L'anno 1997 verrà probabilmente ricordato come l'anno
delle celebrazioni del ventennale del '77.
Quest'anno si sono sentiti tutti in diritto di esprimere
un giudizio sulla storia: abbiamo infatti visto, letto e sentito giornalisti
o presunti tali dichiarare finita una stagione di scontro politico risolto
dall'intervento militare dello stato.
Nessuno ha detto degli anni di galera che peseranno sulle
spalle di molte persone (120 in semilibertà, 80 a pieno regime di
carcere) scomoda "eredità" di quel movimento, spesso dimenticate
perfino da alcuni loro ex- compagni.
Nascono così vertenze istituzionali e non, tese
a dare soluzioni di comodo (indulto) alla questione politica mai risolta
oppure le classiche e democristiane condanne a vita da parte dei familiari
delle "vittime".
Ma vi è anche un altro punto di vista di chi vuole
ripercorrere le esperienze di quegli anni e proporre un percorso
altro per liberarci dall'emergenzialismo attraverso una ricostruzione
della memoria storica ed una credibile proposta di amnistia generale.
Generale perché vuole liberare tutti i compagni
ancora in galera, perché vuole rivedere in toto il sistema carcerario,
perché attraverso questa gogna passano tutti gli esclusi ed i cosiddetti
incompatibili di questa società.
Prove sotto gli occhi di tutti sono le nuove leggi repressive
sull'immigrazione, il proibizionismo rispetto all'uso delle sostanze stupefacenti,
condanne e carcere per chi si rifiuta di servire lo stato in ogni sua forma
(vedi obiezione di coscienza totale) ed infine una riforma del sistema
giudiziario tesa a renderlo succube del sistema economico e politico vincente.
Noi del c.s. gabrio insieme con altre realtà quali
c.s. zapata (GE), il c.s. terra di nessuno (GE) ed il c.s. la talpa e l'orologio
(IM) abbiamo deciso di coordinarci e costruire ragionamenti ed iniziativa
politica per condividere le esperienze territoriali e farne strategia comune.
Strategia che non sarà fatta solo di parole e
commemorazioni ma di controinformazione visibile ed azione politica diretta.