di Vivian Ramirez
(dottore in Scienze Mediche, gineco-ostetricia presso
l'Ospedale materno "Ramon Gonzalez Coro" de L'Avana)
Nonostante tutti i progressi della
scienza riguardo la salute del bambino, la nascita di immaturi
e la denutrizione fetale continuano ad essere un problema, mentre
il successivo sviluppo del neonato sottopeso viene segnalato come
non soddisfacente.
Un livello di salute soddisfacente è una delle condizioni indispensabili per una buona riproduzione. L'integrità fisica e mentale della futura madre, le precedenti malattie sofferte, l'ambiente sociale e culturale in cui è stata educata, il tipo di vita condotta: questi i fattori determinanti nella procreazione e nel suo risultato.
E' sotto la completa responsabilità dell'ostetrica identificare e diminuire le cause che portano alla nascita di un neonato di basso peso (cioè meno di 2500 g), in entrambe le sue due espressioni cliniche: il prematuro (neonato con periodo di gestazione tra le 28 e 36,6 settimane) e la ipotrofia o feto sottonutrito (neonato con periodo di gestazione di più di 37 settimane).
Diminuire l'indice di questi neonati riveste grande importanza perché a questo caso si devono i 2/3 delle morti neonatali e della mortalità infantile, indicatore fedele dello sviluppo socioeconomico di un Paese.
Nella lotta contro il basso peso alla nascita si oppone la realtà per cui per il 60% la sua origine è plurifattoriale o sconosciuta, attribuendosi in generale a problemi socioeconomici. Il peso delle caratteristiche dell'ambiente è rilevante perché può influire negativamente sul prodotto del concepimento, ampliando anche il minimo difetto nel bambino, che si evidenzia poi nell'età adulta e perfino nell'ottimale standard biologico del soggetto che egli stesso genererà.
Lavori recentemente realizzati da psicologi cubani dimostrano che ancora, nonostante tutti i vantaggi offerti dallo Stato socialista, in cui l'organizzazione del sistema sanitario copre le necessità di tutti in ugual misura, la donna non se ne serve adeguatamente, pagandone essa stessa le conseguenze, come gestante e quindi il suo futuro figlio. Questo dimostra che sono vitali i fattori sociobiologici ed economici, e che al di là di questi la medicina preventiva ed i metodi profilattici devono essere impiegati per migliorare i risultati finali.
Anche se gli studi epidemiologici dimostrano che i fattori sociobiologici variano da un paese all'altro ed anche fra le regioni, Cuba offre uno scenario di abbondanti caratteristiche biologiche, sociali ed economiche che fanno la sua storia e che sono state trasformate a partire dal 1959: pertanto è più facile lo studio e l'individuazione dei fattori che influiscono sulla nascita di un bambino di basso peso.
Nel 1995 venne realizzata una ricerca nella città di Holguin, ubicata nella regione orientale (una delle più arretrate dell'isola), caratterizzata da un ecosistema in cui i fattori sociali, biologici ed economici del sottosviluppo in cui era immersa sono stati modificati dal Governo negli ultimi 35 anni.
Qui si mescolano importanti elementi che aiutano più che in ogni altro luogo questo tipo di analisi:
Per questa ricerca si sono studiate tutte le nascite avvenute nel 1995, escludendo i morti e i non-sani, arrivando ad una quantità di 396 neonati, che sono stati ripartiti in 2 gruppi: quelli di peso normale e quelli di basso peso alla nascita (prematuri e sottoalimentati).
In ogni gruppo si sono individuati
diversi fattori sociobiologici e si è trovato che:
** è apparsa importante l'influenza dello stato civile della madre sul peso dei neonati, poiché il più alto numero dei sottoalimentati si è avuto fra i figli di madri nubili ed è stato minore fra quelli di donne sposate, che d'altro lato sono state le madri che hanno avuto il maggior numero di figli di peso normale.
