La coscienza di un hacker
The Mentor
Phrack
volume 1, numero 7, file 3
...Io sono un uomo invisibile. Maledetti ragazzi, sono tutti uguali. No, non sono uno
spettro, come quelli che ossessionavano Edgar Allan Poe; e non sono neppure uno di
quegli ectoplasmi dei film di Hollywood. Un altro è stato preso oggi, è su tutti i
giornali: "Adolescente arrestato nello scandalo del crimine informatico". Sono un
uomo che ha consistenza, di carne e ossa, fibre e umori, e si può persin dire che
posseggo un cervello. Ma avete mai, nella vostra psicologia da tre soldi e nel vostro
tecnocervello del 1950, guardato oltre gli occhi dell'hacker? Sono semplicemente
invisibile perchè la gente si rifiuta di vedermi. L'invisibilità di cui parlo si verifica per la
speciale disposizione degli occhi di coloro con i quali vengo a contatto. E poi è
successo... si è aperta una porta su un mondo... correndo sulle linee del telefono, come
l'eroina nelle vene di un drogato, un impulso elettronico viene spedito, cerco un
rifugio... trovo una BBS. "E' qui... qui è dove io sono... questa è la mia patria... qui
conosco tutti... anche se non li ho mai incontrati, non ho mai parlato con loro e magari
non li sentirò mai più... vi conosco tutti... questo ora è il nostro mondo..." Dipende
dalla struttura dei loro occhi interni, quelli cioè coi quali, attraverso gli occhi corporei,
guardano la realtà. Questo ora è il nostro mondo: il mondo dell'elettrone e del
commutatore, la bellezza del baud. Facciamo uso di un servizio già esistente, senza
pagare per quello che potrebbe essere a buon prezzo, come l'acqua se non fosse gestito
da avidi profittatori... e voi ci chiamate criminali... Il mio buco è caldo e pieno di luce.
Sì pieno di luce. Dubito che in tutta New York ci sia un posto più splendente di questo
mio buco. Broadway compresa. Noi esploriamo... e voi ci chiamate criminali. Noi
cerchiamo la conoscenza... e voi ci chiamate criminali. Quando ti succede, dubiti della
tua esistenza e finisci per chiederti se non sei un fantasma nella mente degli altri. Voi
costruite bombe atomiche, voi fate la guerra, voi uccidete spergiurate e ci mentite e
tentate di farci credere che è per il nostro bene, eppure siamo noi i criminali. Senza luce
io non sono soltanto invisibile, ma anche senza forma; e non sentirsi addosso la propria
forma è vivere una morte. La mia colpa è quella di essere più furbo di voi, e per questo,
non potrete perdonarmi. Ecco perchè combatto la mia battaglia contro la compagnia
elettrica. Ho teso una rete di fili su tutto il soffitto, centimetro per centimetro. Rubo
energia, per riprendermi tutto il denaro che mi hanno rubato prima che imparassi a
difendermi. Io sono un hacker, e questo è il mio manifesto. Voi potete fermare questo
individuo, ma non potete fermarci tutti... dopotutto, siamo tutti uguali/invisibili. Ho
bisogo di luce, luce sempre più forte: la verità è luce e luce è verità.
Rap da Ralph Ellison e The Mentor
su DECODER rivista internazionale underground n.9
o su Giro di vite contro gli hacker - Bruce Sterling - Shake ed. undeground