via Ucelli di Nemi
Si e' parlato a lungo di Via Ucelli di Nemi; sull'onda dell'emergenza costruita ad hoc da giornali e questura, hanno descritto il quartiere come terra senza legge. Abusivismo, sopraffazioni quotidiane, spaccio di eroina. E sono passati dalle parole ai fatti: sgomberi violenti, portati a termine da polizia e carabinieri, di intere famiglie.
Non abbiamo intenzione di nascondere le forti contraddizioni che condizionano l'abitare in quartieri come questo, contraddizioni che andrebbero affrontate con un intervento che vada oltre il solo utilizzo della polizia (mancanza cronica di servizi: scuole, servizi pubblici, spazi di socialita', ecc.), vogliamo pero' dare anche una nostra versione dei fatti e far valere i nostri diritti. Sara' vero che e' terra senza legge, ma gli sgomberi che stanno avvenendo fanno si' che divenga anche terra senza diritti e senza doveri da parte di chi governa questa citta'.
Come gruppo di famiglie che sono state sgomberate il 25 febbraio intendiamo denunciare quanto accaduto: una spropositata violenza sia verbale che fisica da parte delle forze dell'ordine anche nei confronti di donne e bambini: donne ammanettate e spintonate per le scale; minacce di sottrazione dei bambini per infermita' mentale delle madri; minacce di arresto ai capofamiglia in caso di resistenza allo sgombero; una donna e' stata ricoverata perche' dallo spavento e' stata presa da convulsioni epilettiche. Tutto questo sui giornali non e' comparso.

Quando l'azione poliziesca e' terminata ci si e' trovati per strada, anche con bambini piccoli, senza una casa e senza i nostri oggetti personali. E' da quel giorno che non possiamo lavarci ne' cambiarci (alcuni di noi non sanno neppure dove e' stata portata la propria roba).
Dato che non siamo spacciatori, ma semplici operai con il bisogno della casa, la sera stessa siamo stati costretti ad occupare altri alloggi e intendiamo rimanervi.

Avranno pur bisogno i vigili di una casa (possibile che i vigili guadagnino cosi' poco da non superare il tetto di 17 milioni?), ma anche noi rivendichiamo questo diritto: non devono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Chiediamo la solidarieta' di tutti.
Non si possono lasciare le famiglie per strada.
Vogliamo far sentire e faremo sentire la nostra voce.

Le famiglie sgomberate,
vecchi e nuovi occupanti di via Rilke