Inoltre, analizzando i precedenti coniugali delle coppie studiate, non è risultata significativa la relazione tra l'essere figlio di divorziati e il peso della propria progenie.
La razza negra è risultata
quella che ha presentato il maggior numero di prematuri e sottoalimentati.
Anche se a Cuba non esiste
la discriminazione razziale possono tuttavia sussistere differenze
sociali che si riflettono nelle abitudini e nei comportamenti
e che necessiterebbero di un'ulteriore analisi individuale.
** In quanto alle condizioni ecologiche
del luogo in cui risiede la madre durante la sua vita coniugale,
si è verificato che la
maggior percentuale di madri di figli con ottimo peso vivono in
zone rurali. Nella relazione
esistente tra l'habitat materno e il peso del feto, si dovrà
analizzare non solo l'influenza negativa nell'uomo della civilizzazione
urbana, ma anche i fattori positivi che hanno influenza nella
nostra popolazione rurale, per la quale l'assistenza medica e
sociale è garantita.
** S'è studiata la presenza
o meno di alterazioni psicosomatiche durante la gestazione su
56 casi. Sonnolenza e astenia si sono evidenziate come le più
frequenti. E' risultato che queste sono state maggiori fra le
madri che hanno avuto figli sottoalimentati o prematuri. Queste
madri sono quelle che hanno registrato il maggior numero di
difficoltà psicosomatiche durante l'infanzia e l'adolescenza,
per cui possiamo segnalare
che esiste una relazione fra il peso del neonato e l'equilibrio
emotivo e la resistenza davanti a fattori negativi e positivi
nella sfera dei rapporti interpersonali. L'Organizzazione Mondiale
della Salute segnala che la ricca e fruttifera unione di genitori
e figli nei primi anni di vita rappresenta l'origine e lo sviluppo
della salute mentale.
** Si è investigato sul grado di difficoltà socioeconomiche familiari ed è risultato che sono maggiori fra le madri che hanno avuto figli con basso peso. Questa realtà suggerisce che il livello socioeconomico in cui ha vissuto la madre dalla propria infanzia (ed anche prima) può esercitare un'azione negativa da una generazione all'altra.
L'informazione raccolta in relazione alla condotta nella vita sessuale della coppia mostra che, benché il numero dei contatti sessuali esistiti prima e durante la gravidanza è stato praticamente uguale nei due gruppi, è più alto l'indice di orgasmo fra coloro che hanno avuto figli di peso normale e minore fra le madri con figli di basso peso. Inoltre, quest'ultime hanno riferito con maggior frequenza di quelle del primo gruppo dolori post-coito.
Questa qualità diversa, più povera fra le madri con figli prematuri o sottoalimentati, rivela la sua importanza nello sviluppo prenatale giacché il benessere sessuale è l'effetto risultante della confluenza delle relazioni interpersonali, biologiche e soprattutto sociali, ed è evidenziato nella Ginecologia contemporanea come un indicatore di rischio della popolazione.
** In questa ricerca è parso
non avere relazione il peso del neonato con l'età della
madre, né con il livello di scolarizzazione, i precedenti
lavorativi e gli introiti, fra gli altri fattori.
Lo sradicamento dell'analfabetismo e l'incremento della sicurezza sociale indubbiamente hanno migliorato l'educazione sanitaria del nostro popolo, però ancora queste misure non paiono sufficienti nella difficile e controversa lotta per diminuire le nascite premature e la sottoalimentazione fetale.
Nonostante ciò, si prova in questo studio che c'è relazione fra le diverse caratteristiche dei fattori sociali e biologici dell'ecosistema in cui è vissuta la madre e il peso dei suoi figli alla nascita.
Il nostro sistema sanitario, nonostante tutto, lotta tenacemente per migliorare l'assistenza sanitaria alla comunità, vigilando sulla qualità dell'integrità generazionale.
L'uomo non è un essere astratto che si trova fuori del mondo. L'uomo è il mondo dell'uomo, dello Stato e della società.