realtà di base, aventi sede nella stessa area geografica;
III Associazione Nazionale: organizzazione rappresentativa di tutte le realtà di base operanti sul territorio nazionale.
8.2 In ognuna di queste strutture devono essere presenti i seguenti organi:
a) Il Presidente;
b) Il Comitato Direttivo (salvo quanto previsto dall'Art. 15.7 e 15.8);
c) Tesoriere.
8.3 Tutte le realtà ad ogni livello hanno una comune denominazione: Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba.

ARTICOLO 9
ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE
9.1 Gli organi dirigenti dell'Associazione Nazionale sono:
a) Il Presidente Nazionale;
b) Il Comitato Direttivo Nazionale;
c) La Segreteria Nazionale;
d) Il Collegio dei Sindaci Revisori.

ARTICOLO 10
PRESIDENTE NAZIONALE
10.1 Il Presidente Nazionale dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba è il massimo rappresentante politico e giuridico.
10.2 Il Presidente Nazionale viene eletto dal Comitato Direttivo Nazionale a maggioranza assoluta degli aventi diritto.
10.3 Il Presidente Nazionale rappresenta legalmente tutta l'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba di fronte alle autorità italiane e cubane, nonché di fronte alle varie istituzioni, associazioni, enti nazionali ed internazionali.
10.4 La firma sociale spetta al Presidente Nazionale e ad un membro della Segreteria Nazionale che ha le funzioni di tesoriere. Le firme potranno essere congiunte o disgiunte, secondo delibera del Comitato Direttivo Nazionale.

ARTICOLO 11
COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE
11.1 Il Comitato Direttivo Nazionale è l'organo politico deliberativo di massima istanza dell'Associazione.
11.2 Il Comitato Direttivo Nazionale è composto da:
-delegati membri del Direttivo di ciascun Circolo, validamente costituito;
-Presidenti dei Coordinamenti Regionali;
-il Presidente Nazionale.
Tutti i suoi componenti hanno diritto di voto.
11.3 Il primo Comitato Direttivo Nazionale è composto dai soci fondatori.
11.4 Il Comitato Direttivo Nazionale si considera nell'esercizio delle sue funzioni quando sono presenti 2/3 (due terzi) degli aventi diritto e delibera a maggioranza assoluta dei presenti con diritto di voto.
11.5 Il Comitato Direttivo Nazionale fissa le linee generali dell'attività dell'Associazione, le norme statutarie, le modalità di adesione, e decide gli impegni programmatici vincolanti per tutte le strutture dell'Associazione.
11.6 Il Comitato Direttivo Nazionale dispone i piani di lavoro della Segreteria nazionale e ne controlla l'operato.
11.7 Il Comitato Direttivo Nazionale può disporre, per la realizzazione di specifiche attività, la creazione di organismi ad acta.
11.8 Il Comitato Direttivo Nazionale delibera in merito ad eventuali accordi con istituzioni cubane o altri organismi internazionali, nonché in merito alla adesione o partecipazione ad istituzioni, organizzazioni, iniziative nazionali ed internazionali.
11.9 Il Comitato Direttivo Nazionale stabilisce il bilancio finanziario e patrimoniale preventivo dell'Associazione Nazionale ed approva il bilancio consuntivo, stabilisce le modalità delle quote associative o altri proventi per l'autofinanziamento dell'Associazione.
11.10 Il Comitato Direttivo Nazionale decide sugli eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti delle organizzazioni territoriali che non si attengono agli scopi dell'Associazione previsti dallo Statuto o per violazione delle sue norme; è altresì competente nel merito di eventuali ricorsi di singoli soci sottoposti a provvedimenti disciplinari dalla propria organizzazione di base.
11.11 Il Comitato Direttivo Nazionale approva la formazione di nuovi Circoli e nomina il primo Comitato Direttivo di Circolo, attribuendo, in questa sede, la qualifica di socio militante ad almeno due soci , sostenitori del medesimo.
11.12 Il Comitato Direttivo Nazionale, qualora non fosse ancora costituito il Coordinamento Regionale o di Area, da avvio alla fase costituente dei nuovi Circoli.
11.13 Il Comitato Direttivo Nazionale determina ed autorizza la formazione dei Coordinamenti regionali o di area.
11.14 Il Comitato Direttivo Nazionale si riunisce secondo le modalità stabilite dal Regolamento Esecutivo, o su richiesta di 1/3 (un terzo) dei circoli validamente costituiti o della Segreteria Nazionale.
11.15 Le assemblee del Comitato Direttivo Nazionale sono aperte a tutti gli iscritti.

