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1964 |
Prove di colpo di Stato
Il 26 giugno il governo presieduto da Aldo Moro, dopo essere stato messo in minoranza in Parlamento, rassegna le dimissioni. Al generale De Lorenzo, comandante dei carabinieri, parve che fosse giunto il momento di dare esecuzione al piano Solo, cosi' denominato perche' prevedeva il coinvolgimento della sola arma dei carabinieri che avrebbe dovuto occupare i luoghi strategici delle grandi citta': prefetture, stazioni radiotelevisive, centrali telefoniche, sedi di alcuni partiti. I tre comandanti delle divisioni dell'arma furono convocati a Roma e ricevettero, oltre allo schema del piano, anche le liste degli enucleandi, cio' delle persone pericolose da arrestare. Ai comandanti era affidato il compito di predisporre i dispositivi per rendere operativo il piano e di attendere ordini per agire.
Mentre si prolungavano le trattative per la formazione del nuovo governo, il generale De Lorenzo fu convocato dal Presidente della Repubblica Antonio Segni. Era il 15 luglio. Il giorno dopo Moro ed altri notabili democristiani si incontrano in una casa privata con il generale De Lorenzo.
Il 17 luglio Dc, Psi, Pri, Psdi raggiungono l'accordo di programma di governo.
Che cosa e' successo nell'estate del 1964? Era la prima prova di un colpo di Stato? Quale e' stato il ruolo del Presidente della Repubblica?
Il 14 maggio 1967 il settimanale l'Espresso svela i misteri di quell'anno.
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