MARTEDI 17 GIUGNO 1997
ore 01:03
Circa 80-100 persone sono state arrestate in zona Stopera (sulle rive dell'Amstel) dalla polizia antisommossa. Dopo la partenza di una manifestazione di "accoglienza ai leaders europei" (per mantenerli svegli) la polizia ha circondato il gruppo di dimostranti (il che sarebbe proibito in Olanda!). Qualcuno è riuscito a scappare in una piccola barca.
I manifestanti sono detenuti da ormai un'ora.
Quando sull'altra sponda dell'Amstel la gente si è radunata per osservare il gruppo circondato dalla polizia, i celerini hanno caricato e disperso gli spettatori.
Ci si aspetta che anche altra gente sarà arrestata con l'accusa dell'art.140, ritenendo quelli che in realtà sono gruppi formatesi spontaneamente, responsabili di costituire una organizzazione criminale, qualcosa di simile alla mafia (il che è ridicolo in sé).
ore 02:23
Un gruppo di 100-120 (circa) persone è stato circondato e arrestato per aver violato il decreto di emergenza. La polizia si è fatta viva in maniera massiccia. La manifestazione del "giubileo", iniziata con 70 partecipanti, è cresciuta rapidamente fino a contare 140-160 persone che giravano di notte per i canali di Amsterdam per salutare i leaders europei e ringraziarli per l'ottimo lavoro che fanno.
30-40 di questo gruppo sono riusciti a scappare all'accerchiamento della polizia, prendendo una barca dall'altro lato del canale. Una piccola folla si era radunata sull'altra riva per vedere cosa stava succedendo: la notizia dell'arresto di massa della notte precedente era ancora fresca. Ma anch'essi sono diventati vittime del temporaneo stato di polizia olandese.
E' seguito un inseguimento selvaggio nelle stradine e sui ponti del centro di Amsterdam. Sono stati lanciati dei mattoni.
Alle 2.00 la polizia rastrellava le strade in cerca di compagni isolati. Un gruppo di 10 è stato trovato sulla terrazza di un ristorante; forse a causa del nervosismo, la polizia ha avuto difficoltà nel selezionare le proprie vittime, così tutte le 30 persone che erano sulla terrazza sono state prese prigioniere.
Questo porta il conto delle perdite a: i presumibili 40 di venerdi/sabato + approssimativamente altri 40 + 20-30 di domenica pomeriggio + 348 di domenica sera + 20-30 lunedì + 100-120 + 30 + quelli che saranno arrestati nelle prossime ore nel centro della città.
| ore 03:49
Martedì notte, ore 02.15, Waterlooplein, Amsterdam |
Una scena sinistra e ti trovi a cercare le parole adatte: "razzia"? "deportazione"?
Forse parole troppo pesanti, ma solo in apparenza... o sarebbe più attuale il termine "pulizia politica"?
Il metodo di arresto in massa dei manifestanti è stato introdotto da un funzionario della polizia di Amsterdam nei primi anni sessanta, il commissario Koppejan, che organizzava colonne di camion militari in cui venivano stipati i manifestanti pacifisti, trasportandoli oltre il limite urbano per poi disperderli.
Questo metodo, dopo una formale protesta giuridica, fu proibito dalla corte...
Il metodo usato adesso è più seriamente repressivo e assolutamente non in linea con il diritto civile di manifestare liberamente. Nell'attuale debole clima politico di questo paese, con i politici pronti a puntare l'indice contro gli abusi ai diritti umani che avvengono in terre lontane, glorificando implicitamente ed esplicitamente il proprio alto livello di sensibilità per i diritti umani, è necessario protestare contro queste azioni di polizia e puntare l'indice contro le forze autoritarie che si nascondono dietro di esse.
Gli ultimi decenni di questa città formano una lunga tradizione di governanti e politici socialdemocratici di prima linea (Van Hall, Lammers, Samkalden, Polak), sostenitori di metodi polizieschi che vanno dall'uso di gas lacrimogeni all'interno degli edifici occupati (vedi l'occupazione dell'università), all'uso di blindati (Nieuwmarkt) e perfino carri armati (Vondelstraat). Nel corso degli anni si è sviluppata ad Amsterdam una strategia repressiva per cui l'uso massiccio di polizia e mezzi tattici viene considerato il modo migliore per risolvere il conflitto.
