La Mizar di Busto Arsizio (Va) discrimina lo Slai Cobas. Condannata.

L'11 settembre 97 il pretore del lavoro di Busto Arsizio ha condannato il comportamento antisindacale della Mizar che aveva proibito ai delegati Rsu dello Slai Cobas di indire assemblee. Ci hanno provato in tutte le maniere a discriminarci : sono stati serviti ! E con loro tutti i subdoli sostenitori delle argomentazioni aziendali. Un altro spazio conquistato perchè i lavoratori possano riprendersi la pa- rola.

Cobas Slai Mizar - 0331.626444

Grandi manovre attorno agli appalti delle pulizie negli

ospedali di Monselice e di Este.

A spese di utenti e lavoratori.

Scade l'appalto di pulizia e gia' da mesi sono in corso le grandi manovre : il manager Nico Speranza punta a ribassare ulteriormente le spese per la pulizia e la sanificazione. Le ditte interessate abbassano sempre di più l'offerta portandola a livelli incredibili. Speranza punta a riscuotere il premio personale di decine di milioni stabilito dalla Regione Veneto per i manager che "risparmiano". Le ditte per mantenere i forti guadagni degli appalti magari si trasformeranno in cooperative fasulle, useranno meno detersivi, aumenteranno i carichi di lavoro ai dipendenti, taglieranno il servizio svolto, licenzieranno personale. Lavoratori ed utenti si troveranno stretti in una tenaglia e diverranno le vittime di queste speculazioni. I Cobas Slai degli Ospedali di Monselice e Este hanno avanzato precise proposte di miglioramento e rafforzamento del servizio di pulizia : garanzia del posto di lavoro, mantenimento del monte ore individuale e collettivo, riconoscimento economico dell' anzianita' lavorativa ecc. Se non verranno assunte, intraprenderemo tutte le iniziative giuridiche e sindacali per riaffermare i nostri diritti e quelli di tutti gli utenti dell'ospedale.

Ospedali di Monselice e Este

Adl /Slai Cobas 0429.74459

Rappresaglie concertate.

La Sirti di Benevento aveva la strana abitudine di non pagare, nei modi previsti dalla legge, il tempo trascorso sui mezzi dell'azienda da e per raggiungere i cantieri di lavoro sparsi sul territorio dell'intera provincia ed il periodo di pausa per mangiare poche cose fredde in mezzo alla strada . I lavoratori si sono rivolti al Pretore del Lavoro del capoluogo sannita, hanno ottenuto ragione. La Sirti, con il consenso esplicito di Cgil e Uil, sta cercando di ritornare in possesso delle somme che ha dovuto sborsare ai lavoratori pagando le "trasferte", in forma forfettaria o a piè di lista, solo a coloro che hanno accettato di restituire i soldi che il Pretore aveva loro assegnato . Si tratta di vere e proprie rappresaglie "concertate" nei confronti di chi non abbassa la testa Slai Cobas Benevento 0824.47117

FINESTRA INTERNAZIONALE

Alcuni compagni brasiliani del "Sindacato dei lavoratori dell'industria petrolchimica brasiliana" ci scrivono che " ... i problemi che debbono affrontare i lavoratori brasiliani sono abbastanza simili a quelli dei lavoratori italiani. La flessibilità e la precarizzazione dei rapporti di lavoro, la disoccupazione crescente, lo smantellamento dei sistemi di previdenza pubblica e la privatizzazione generalizzata sono alcuni esempi.". Anche in Brasile il tentativo è quello di ingabbiare le lotte degli operai all'interno di organizzazioni sindacali istituzionalizzate, che promuovono una politica di conciliazione degli interessi operai con quelli degli imprenditori e trattano per un patto sociale con governo e padroni. Per questo motivo le esperienze di autorganizzazione operaia come la nostra destano molto interesse e indicano una via praticabile per la difesa degli interessi dei lavoratori.

Dagli Stati Uniti, culla del lavoro flessibile e precario, arriva un'interessante notizia, di lotta contro la flessibilità e la precarietà del lavoro, in difesa delle tanto vituperate "rigidità". I lavoratori della UPS, società americana che ha il monopolio della distribuzione dei pacchi postali e che occupa 340.000 addetti, dopo mesi di lotta dura e compatta hanno messo in ginocchio la società costringendola a trasformare a tempo pieno i contratti di molti lavoratori e ottenendo un significativo adeguamento salariale per i lavoratori con contratto a part-time.

Da sempre andiamo dicendo che il lavoro precario non serve a creare nuova occupazione, ma a dar modo ai padroni di sfruttare ancor di più i lavoratori. Una conferma ci arriva ancora dagli Stati Uniti. Il presidente Clinton ha espresso pubblico riconoscimento a "La Sprint" (colosso mondiale delle Telecomunicazioni) per il suo sforzo di offrire opportunità di lavoro ai disoccupati, che sono assunti con contratti a termine. Peccato che la stessa compagnia si sia convertita ai "disoccupati" dopo essere stata recentemente obbligata a riassumere 177 lavoratori licenziati per rappresaglia contro uno sciopero. Altro che nobile intento sociale : evidentemente la Sprint pensa che i lavoratori precari si dimostreranno più docili!

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