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3. uno schema di risparmio personale volontario. (La prima componente potrebbe anche prendere la forma di un trattamento pensionistico minimo, garantito dallo Stato, all'interno di uno schema occupazionale privato, cioè il secondo pilastro)» testo del documento conclusivo del seminario del Fondo Monetario Internzionale tratto dal volume "Pensioni senza fondo" comunismo informazione, n.1; strumento n.10 'm.d.a.'. |
| 3 | Come è evidente il padronato mondiale fonda la sua lotta economica contro il salario su una strategia generale esemplarmente dura e chiara. L'obiettivo di fondo è finanziarizzare le pensioni. Si vuole cioè trasformare l'enorme massa di miliardi di salario previdenziale in capitale tramite l'intermediazione della previdenza privata. In tal modo il denaro gestito finora dal sistema previdenziale pubblico all'interno della circolazione del salario sociale viene trasferito nella circolazione del capitale. Il padronato mondiale punta ad uno stravolgimento, una vera e propria mutazione genetica dei sistemi vigenti. Naturalmente è consapevole delle difficoltà. Tanto che il documento conclusivo del citato seminario dice testualmente: «I partecipanti al seminario hanno ammesso che la riforma pensionistica è strettamente legata alle condizioni sociali ed economiche di ogni paese, cosicchè un singolo modello non potrebbe essere applicato in tutti i casi. (...) I partecipanti hanno riconosciuto che, per molti paesi, il raggiungimento di tale sistema (quello a tre pilastri) rappresenterebbe una sfida importante che tuttavia potrebbe richiedere molti anni. Nondimeno, riconoscono l'importnza di disporre di un quadro generale per analizzare il risultato della riforma, soprattutto al fine di evitare errori e ritardi» |
| 4 | E come faranno? |
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in quello anglosassone possiamo osservare: una debole presenza sindacale; l'egemonia ideologica del capitalismo popolare (con l'esaltazione del possesso individuale del capitale azionario); un notevole peso del terzo pilastro nel sistema previdenziale; la debole presenza sindacale fra gli investitori finanziari istituzionali (fondi pensione). in quello eurotedesco possiamo osservare: una media consistenza sindacale; l'egemonia ideologica della democrazia economica (con l'esaltazione del possesso collettivo del capitale azionario aziendale); un peso significativo del secondo pilastro nel sistema previdenziale; un ruolo sindacale fra gli investitori finanziari istituzionali, con fondi pensione sindacali diretti o indiretti. |
| 4 | Le cose che dici sono interessanti, ma troppo teoriche. Forse è meglio fare degli esempi concreti. |
| 5 | Hai proprio ragione! Tra l'altro guardando alle cose in pratica si può vedere cosa hanno fatto i padroni italiani e i loro Governi per spingere il sindacato sulla linea del neocorporativismo e per portare avanti nel nostro paese il sistema internazionale dei tre pilastri. |
| 6 | Cominciamo da Amato Nel 1992 il capitale incarica il Governo del "progressista Giuliano Amato" di attaccare il salario sociale e di devastare il sistema previdenziale italiano cominciando a mettere in pratica il primo pilastro del Fondo Monetario Internazionale. Il Governo ha lavorato duro.
settembre '92: finanziaria di 93.000 miliardi, con 41.000 miliardi derivanti dai tagli sulla sanità e sulla previdenza, dal blocco dei contratti pubblici fino a gennaio '94 e dal divieto di rimpiazzare i dipendenti pubblici che vanno in pensione; Sul versante della spesa previdenziale la legge di Amato ha prodotto un guasto di carattere strutturale. Il sistema pensionistico a ripartizione su base retributiva resta, ma per i giovani questo sistema comincia ad essere poco interessante poichè le loro pensioni, calcolate sugli ultimi 10 anni, si abbassano molto. |
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tutti, stabilendo penalizzazioni per chi decide di "anticipare" il pensionamento prima dei 35 anni. Pensioni di anzianità (2), il blocco delle pensioni di anzianità, scattato il 19-9-92, è prorogato fino al 31-12-93, lasciando solo 4 "finestre" nel '94 (10 gennaio, 10 maggio, 10 luglio e 10 settembre) "chiuse" nuovamente dal decreto n. 553 del 28 settembre '94 (Finanziaria '95 di Berlusconi). Così Amato portò di fatto le pensioni di anzianità da 35 a 36 e più anni. Graduale aumento dell'anzianità minima contributiva da 15 a 20 anni per aver diritto alla pensione di vecchiaia. Il reddito per il diritto all'integrazione al minimo non è più quello individuale ma quello cumulato dai coniugi. |
| 3 | I padroni e il proprio AMATO governo hanno potuto realizzare i loro intenti perchè di fronte alle resistenze ed alla aperta opposizione dei lavoratori:
Dall'altro c'è l'accordo sul costo del lavoro. È questo il quadro nel quale comincia ad essere formalizzata la pratica della concertazione neocorporativa padroni-Governo-sindacati |
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| assunti in data successiva al 1993, dopo aver versato all'INPS per 35 anni il 40% della loro retribuzione, dovrebbero averne il 50% di pensione, invece del 70% ante Amato. L'attuazione del punto 2. è tutta scritta nell'accordo del 23 luglio, che qualcuno ha definito "la costituzione economica della seconda repubblica". Questo patto istituzionalizza il neocorporativismo eurotedesco. I padroni e il loro Goveno riconoscono formalmente al sindacato:
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| 3 | Ecco in breve il salasso che ci voleva fare il berlusca |
| 4 | decurtazioni dall'1.1.96, 3% per ogni anno (fino a un massimo del 50%) rispetto al "tetto" pensionabile. I lavoratori che all'1-1-95 avranno maturato 37 anni (saranno pagati sulla base dei 35). Possibilità di cumulo tra pensione e lavoro autonomo con contributo di solidarietà del 10%. Pensioni baby: (pubblico impiego). Contribuzione minima 35 anni. Dal 1.1.95 chi ha 20 anni di contributi, per ricevere la pensione dovrà maturarne almeno 34. Riduzione 3% per ogni anno di anticipo rispetto al "tetto" pensionabile. Possibilità di cumulo tra pensione e lavoro autonomo con contributo di solidarietà del 10% (di cui il 5% a carico del datore di lavoro). Dipendenti pubblici. Dal 1.1.95 sia la contingenza che le indennità speciali concorreranno a formare la base pensionistica. La reversibilità delle pensioni è sulla base dell'attuale regime INPS. Proroga del periodo di liquidazione dell'indennità di buonuscita. Pensioni di vecchiaia. Accelerazione dal 95 della riforma Amato sull'innalzamento dell'età di vecchiaia. Dal 1-1-2000 uomini 65 anni, donne 60 anni. Aliquote di rendimento. 1995: dall'1 gennaio l'aliquota di rendimento sarà fissata al 2% (con 35 anni 70% di trattamento previdenziale). Labbasamento dell'aliquota riguarda l'anzianità contributiva successiva al 31-12-1994. 1996-2000: l'aliquota scenderà all'1,75% per tutti coloro che avranno accumulato più di 15 anni di contribuzione. scala mobile. 1994: confermato il pagamento dello scatto di novembre (+3,5%) 1995: l'indicizzazione slitta al '96. 1996 e seguenti: le pensioni verranno aumentate sulla base del tasso d'inflazione programmata esclusi i trattamenti assistenziali, per i quali l'indice di adeguamento sarà ancora quello dei prezzi al consumo. |