28 GENNAIO '95
Dichiarazioni spontanee degli imputati: MATTEO

PRETORE: T. Matteo.

MATTEO (22 anni): Va be', io credo che gia' i miei compagni abbiano dato comunque il quadro di una situazione, io aggiungo un tassello.

Premetto che non e' facile parlare qui, non e' come fare una riunione con i miei compagni, qua si processa, si condanna, si mette la gente in galera, per cui quello che devo dire l'ho scritto, per evitare di essere confuso visto che qui non c'e' rapporto paritario, lei mi giudica, non c'e' confronto. Nel corso di questo processo mi sono accorto che voi non processate cio' che abbiamo fatto, voi processate quello che ha scritto il PM, voi processate la versione del PM, ma questo non c'entra niente con cio' che abbiamo fatto noi nel corso di questa vicenda.

Voi date un segno, perche' non e' il mio comportamento che spiega il Codice Penale, ma e' il Codice Penale che spiega il mio comportamento e il Codice Penale e' espressione giuridica di determinati rapporti sociali di produzione ed e' attraverso questo meccanismo che voi andate a leggere i comportamenti. Per cui il crimine non esiste, sostanzialmente, esistono dei comportamenti che vengono, in base appunto ai codici, spiegati e ritenuti criminali perche' altrimenti non si spiegherebbero il fatto che a Muccioli date 3 mesi per omicidio, mentre date a noi pene da 8 mesi a 1 anno e 2 mesi per blocco stradale. Per cui non e' una questione morale di morti, di reati ecc., ma molto materiale. Noi intacchiamo il vostro potere, perche' occupiamo aree dismesse sottraendole alla speculazione e, nel contempo le facciamo pulsare di vita, perche' facciamo concerti e spettacoli fuori dalle logiche di profitto, perche' chiediamo la drastica riduzione dell'orario di lavoro a parita' di salario, l'A.T.M. gratuito per i disoccupati, perche' diciamo che casa e sanita' sono un diritto di tutti.

Ecco, voi e' per tutto questo che ci processate e non perche' quel giorno eravamo davanti al portone del Centro Sociale Leoncavallo. Quindi, il grado di pericolosita', di criminalita' o di criminalizzazione di un comportamento e' dettato principalmente dall'antagonismo che questo esprime, quindi, dal grado di antagonismo allo stato di cose presenti. Voi siete qua non per giudicare, ma per tradurre un potere, non per ricercare la verita', ma per incentivare una menzogna. Il Dottor Catelani all'inaugurazione dell'anno giudiziario ha, ancora una volta, sottolineato la lentezza dei processi, ma allora io mi chiedo e vi chiedo coma mai dai fatti del 20 Gennaio e' appena passato un anno e gia' siamo alla sentenza, mentre centinaia di cause, per esempio, di lavoro giacciono nei vostri cassetti per anni.

Ne devo dedurre che noi abbiamo una corsia preferenziale nei meandri di questo palazzo. C'e' una squadra, un pool che si occupa di noi, che lavora tenacemente a teoremi o affini, che cerca di scovare una qualche cupola che comanda tutto.

Con tutta umilta' non avete capito niente! Democrazia diretta, autogestione, il Codice Penale non sa neanche cosa sono.

Allora voi costruite i vostri teoremi, cercate i capi e i quadri intermedi che esistono solo nelle vostre congetture. Da quest'aula non esce la verita' non c'e' giustizia, per me la verita' e' la soluzione del conflitto. Allora o si pensa che i nostri comportamenti siano innati cioe' io nasco criminale e, se questa e' la tesi la soluzione di questo e' la pena di morte, perche' se io sono un criminale innato mi tagliate la testa e diamo soluzione al conflitto, applicando la teoria di Lombroso. Oppure pensiamo che i nostri comportamenti siano il prodotto di contraddizioni che una molteplicita' di fattori hanno concorso a produrre. Allora la soluzione di questo conflitto non e' ne la pena di morte ne il carcere, la soluzione di questo conflitto sono le ragioni sociali che ci hanno mosso e, che secondo me, sono il vero crimine presente. 3 milioni di disoccupati, morti e infortuni sul lavoro, basta leggere oggi il Manifesto e sentire quello che e' successo ieri, tagli drastici alle spese sociali, otto ore di lavoro in fabbrica o in ufficio per tutta la vita. Questo e' criminale, e' in queste cose che ci siede il conflitto, ono queste cose che determinano i comportamenti. Allora, o voi applicate la teoria di Lombroso o ci assolvete tutti perche' sono le ragioni sociali il vero crimine.