ARTICOLO 12
SEGRETERIA NAZIONALE
12.1 La Segreteria Nazionale è l'organo esecutivo di massima istanza.
12.2 La Segreteria Nazionale è eletta dal Comitato Direttivo Nazionale, che ne stabilisce il numero dei componenti. Il Presidente Nazionale è membro di diritto della Segreteria Nazionale.
12.3 La Segreteria Nazionale agisce con il parere favorevole dei 2/3 (due terzi) dei suoi componenti.
12.4 La Segreteria Nazionale nomina un Tesoriere nazionale, scegliendolo fra uno dei suoi membri.
12.5 Alla Segreteria Nazionale spetta il compito di dirigere l'Associazione Nazionale e di svolgere le seguenti funzioni e dispone dei seguenti poteri:
a) mantenere i rapporti con le istituzioni cubane e le sedi diplomatiche, con le istituzioni internazionali, con le altre organizzazioni a livello nazionale ed internazionale;
b) dare esecuzione ai piani di lavoro ed ogni altra iniziativa deliberata dal Comitato Direttivo Nazionale;
c) convocare gli organismi deliberanti di qualsiasi istanza, nonché partecipare, con funzione consultiva, alle assemblee delle diverse realtà territoriali;
d) amministrare il bilancio dell'Associazione, secondo le indicazioni fornite dal Comitato Direttivo Nazionale e farne un rendiconto annuale;
e) promuovere l'informazione interna all'Associazione, attraverso la rete informatica, la pubblicazione di periodici, riviste, studi, monografie, notiziari sulle attività, secondo le indicazioni del Comitato Direttivo Nazionale;
f) promuovere e sostenere la nascita di nuovi circoli e dare aiuto a quelli più deboli.
12.6 Coordinatore del lavoro della Segreteria Nazionale è il Presidente Nazionale.

ARTICOLO 13
COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI
13.1 Il Collegio dei Sindaci Revisori è composto da tre membri effettivi più due supplenti che sono eletti dal Comitato Direttivo Nazionale, scegliendoli anche fra non iscritti alla Associazione.
13.2 Durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
13.3 Il Collegio dei Sindaci Revisori controlla gli atti amministrativi dell'Associazione, vigila sulla regolarità del bilancio.
13.4 Il Collegio dei Sindaci Revisori, in ogni momento, può procedere ad atti di ispezione e di controllo sull'amministrazione.
13.5 Il Collegio dei Sindaci Revisori nomina nel suo seno un Presidente con funzioni rappresentative.

ARTICOLO 14
COORDINAMENTO REGIONALE O DI AREA
14.1 Il Coordinamento Regionale o di Area dei Circoli è l'organizzazione rappresentativa di tutte le realtà di base, aventi sede nella stessa regione o nella stessa area geografica. Il numero minimo di realtà di base in esso rappresentate è di due.
14.2 Ogni Circolo ha diritto ad essere rappresentato nel Comitato Direttivo del Coordinamento Regionale o di Area a cui appartiene.
14.3 Il Comitato Direttivo del Coordinamento Regionale o di Area elegge, al suo interno, un Presidente ed un Tesoriere; approva le iniziative di spettanza del Coordinamento Regionale o di Area; stabilisce il bilancio finanziario e patrimoniale preventivo del Coordinamento Regionale o di Area ed approva il bilancio consuntivo.
14.4 Il Presidente del Coordinamento Regionale o di Area rappresenta il proprio livello dell'Associazione nei rapporti con le istituzioni comunali, provinciali e regionali, con gli enti ed associazioni che hanno rappresentanza nella sua area territoriale.
14.5 Il Coordinamento Regionale o di Area deve garantire la possibilità di sviluppo delle realtà di base, dando aiuto a quelle più deboli. Deve sviluppare iniziative autonome ed unitarie di solidarietà. Deve dare sostegno e partecipazione alle attività dell'Associazione Nazionale. In accordo con il Comitato Direttivo Nazionale, il Coordinamento Regionale o di Area può promuovere rapporti con le istituzioni cubane per scambi politici, culturali, artistici, gemellaggi ed altre attività, compresi i viaggi di studio e di lavoro solidale.
14.6 Il Coordinamento Regionale o di Area da avvio alla fase costituente dei nuovi Circoli, che appartengono alla propria area territoriale.
14.7 Qualora un dato Coordinamento Regionale o di Area non fosse costituito, tutte le attribuzioni ad esso spettanti vengono assunte dal Comitato Direttivo Nazionale.

