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10 gennaio 1995 TERZA UDIENZA Le note rilevanti di questa giornata sono l'ennesimo divieto a un corteo che, nelle intenzioni di chi l'ha proposto, avrebbe dovuto partire dal Tribunale toccare alcuni luoghi simbolici relativi sia allo sgombero del Leoncavallo, e relativo processo, sia alla campagna repressiva piu' generale, nell'ambito della quale si vanno a inserire lo sgombero del 20 gennaio, quello del 9 agosto, le 1300 denunce dell'ultimo anno e mezzo, le decine di processi di cui questo fa' parte. I luoghi, che dovevano essere toccati, erano il Comune di Milano, il Tribunale e la Prefettura, ma tutte e due le differenti richieste di percorso sono state vietate dalla Questura per motivi di ordine pubblico secondo quel totale restringimento degli spazi di agibilita' politica che ha visto ripetuti divieti alla quasi totalita' delle iniziative nell'ultimo anno. Stralci dalle stenotipie Avv. ONESTI: Volevo svolgere alcune osservazioni sull'andamento dell'udienza scorsa, perche' sono state create gravi difficolta' a questo difensore, perche' una scelta del Procuratore della Repubblica di produrre atti contenenti il nome di un collega, hanno determinato scelte traumatiche nel processo da parte del collegio difensivo. Io non voglio entrare nel merito del potere del Procuratore della Repubblica di poter produrre o di richiedere di per produrre determinati documenti, pero' pongo delle ragioni di opportunita' non politica, opportunita' di economia processuale e mi chiedo, come difensore, in uno stato che dovrebbe essere rispettoso dei pri'ncipi che tutelano il diritto alla difesa. Mi chiedo : il Procuratore della Repubblica, prima di chiedere l'acquisizione, ha preso atto che tra gli indagati vi era il collega Mirko Mazzali ? Perche' se si' bisogna chiedersi se le ragioni che gli imponevano la produzione di quel documento fossero tali da determinare una scelta che doveva necessariamente portare a uno scontro fra il rappresentante della Procura della Repubblica e il collegio difensivo. Se no, quindi se il Procuratore della Repubblica non si e' avveduto tra i tanti indagati anche del collega Mirko Mazzali. Io chiederei, per ragioni di opportunita', al Procuratore della Repubblica di richiedere egli stesso il ritiro di questa documentazione, e in ogni caso questo difensore lo richiede al Pretore nel suo potere come dominus d'udienza di revocare l'ordinanza con riferimento a quella documentazione portante il nome dell'Avvocato Mirko MAZZALI. (...)Non possiamo pensare che questo processo si possa celebrare nell'assenza degli Imputati e nell'assenza degli Avvocati che li assistono. Noi abbiamo una sparuta rappresentanza degli Imputati, e questo e' molto grave. In un processo che non riesce a portare davanti all'organo giudicante gli Imputati, e' un processo che nasce zoppo e muore paralitico (...) L'Avvocato Mirko MAZZALI difende, credo, piu' di una decina di posizioni, e screditare l'Avvocato Mazzali con l'introduzione di una documentazione improvvida ritengo che abbia determinato negli Imputati una decisione di astenersi, di de legittimare il processo, ed e' una decisione la cui gravita' influira' sull'andamento del processo e le responsabilita' dell'andamento, della conclusione del processo, ricadranno su chi ha richiesto l'acquisizione di tale documentazione, e su chi, il signor Pretore non me ne voglia, ha disposto tale acquisizione (...) PM: (Questi atti) sono importanti perche' riguardano fatti del 10 settembre 1994; fatti che hanno una oggettiva gravita', non solo per il titolo di reato ipotizzato dalle Forze di Polizia che hanno proceduto alla denuncia, ma perche', forse il Signor Pretore non se ne ricorda, ma in quel giorno successero parecchi incidenti a Milano. Allora io ho scelto la produzione di questo documento, tante altre sono le comunicazioni di notizia di reato a carico di questi o altri indagati, che riguardano comunque manifestazioni di piazza, chiamiamole cosi', perche' proprio quel 10 settembre si verificarono dei gravissimi disordini. Io ritengo che se alla fine dell'istruttoria dibattimentale dovessi pervenire a un convincimento di richiesta di colpevolezza per taluno degli imputati, e' mio dovere valutare se questi imputati, per i quali chiedero' una eventuale condanna, fossero stati o meno presenti e quindi denunciati, ripeto, per gravi reati, tant'e' che una comunicazione di notizia di reato e' stata trasmessa alla Procura del Tribunale e questa, chiariamoci subito, non riguarda l'Avvocato MAZZALI che quindi e' stato segnalato per fatti meno gravi. Ripeto che e' mio dovere, credo, inserire come elemento di valutazione questa circostanza e non vi era altro modo per farlo, se non quello di produrre appunto questa comunicazione di notizia di reato che fra l'altro costituisce oggetto di processo da parte di un collega, il quale ha ritenuto di fornirmi questi documenti da proporre. Quindi ribadisco la rilevanza dal mio punto di vista di questa produzione per questi motivi, perche' le persone che oggi sono imputate e che sono state segnalate per gravi reati quel giorno, potrebbero in qualche modo subi're un giudizio differente da altre persone che sono imputate in questo procedimento, ma che quel giorno che, ripeto, non e' un giorno qualsiasi, ma un giorno particolarmente carico di tensione, non c'erano. (...) Se poi un difensore apprendendo in qualche modo di essere indagato ... io voglio ricordare che ci sono persone, cittadini normali, magistrati, poliziotti, semplici cittadini che apprendono di essere indagati dai giornali, che apprendono di essere indagati in mille modi. Non vedo quindi un particolare trauma, escluso, ripeto, un intento persecutorio della Procura nei confronti dell'Avvocato MAZZALI o del collegio di difesa, oppure una produzione strumentale in qualche modo, a minare la loro autotomia (...) Avv. ONESTI: Signor Pretore, c'e' un Imputato che vorrebbe fare una dichiarazione spontanea, se possibile. IMPUTATA ANNA: Ci e' arrivata notizia che delle persone che erano appunto interessate a venire qui in Tribunale per portare solidarieta' agli imputati di questo processo, e' stata fermata nei pressi della stazione Centrale, strattonata, e si stanno distribuendo sul posto da parte degli Agenti della forza pubblica degli avvisi di garanzia per resistenza a Pubblico Ufficiale sul posto. Noi lo denunciamo come ulteriore tentativo di intimidazione verso questo procedimento che gia' si e' dimostrato compromesso fin dal suo inizio. PRETORE: Io vorrei ricordare che le dichiarazioni spontanee degli Imputati devono riguardare il processo. ANNA: Secondo noi questo e' inerente al processo. PRETORE: Erano degli Imputati di questo processo le persone fermate ? ANNA: Alcuni si'. |
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