Non ci sorprende che la giunta milanese abbia rifiutato, nel corso di tutta la vicenda, qualsiasi assunzione di responsabilita' diretta, mentre ci stranisce che a interessarsi del caso siano personalita' di portata nazionale.

Il ministro Podesta' ha colloquiato con le famiglie esprimendo la sua comprensione al disagio che queste vivono; si e' poi recato nel quartiere di Ponte Lambro per verificare di persona lo stato di inagibilita' degli appartamenti che ospitavano le famiglie prima dello sgombero del primo giugno, inagibilita' causata dall'intervento dello IACP ( saniteri divelti, porte murate...); ha infine lasciato le famiglie con l'impegno di sentire direttamente il sindaco Formentini nella giornata di domani.

Non ci interessa dare eccessiva affidabilita' alle promesse del ministro in quanto e' facile coglierne la strumentalita'. E' chiaro che lo scontro in atto tra le forze politiche di governo non e' la messa in discussione di una politica di intervento sulla casa, ma di ben altra portata.

Lo stato di necessita' di queste famiglie e' evidente agli occhi di tutti coloro che affrontano il problema con la dovuta ragionevolezza, ed e' altrettanto evidente quanto queste famiglie siano diventate una cartina di tornasole della politica antipopolare portata avanti dalla giunta milanese che calpesta i diritti piu' elementari in nome del profitto.

Domani, 18 luglio alle ore 17.00, saremo ancora davanti a Palazzo Marino, per dimostrare la nostra contrarieta' al rigetto dei ricorsi da parte della Commissione Assegnazione Alloggi e per denunciare il completo asservimento di questa alle direttive politiche leghiste.

E' NOSTRO DIRITTO AVERE UNA CASA E NON CI FERMEREMO FINCHE' NON L'AVREMO OTTENUTA.