ARTICOLO 15
CIRCOLO
15.1 Il Circolo è l'organizzazione di base a cui aderiscono tutti i soci, raggruppati su una base territoriale definita dal Coordinamento Regionale o di Area rispetto alle esigenze di una certa area territoriale.
15.2 Al Circolo competono tutte le iniziative atte a concretizzare, a livello locale, i princìpi e le attività dell'Associazione; deve contribuire alla realizzazione dei progetti approvati sia a livello nazionale che a quello regionale o di area, armonizzando tali progetti con le attività a livello locale; può sviluppare iniziative autonome di solidarietà.
15.3 Gli organi del Circolo sono il Comitato Direttivo, il Presidente ed il Tesoriere.
15.4 Il Comitato Direttivo del Circolo è composto da tutti i soci militanti. Il numero minimo di membri, per la sua esistenza, è di due.
15.5 Il Comitato Direttivo del Circolo delibera con la maggioranza assoluta dei suoi membri.
15.6 Il Comitato Direttivo del Circolo elegge al suo interno il Presidente del Circolo, il Tesoriere, nonché i delegati del Circolo alle assemblee delle istanze superiori.
15.7 Qualora in un Circolo non vi fossero almeno due soci militanti, i soci deliberano in forma assembleare ed eleggono, fra loro, un Presidente quale rappresentante legale ed un Tesoriere.
15.8 Il Circolo che non ha due soci militanti, e quindi è sprovvisto del Direttivo di Circolo, è comunque rappresentato sia nel Coordinamento Regionale o di Area sia nel Comitato Direttivo Nazionale. Tali rappresentanti hanno diritto di parola e non di voto.
15.9 Il Presidente è il rappresentante legale del Circolo, ed è responsabile delle iniziative assunte in nome e per conto del Circolo. Il Presidente rappresenta il proprio livello dell'Associazione nei rapporti con le istituzioni comunali, provinciali e regionali.
15.10 L'Assemblea di tutti i soci deve tenersi almeno una volta all'anno. Nel corso di tale riunione verrà presentato il bilancio dell'attività ed il bilancio economico.

ARTICOLO 16
DURATA DELLE CARICHE ELETTIVE
16.1 Tutte le cariche elettive dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba hanno durata annuale, salvo i casi in cui sia diversamente stabilito dal presente statuto.
16.2 Non esistono limiti alla rieleggibilità della medesima persona alla stessa carica.
16.3 Tutte le cariche sono revocabili in ogni momento, con le stesse modalità con cui si è proceduto alla nomina.

ARTICOLO 17
RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE
17.1 Ogni organizzazione dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba, nel proprio ambito e funzioni autonome, è responsabile del proprio patrimonio mobile ed immobile, ed è altresì responsabile della propria attività finanziaria, della propria sede, dei contratti e di tutte le obbligazioni contratte con terzi.

ARTICOLO 18
SOCI FONDATORI
18.1 La funzione dei soci fondatori è limitata alla sola fase costituente dell'Associazione.
18.2 Sono soci fondatori dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba le persone che si sono adoperate costantemente nel lavoro di stesura del presente documento e per la nascita dell'Associazione.

