ritorno all'indice delle pagine di Cuba vai all'indice dell'A.S.I.CUBA
Ritorna all'indice generale Per comunicare con noi vai alla pagina di aiuto

RELAZIONE SUL XIV° FESTIVAL DURANTE IL SUO SVOLGIMENTO

dall'Avana, di Gioia Minuti


XIV Festival della Gioventú e degli Studenti. - 2.7.97

Sono arrivati a Cuba giá piú di dodicimila delegati da tutto il mondo( 162 paesi) e la "Casa degli accrediti" non puó chiudere: ieri il responsabile dell'organizzazione, Rogelio Polanco, diceva ridendo che gli ultimi delegati giungeranno a Cuba il giorno della chiusura del Festival e forse anche dopo... Di fatto si tratta del piú grande avvenimento giovanile dell'anno, graziosamente ignorato dalla stampa e dai mezzi audiovisivi. (Per l'Italia é presente radio Popolare di Milano ... assieme all'ottimo Red Ronnie che ha regalato ore della sua trasmissione, che sta riscuotendo un grande successo, alla televisione cubana). Ma Il Festival esiste e il sole non si nasconde con un dito ... Tutta Cuba é coinvolta in questo grande avvenimento, oltre duemila delegati stanno girando l'isola ospitati nelle case, in famiglia, accolti nei luoghi di lavoro, nelle scuole, con affetto e simpatia. La manifestazione si sta svolgendo nel modo migliore e le attivitá sono molteplici. Non c'é tema che non sia toccato o dibattuto ed é estremamente interessante vedere come tutti questi giovani sono soprattutto interessati al dibattito politico. Qui sono rappresentate tutte le associazioni e i movimenti antimperialisti, a favore dei diritti umani, per la pace, per la giustizia, contro il nucleare, per l'amicizia...I rappresentanti del governo cubano stanno partecipando attivamente alle attivitá tenendo anche conferenze stampa per gli oltre trecento giornalisti presenti. Il Palazzo delle Convenzioni, la sede centrale dei dibattiti - oltre all'Universitá, al Palazzo dei Pionieri, l'Istituto Pedro Curie, alle case - clubs, alla case del Festival, etc. ... é irriconoscibile: una allegra invasione di manifesti, volantini, libri e alcuni oggetti artigianali ne ha cambiato la fisionomia. L'atmosfera é diversa da quella degli incontri internazionali piú "classici": qui sono presenti tutte le culture; gruppetti di giovani seduti nei divani, per terra, sui muretti, mangiando, discutendo, ridendo, continuando i dibattiti che si svolgono con perfetta disciplina all'interno delle sale climatizzate.

