28 GENNAIO '95
Dichiarazioni spontanee degli imputati: MICHELE

PRETORE: P. MICHELE

MICHELE (26 anni): Io volevo attenermi ai fatti del 20 Gennaio e volevo spiegare e motivazioni per cui eravamo li quel mattino io e molte altre persone. Il motivo era portare solidarieta' ai militanti del Leoncavallo e al progetto dei Centri Sociali autogestiti. Per questo alle ore 5.30 del mattino mi sono alzato, sono arrivato fino al Casoretto, ho aspettato una buone mezz'ora perche' da nessuna via si poteva entrare, ho atteso che dei signori tutti vestiti di nero con manganelli mi lascissero entrare, sono arrivato davanti al Leoncavallo a portare la mia solidarieta' e con me c'erano altre persone ed era implicito per il contesto che quella solidarieta' era assolutamente pacifica. D'altra parte non penso che i fatti del 20 Gennaio, il problema dei centri sociali o proprio alcune delle cose di cui si e' discusso in questo processo siano analizzabili usando come metro di giudizio il Codice Rocco. Mi sembra che ci sia ridotti ad un'analisi tecnica millimetrica dei fatti, con degli strumenti empirici. Io ho avuto questa impressione, mi sembra che non si possa analizzare queste cose in questo modo.. Ho finito.