ARTICOLO 19
REGOLAMENTO ESECUTIVO
19.1 Per quanto non espresso nel presente Statuto si rinvia al Regolamento esecutivo, che deve essere approvato dal Comitato Direttivo Nazionale a maggioranza assoluta degli aventi diritto di voto.
19.2 Le norme regolamentari possono essere modificate, integrate o sostituite con le stesse modalità con cui sono state approvate.
19.3 Il Presidente Nazionale è il depositario della copia ufficiale del Regolamento Esecutivo.

ARTICOLO 20
MODIFICHE STATUTARIE
20.1 Le norme contenute nel presente statuto possono essere modificate, sostituite ed integrate dal Comitato Direttivo Nazionale con delibere approvate a maggioranza dei 2/3 (due terzi) dei componenti, aventi diritto di voto.

ARTICOLO 21
SCIOGLIMENTO
21.1 Nell'eventualità dello scioglimento dell'Associazione, il suo patrimonio sarà devoluto ai fini della Solidarietà Internazionalista.

ARTICOLO 22 SEDE
22.1 La sede legale dell'Associazione è:
via Campo, 46
45032 Bergantino
Rovigo - Italia
22.2 La sede operativa è decisa dal Comitato Direttivo Nazionale in funzione delle esigenze dell'Associazione.



ALCUNE PRECISAZIONI

Il presente statuto è il frutto del lavoro costante dei soci fondatori che hanno avuto "la presunzione" di dare un colpo di spugna a "valori generalmente accettati come democratici" introducendo in loro vece elementi nuovi per l'associazionismo. Non possiamo garantire che questi funzionino ma lo spirito con il quale sono stati stesi è quello di eliminare gli elementi di "democrazia formale", ovvero di ciò che sembra democratico all'apparenza (o perché inculcatoci da una società in realtà fatta di inganni quale è la nostra), per introdurre invece, elementi di reale democrazia partecipativa.

Il lavoro di discussione e di stesura ha richiesto alcuni mesi di impegno assiduo e di continua verifica di ciò che andavamo esponendo (oltretutto in modo conciso come deve essere uno statuto), aiutati da anni di militanza nel mondo dell'associazionismo e cercando di trarre vantaggio dagli errori e dall'esperienza accumulati. Quindi difficilmente alla lettura si possono intravedere tutte le valutazioni che vi stanno dietro e pur riconoscendo che vi possono essere contenuti errori di valutazione anche grandi (ma non ingenui), ad una prima lettura superficiale non è certamente possibile darne valutazioni pertinenti.

Valga come esempio di superficialità e, tutto sommato di incapacità analitica, la valutazione secondo cui, con questo statuto avremmo costruito un partito e... nientemeno che marxista-leninista.
È invece evidente che nel nostro statuto non c'è alcuna traccia dell'impalcatura ideologica indispensabile per un partito marxista-leninista e, mentre la politica di quest'ultimo si basa sui "quadri", ovvero le "avanguardie" ideologizzate, noi poniamo alla base del nostro lavoro la "militanza", senza nessuna discriminante, tantomeno ideologica e, per concretizzare meglio questo, l'appartenenza al direttivo di circolo non è una carica elettiva: chiunque, mosso dalla volontà solidaristica si impegni concretamente nel proprio circolo di appartenenza, per diritto (e quindi non alla mercè di valutazioni politiche, di gruppo o personali), è membro del direttivo del circolo.

In realtà il nostro statuto introduce elementi partecipativi, decisionali e di controllo della base verso il vertice che sono grandi: i dirigenti, a qualunque livello, sono tenuti a lavorare sotto il controllo diretto degli iscritti: non vi sono riunioni o assemblee chiuse, riservate ai soli "addetti ai lavori", la sfida tuttalpiù è se la base saprà e vorrà abbandonare il comportamento diffuso, questo sì pseudo-democratico, della delega e impugnare le possibilità aperte da questo statuto. Se questo non avverrà la nostra Associazione non potrà diventare qualcosa di nuovo, in effetti nessuno di noi può sapere come si svilupperà nel futuro, ma è anche vero che, per ora a distanza di alcuni mesi dalla avvenuta formalizzazione, i nostri direttivi e segreterie vedono una partecipazione molto più grande di quella dei soli membri delegati dai rispettivi circoli, quindi l'inizio è incoraggiante, se poi alla fine avremo un riflusso ne andremo a verificare cause e gli errori, ma potremo almeno dire che un tentativo di cambiamento è stato fatto.


