Astralasia escono a metà degli anni '80 dalla teiera della Magic Mushroom Band con uno sbuffo di vapore house-techno-etnico-ambient-trance-psichedelico. In pratica la formazione parallela di uno dei più importanti gruppi della scena inglese "Free Festival" degli anni '80. Il già potente suono fisico e solare della Magic Mushroom Band entra nel caleidoscopio ritmico degli Astralasia oscillando in una danza vorticosa ed inebriante. L'esordio nel 1990, autoprodotto in edizione limitata su Fungus Records ed intitolato "ASTRALASIA" (ospite il sax cosmico di David Jackson ex Van Der Graaf Generator, ricambiato successivamente dai Nostri in un suo album). Nel 1992 esce "The Politics of Ecstasy" prima realizzazione dell'etichetta Magick Eye, zona autonoma fondata da questa comune di musicisti nomadi per gestire in libertà la propria musica, tuttora felicemente attiva e prolifica. In questo e nell'album seguente del 1993 "Pitched Up at the Edge of Reality", Astralasia definiscono ulteriormente il loro universo sonico schierandosi dalla parte della natura accostando le frenesie ritmiche ad un ambient music organica e pulsante. Impegno e divertimento. Un connubio evidenziato da due casi emblematici come la partecipazione a "Off The Map" e "Ambient Amazon", raccolte realizzate rispettivamente per raccogliere fondi in sostegno alle lotte dell'Advance Party contro la Criminal Justice Bill ed il Public Order Act (leggi governative repressive nei confronti dei Free Festivals e della libertà di espressione), ed in solidarietà al popolo amazzonico dei Woarani. "Whatever Happened To Utopia?" seguito da "Axis Mundi" colorano di vibrazioni etniche le uscite del periodo 1994 -'95. L'intensa attività live nel contesto dei rave party e degli eventi londinesi del Club Dog li conduce tra i protagonisti di "Feed Your Head" famosa serie di compilation della Ultimate, preludio alla "mixologia" di "Astralogy" e "The Space Between" tra vecchi singoli ed esperimenti di remix... "...abbiamo deciso, a causa della nostra evoluzione e del nostro continuo approccio ad autoprodurci, che non coinvolgeremo il mondo e sua madre per rimescolare piste (remix), ma useremo i nostri nuovi giocattoli per iniettare nuova vita nelle vecchie piste...". "Seven Pointed Star", l'ultimo densissimo capitolo. Trance psichedelica dura ed incessante. Sempre nel 1996 gli Astralasia sono di scena al Whirl-Y-Gig, evento del festival Womad e varco di accesso ai frequenti passaggi virtuali dalla pionieristica stazione radio di internet Gaialive. "Astralasia sorge direttamente nella vostra testa per muoversi agevolmente all'interno, premendo il grilletto di emozioni ed idee. Essenzialmente ha due incarnazioni: come una scala mobile a beatitudine angelica e come una felice, positiva, vibrante pista da ballo. E probabilmente nessuna coincidenza che la prima è proprio quello che state cercando dopo una notte con la seconda. Una mano dopo l'altra pompando nell'aria, ad occhi chiusi, raggiungete quel delicato crescendo e surfate verso il suo picco, che suona come la vostra tazza di tè".