L'organizzazione é ottima: con grandi sforzi Cuba ha messo a disposizione dei delegati tutti i pullmini delle scuole, i pasti vengono consumati nei ristoranti del Palazzo e si sta cercando anche di vendere ( nelle case - clubs), molti prodotti in moneta nazionale e non in dollari. Ogni centro ha visto tutte le sale zeppe per tutto il tempo di durata dei dibattiti. Ogni tema é stato dibattuto per almeno due giorni e al termine sono state stilate relazioni finali. I delegati potevano scegliere un tema o partecipare a vari dibattiti: il salone del Tribunale contro l'imperialismo era zeppo e l'interesse era altissimo. La Federazione dei giovani vietnamiti; La libera gioventú tedesca; la Oxfam solidarietá del Belgio; La quarta Internazionale; Il Partito Internazionale dei Lavoratori del Messico; L'Int'L Peace for Cuba; Appel di New York e di San Francisco, USA; L'Internacional Action Center di New York; Il Partito Comunista Russo; La National People's Campaign di New York e di Philadelphia; la Federazione latinoamericana delle Associazioni dei familiari dei detenuti e dei desaparecidos; il Nasyo Regional Center for West Asia con base in Giordania, che rappresenta associazioni di Giordania, Egitto, Siria, Iraq, Tunisia, l'Ismun, etc. ... L'Universitá Nazionale di Colombia; Il Movimento Proletario Anticapitalista; Sinn Fenn; Lo SDAJ; La Sezione Sahara; La Delegazione della SAR; I Centri di Liberazione dei Popoli; Il Comitato Nazionale della Galizia; Il Partito Mundo Obrero, nordamericano; La Federazione Sindacale Mondiale; L'Associazione delle Madri di Plaza de Mayo; Il Coordinamento delle Chiese del nordamerica e un elenco lunghissimo di organizzazioni, associazioni, universitá, partiti, rappresentanze ... Sono stati 70 i testimoni del Tribunale antimperialista. Daniel Ortega, Lucius Walker (il pastore della pace), Philip Agee (ex agente della Cia), l'avvocato Miranda di Portorico, Hebe de Bonafin, economisti eccelsi, professori universitari, rappresenati politici, rappresentai dei popoli indigeni ... Moltissimi i libri presentati durante l'evento, le testimonianze e naturalmente gli speciali sul CHE. Il Che é presente in ogni manifestazione e ogni giovane ha addosso la sua immagine, sulla maglietta, in un distintivo, sul cappello. Un giovane italiano mi ha detto " Non ci sono parole per parlare del Che, ma dobbiamo cercare di essere come lui". Camilo Guevara, figlio del Che ha dichiarato durante un incontro che non gli piace che l'immagine di suo padre venga sfruttata da coloro che non sanno nemmeno chi fosse. Sua sorella Aleidita ha precisato peró che loro, i figli del Che, non avevano niente in contrario a che i giovani progressisti portassero l'immagine del Che addosso perché era un modo di ricordarlo e di farlo ricordare. Ogni Casa del Festival era dedicata a un continente, cosí come i giudici del Tribunale antimperialista rappresentavano i 5 continenti. Molti punti dell'Avana sono stati vivacizzati da eventi e manifestazioni, come la Piragua, dove ogni giorno si é tenuto concerto, la Casa de las Americas, con dibattiti e presentazioni di libri e poi concerti e teatri e cinema con tutti documentari sul Che, la cinematografia sulla rivoluzione e l'Istituto del Libro, con l'angolo della cultura e personaggi come Guayasamin o Cintio Vitier sempre presenti e ancora tutti i musei sempre aperti e praticamente tutta l'isola impegnata nel festival. I compagni di guerriglia del Che hanno offerto incontri, ricordi e testimonianze. I temi dei dibattiti sono stati molteplici: Democrazia e partecipazione; Educazione, scienza e tecnologia; Ambiente, sviluppo e comunitá; L'infanzia e i suoi diritti; Le donne giovani; Cultura e comunicazioni sociali; La Salute; La Conferenza dell'Unione Internazionale degli studenti; L'Incontro di giovani giornalisti; I diritti umani e i diritti dei popoli; La Discriminazione, il razzismo e il neofascismo; La Lotta antimperialista; Solidarietá, liberazione nazionale, sovranitá, autoderminazione, cultura e identitá nazionale di fronte alla globalizzazione; La religione a Cuba; Come organizzare la lotta contro la politica di sfruttamento?; La partecipazione giovanile allo sviluppo sostenibile; Il lavoro nel mondo attuale; La disoccupazione e il lavoro nero; Il lavoro e le relazioni negli impieghi; Globalizzazione, integrazione, apertura economica internazionale; La gioventú nell'attualitá e le prospettive; Le relazioni generazionali nella societá cubana attuale; Le alternative al servizio militare;. Il lavoro nell'infanzia; La partecipazione infantile nelle decisioni; Gli effetti della globalizzazione nel terzo mondo; Le relazioni tra nord e sud; Come mantenere la pace e la sovranitá; Il disarmo e i nuovi armamenti; L'identitá nazionale e le basi militari; La dimensione della democrazia nel mondo attuale; La governabilitá dei sistemi politici nelle societá latino americane; La democrazia, la governabilitá e la societá civile a Cuba; Il neoliberalismo, la politica e i programmi di accordo ... naturalmente ogni giorno sono stati organizzati mitings di solidarietá con i popoli oppressi, con i prigionieri politici, con gli sfruttati, con i desaparecidos. Le Madri di Plaza de Mayo hanno ritualmente manifestato, come tutti i giovedí, questa volta nell'amica Plaza de la Revolución. La chiusura é avvenuta allo stadio Panamericano, alla presenza di Fidel Castro, osannato dai settimila giovani presenti. Molto bello lo spettacolo, nella sua semplicitá e commuoventi le feste organizzate nelle strade della capitale in onore degli ospiti. Una grande esperienza per tutti: dodicimila persone rappresentanti di ogni razza umana, che spesso parlavano idiomi sconosciuti ma che si sono integrate perfettamente alla societá cubana: sono state lacrime e abbracci e danze, canti e scambi di piccoli ricordi. Particolarmente commossi coloro che hanno studiato a Cuba, come la giovane Saharawi che ha pronunciato il discorso di chiusura. A cuba si sono laureati gratuitamente come i giovani cubani, negli ultimi dieci anni, nonostante le terribili difficoltà economiche, circa 15.000 studenti stranieri, provenienti da paesi sottosviluppati. La promessa é : "Ci vediamo al prossimo Festival. Cominciamo a lavorare per la giustizia e la solidarietá. Ciao Cuba, arrivederci e grazie ". Il Comitato Internazionale del XIV Festival della Gioventú e degli Studenti presenterá alla ONU una relazione sull'operato di dieci giorni di dibattito, per rendere pubbliche le denunce espresse e la volontá giovanile di costruire un mondo diverso e migliore.