NOTE DEL TESTO
Soci sostenitori.
Chi si iscrive ed è in regola con il pagamento della quota associativa viene definito socio sostenitore (art.4.3) il quale acquisisce il diritto di partecipare a qualsiasi riunione del proprio circolo e di tutta l'Associazione, compresi i Direttivi Nazionali e le Segreterie Nazionali. Ha diritto di esporre le proprie opinioni nel proprio circolo e, a titolo personale (compatibilmente con il tempo disponibile) anche nelle riunioni Nazionali. Il socio sostenitore con l'iscrizione dimostra sensibilità verso la solidarietà ma la sensibilità da sola non implica necessariamente conoscenza sì che, non frequentando il proprio circolo e conseguentemente, non conoscendone nei dettagli i programmi e gli obbiettivi, e non partecipando collettivamente all'elaborazione dei progetti, e quindi non potendoli nemmeno verificare successivamente nell'attuazione, per la sua mancanza di militanza partecipativa, non acquisisce la reale capacità di poterli valutare e quindi, di conseguenza, nemmeno la possibilità di partecipare seriamente al voto sui medesimi. Se (anche in tempi successivi) il socio sostenitore inizia a svolgere attività nel proprio circolo, automaticamente acquisisce la qualifica di militante (il direttivo del circolo ha la funzione di riconoscere e sancire il fatto), diventa perciò membro del Direttivo di circolo, e quindi acquisisce il diritto al voto come descritto all'art. 5.

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Soci militanti.
Generalmente nelle associazioni il Direttivo di un circolo viene eletto da tutti gli iscritti. Inevitabilmente in un Direttivo eletto in questo modo incidono alcuni aspetti negativi: la possibilità di essere eletti per simpatia o perchè si ha la capacità di esprimere meglio di altri determinati concetti; oppure per una forma di organizzazioni interne (a volta contrapposte fra loro) che prevalgono su altre; a volte viene eletto un direttivo che esclude alcuni militanti; altre volte vi vengono inseriti alcuni che non svolgono nessuna attività nel circolo stesso. L'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba ritiene che ogni iscritto che svolge attività nel proprio circolo, di fatto fa parte del direttivo (art. 15.4), quindi senza esclusioni o deformazioni di sorta, tantomeno partendo dall'astratto concetto di rappresentanza numerica o percentuale.

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Soci benemeriti.
Al contrario dei soci onorari (generalmente persone di cultura o comunque note e stimate, che con la loro iscrizione ad una associazione danno lustro alla medesima per che questa ne riceva un utile in immagine) l'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba, ha ritenuto di istituire la tessera di socio Benemerito, pregiandosi di riconoscere il merito loro dovuto a quelle persone che, anche se modeste e anonime, per il loro impegno si sono particolarmente distinte nella solidarietà.

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Soci fondatori.
Il ruolo svolto dai soci fondatori è esclusivamente quello di organizzare la nascita dell'Associazione che necessariamente avviene nell'impossibilità del rispetto delle norme statutarie in quanto gli organi dirigenti non sono ancora costituiti. Quindi le decisioni e le cariche assunte in questo frangente sono provvisorie e decadono, così come decade ogni funzione dei soci fondatori (art. 18.1), nel momento stesso che si riunisce il primo Direttivo Nazionale, ufficialmente costituito solo dai soci fondatori (art. 11.3), nel quale si formalizzano i nuovi dirigenti (art. 11).

