Contro la commemorazione della morte del boia Mussolini
Il 28 aprile del 1945 in piazzale Loreto veniva appeso a testa in giu' il dittatore Benito Mussolini.

Con questo gesto. la resistenza popolare esprimeva la sua rabbia verso il regime fascista, che l'aveva costretta ad una delle parentesi piu' drammatiche della sua storia.

Una storia che il regime della Seconda Repubblica vuole occultare, per ristabilire, con propositi di riconciliazione, un'improponibile quanto antistorica riappacificazione nazionale col proposito di legittimare il nuovo governo di destra con la partecipazione dei fascisti.

La grande mobilitazione del 25 aprile, che ha reso visibile nelle strade e sulle piazze milanesi le forze dell'antifascismo, che con la memoria di ieri, ancora oggi si oppongono ai fascisti del M.S.I. o camuffati sotto qualsiasi sigla ed organizzazione.

Queste canaglie, che ancora oggi si esibiscono in espressioni di apologia fascista con saluti romani, simbologie littorie, ed inni al duce, che guidano assalti squadristi con armi alla mano contro le sedi della rappresentanza politica del movimento antagonista.

Questi rigurgiti che da tempo hanno fatto capolino dalle fogne in cui erano stati relegati dalla resistenza non devono trovare ulteriori spazi di agibilita' e devono essere impediti all'esercizio dei loro teatrini commemorativi, le forze antifasciste devono oggi come ieri impedire ogni forma di celebrazione e di memoria della storia fascista.
PER QUESTO IL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO LANCIA UN'APPELLO

PERCHE' SIA IMPEDITA LA COMMEMORAZIONE DEL LORO CAPO, CHE I FASCISTI TENTERANNO IN PIAZZALE LORETO NELLA DATA DEL 28 APRILE.
INVITIAMO TUTTI ALLE ORE 17.30 ALLA MOBILITAZIONE PER IL PRESIDIO DELLA PIAZZA.

CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO