1 maggio 1997

CI STANNO FACENDO "LA FESTA"

( una parziale cronaca delle iniziative a cui hanno collaborato alcuni Slai Cobas provinciali)

Milano : insieme ad altre forze dell' autorganizzazione (Collettivo Redazionale Dinamite, Collettivo precari di via Transiti 28, Comitato contro il lavoro precario, Cascina Novella Occupata, Movimento Proletario Anticapitalista) abbiamo dato vita ad un corteo che, sfilando a fianco del palco confederale, si è concluso con una assemblea alternativa in piazza Cordusio. Qui, oltre allo Slai Cobas e ai rappresentanti delle forze organizzatrici, sono intervenuti anche esponenti del Centro Sociale Leoncavallo e dei lavoratori dello Sri Lanka. Durante il corteo, contro la precarizzazione del lavoro, la continua selvaggia distruzione di posti di lavoro anche qui a Milano, la spedizione militare in Albania, si è ribadito che l'opposizione alla politica del governo non può essere lasciata alla destra di Berlusconi e Fini. Organizzarsi, unirsi e contrastare questa politica è possibile, così come è possibile organizzarsi al di fuori di CGIL, CISL e UIL. I lavoratori, i disoccupati e gli immigrati possono trovare un comune terreno di difesa, lottando per la riduzione generalizzata dell'orario di lavoro a parità di salario, per la difesa per tutti del salario, dell'occupazione, della qualità e della sicurezza del lavoro, per l'aumento delle tutele dei lavoratori e contro la loro totale mercificazione e precarizzazione.

Napoli : al corteo alternativo promosso da Slai Cobas e Centri sociali hanno partecipato il Coordinamento degli addetti ai Lavori Socialmente Utili (Lsu) di Napoli, il Comitato Unitario disoccupati della Campania, rappresentanti del sindacalismo di base e molti immigrati. Corteo vivace e combattivo che ha avuto come parole d'ordine l'opposizione al pacchetto Treu (precariato), alla chiusura di Arese., Pomigliano e i cablaggi di Napoli, per la trasformazione dei Lsu in contratti definitivi, per i diritto al soggiorno e al lavoro per gli immigrati.

Lecce : il 30 aprile abbiamo volantinato le fabbriche della zona distribuendo il Giornale e il volantino nazionale. Per il 1 maggio abbiamo deciso di fare una scelta controcorrente. Abbiamo organizzato una conferenza stampa, riuscita molto bene e ripresa dai giornali e TV locali, in cui dichiaravamo di non partecipare alla manifestazione e al concerto di Roma per mettere a nudo che i lavoratori non hanno nulla da "festeggiare". Una giornata di riflessione sul fatto che la "festa" la stanno facendo ai lavoratori : licenziamenti e disoccupazione, morti sul lavoro, precarizzazione sempre più selvaggia, ritorno alla schiavitù .....

Pescara : ricollegandosi alle origini storiche del 1 maggio, abbiamo svolto una capillare campagna di sensibilizzazione finalizzata a richiamarne il carattere di lotta internazionale contro la sempre più devastante aggressività del capitalismo. Con il coordinamento lavoratori, studenti e disoccupati organizzati, abbiamo organizzato una proiezione sulle lotte dei lavoratori coreani e dei portuali di Liverpool e un'assemblea serale sul tema "Quali prospettive per il movimento operaio mondiale."

Torino : uno spezzone dell'autorganizzazione ha partecipato al corteo tradizionale. Oltre allo Slai Cobas erano presenti il Centro Sociale Gabrio, il Centro di documentazione Senza Pazienza, la FLSU e diverse organizzazioni studentesche. Lo spezzone ha concluso il corteo in P.zza S.Carlo con un comizio alternativo, in cui è stata ribadita la nostra opposizione alle scelte governative (precarizzazione del lavoro, attacco allo stato sociale, intervento militare in Albania) e rilanciato il progetto di autorganizzazione dei lavoratori e sul territorio. Il 25 aprile, con il Csa Gabrio e il comitato Chiapas, abbiamo tenuto una manifestazione in borgo S.Paolo, quartiere simbolo della resistenza a Torino, rimarcando non solo il valore di classe della resistenza ma portando anche ragioni di lotta per i giovani e i lavoratori. Forte denuncia è stata nell'occasione espressa per il vile massacro di Lima.


I lavoratori immigrati dello Sri Lanka in corteo con l'autorganizzazione

Dall'intervento di un lavoratore dello Sri Lanka, durante il comizio conclusivo a Milano :

"In questa oscura epoca della liberalizzazione delle economie, nell' epoca della ricolonizzazione del mondo attraverso le compagnie transnazionali, siamo testimoni della morte di migliaia di persone per causa della malnutrizione e delle malattie; milioni di lavoratori, si vedono negato il diritto al lavoro; milioni di bambini si vedono negata non solo la loro educazione ma anche la stessa infanzia. Questa è la situazione dolorosa nella quale l'imperialismo ha spinto l'umanità. Oggi più che in altri tempi la priorità risiede nella necessità di unire e rafforzare la lotta della classe operaia in tutto il mondo contro l'offensiva dell'imperialismo."


La Coordinadora Intersindacale 1 Majo che raccoglie tutti i sindacati indipendenti e di classe messicani, invitando lo Slai Cobas alla manifestazione del primo maggio, ha espresso l'intenzione di verificare la possibilità di costruire una unione internazionale. La Coordinadora ha già rapporti consolidati con movimenti sindacali indipendenti e di classe sia negli Usa che nel resto dell'America latina.



INDICE di maggio

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