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almeno due soci
Generalmente si determina l'esistenza di un circolo partendo da valutazioni numeriche legate ad un numero minimo di tessere che debbono essere attuate nell'arco di una campagna di tesseramento. Questo sistema non tiene conto delle diverse realtà che vanno dai piccoli paesi alle grandi città; tantomeno viene considerata l'effettiva consistenza di impegno e volontà dei soci stessi. Quindi la nostra valutazione parte dalla considerazione della reale volontà di impegno che viene espressa per poter riconoscere l'esistenza di un circolo che abbia, già dalla sua formazione, i presupposti per poter vivere e non esistere solo come un numero, ovvero se vi è chi vuole dare realmente militanza (in accordo con le proprie possibilità e capacità) e, visto che riteniamo che le decisioni debbano essere prese collettivamente, è necessario che almeno vi siano due militanti per dare vita a un circolo (art. 15.4). In sostanza riteniamo sia meglio riporre la fiducia in un numero pur minimo di militanti con volontà di fare che non su un astratto numero prestabilito che non necessariamente esprime possibilità, capacità o volontà di partecipazione, nel qual caso introdurrebbe anche l'inganno (per sé e per gli altri) di una presunta forza che, nei fatti, non corrisponderebbe alla realtà. Nel caso in una realtà non vi siano almeno due soci militanti, si può costituire un circolo informale (art. 15.7)

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armonizzando
È importante che i circoli partecipino ai progetti nazionali, così come riteniamo importante che ogni circolo possa (secondo le proprie possibilità) avere un proprio "micro-progetto" attraverso il quale è possibile otterenere maggiore sensibilità anche fra quei settori della popolazione che, non del tutto a torto (visti gli innumerevoli scandali e il malcostume abbondantemente diffusi nel nostro Paese), nutre dubbi e perplessità verso le organizzazioni delle quali ritiene non poter avere un controllo sufficiente. La decisione di come un circolo debba ripartire la propria partecipazione economica e di impegno militante verso i progetti nazionali, regionali o di area, o locali, spetta esclusivamente al direttivo del circolo medesimo. Nell'eventualità di valutazioni divergenti con i livelli superiori, queste non possono essere risolte con imposizioni dall'alto verso i circoli.

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L'Assemblea di tutti i soci
Nell'Assemblea di tutti gli iscritti viene presentata la sintesi delle attività di solidarietà svolte durante l'anno, un rendiconto dei movimenti economici, e poste alla discussione le proposte per l'attività futura. Non è prevista un Assemblea Congressuale da tenersi a scadenze pluriennali, la quale, pur se all'apparenza e nelle valutazioni generalmente accettate, sembra essere un momento di grande valore democratico, di fatto ha molti aspetti che ne limitano e, in alcuni casi annullano, la democraticità dichiarata. Innanzitutto l'assemblea congressuale prende decisioni che vincolano (e quindi cristallizzano) l'Associazione per tutto l'arco di tempo che la separa dall'assemblea congressuale successiva, di conseguenza un freno burocratico frapposto alla realtà che invece è molto spesso vorticosamente in movimento, sia che si tratti dell'organizzazione associativa stessa, sia per quanto riguarda l'impegno vero e proprio della solidarietà verso altri. Questo diventa ancora più vero se ci occupiamo di Cuba dove le cose (in questi anni) variano in continuazione giorno per giorno, il darsi punti fermi per anni, questi rischiano, aldilà delle buone intenzioni, di trasformarsi in un freno o un ostacolo per il lavoro di solidarietà. È invece indispensabile una forte partecipazione dialettica (anche per questo TUTTE le assemblee, di ogni livello, della nostra Associazione, sono aperte a tutti gli iscritti ed ogni circolo che nasce, automaticamente, acquisisce i propri rappresentanti negli organismi superiori). Sono indispensabili partecipazione e confronto di idee, costanti e dinamici, che superino la necessità di una "verifica", che molte volte è anche una "resa dei conti" fra posizioni diverse o contrastanti, frutto molto spesso cresciuto fra incomprensioni e contrapposizioni determinate dalla mancanza o insufficiente dibattito militante. La sfida che lanciamo è quella di un dibattito costantemente aperto, che permetta la circolazione delle idee e dei contributi di tutti (che servano anche per una crescita collettiva), organismi dirigenti a tutti i livelli (primo fra tutti, per importanza, il Direttivo Nazionale) funzionanti su questi princìpi, quindi con presupposti ideali di democrazia senza burocratismo.

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