Gli scontri di piazza si sono sempre sviluppati soltanto in situazioni spontanee e non prevedibili. Nonostante l'aspetto sgradevole e a volte belligerante di questi conflitti, sorprendentemente, nessuno è mai stato ucciso direttamente (negli ultimi 30 anni sono morte due persone: Weggelaar, che potrebbe essere morto per le botte o per attacco cardiaco durante una manifestazione, e Hans Kok, morto in circostanze sospette in una cella della questura, ma questo accade spesso negli uffici della polizia ed è un problema di un altro ordine).
L'elemento nuovo è che il successo della dimostrazione di forza pianificata (soprattutto per espellere gli squatters dai luoghi occupati) ha indotto le autorità a pensare che prevenire le rivolte sia un'ottima idea. Si rendono conto che questa tattica è su un piano completamente diverso? Un certo tipo di tattica (l'uso intensivo di uomini e mezzi in situazioni come il preannuncio di uno sgombero sulla base di un ordine del tribunale) può essere definito "controllo del conflitto", ma l'arresto di interi gruppi con il pretesto che tutti appartengano a un'organizzazione criminale, può essere chiamato con un solo nome: un'azione dittatoriale!
Dovremmo ormai sapere quanto è sottile il velo di democrazia e tolleranza che copre questa città, e che queste qualità non sono mai disponibili gratuitamente... Ancora e sempre è necessario agire a tutti i livelli per respingere le tendenze autoritarie in questa città.
La lunga campagna internazionale di pubbliche relazioni incentrata sull'Eurotop e sulle sue scelte, ha ispirato molti a far sentire la propria opinione dissidenti su questo evento politico. Il palco è stato preparato dalle autorità, ma nessun politico democratico può aspettarsi di poter essere l'unico a gestire lo spettacolo.
Stanotte ho visto una colonna di autobus circondati dalla polizia antisommossa, pieni di attori che volevano avere la loro parte. Non so dove fossero diretti quando sono scomparsi dietro l'angolo nella nebbia della notte...
| ore 11:31
Oggi alle 14:00 ad Amsterdam, in piazza Dam, manifestazione autonoma Eurotop! |
ore 11:52
Questo pomeriggio alle 15:00 ci sarà l'udienza del processo per quattro dei 348 arrestati di domenica.
La richiesta è il loro immediato rilascio.
ore 12:20
Un'ultima raccomandazione per la manifestazione di oggi: portatevi le manette da casa (saranno più comode di quelle di plastica della polizia) e imbavagliatevi.
Le ultime voci dicono che la maggior parte dei compagni arrestati la scorsa notte saranno rilasciati entro un'ora circa.
| ore 17:18
Ecco di nuovo il vostro reporter tornato da una notte ricca di giornalismo partecipativo (anche troppo...). |
Cercavano di offrire una grande torta a Chirac, ma gli fu impedito di avvicinarsi all'hotel Le Grand nel vecchio municipio. Così hanno girato per un po' attorno a questo albergo e all'Europe sul Munt. Alla partenza della manifestazione era stata fatta una dichiarazione alla polizia per informarla del significato di questa piccola festa di piazza e i celerini ci hanno pacificamente accompagnato nel percorso.
L'atmosfera era gioiosa e rilassata. Ho deciso di unirmi alla festa per un po'. Abbiamo applaudito i celerini ringraziandoli del lavoro che stavano facendo. Abbiamo festeggiato l'Eurotop che si teneva nella nostra città.
Dopo aver girato attorno al Munt ed essere tornati indietro sull'Amstel, la manifestazione stava per sciogliersi. Pensavamo di andare a casa e metterci a letto. Io, che ero solo di passaggio, cominciai a incamminarmi, ma subito apparve chiaro che non ci era consentito di tornare a casa...
I poliziotti antisommossa vennero fuori dalle macchine e cominciarono a schierarsi. Non era permesso andare verso Rembrandtplein e fummo respinti verso l'Amstel. Sempre cantando e scherzando. Ma eravamo assediati. In poco tempo non ci rimase via d'uscita... Parlare alla polizia, spiegare che volevamo andarcene a casa, non aveva alcun effetto. Nessuno voleva parlare. Perfino i vari tentativi della stampa di trovare un responsabile del comando con cui chiarire le cose sono stati inutili. Non era possibile alcuna discussione. Mentre aspettavamo che succedesse qualcosa, circondati dalla polizia, qualcuno è riuscito a scappare in una barca di alcuni amici venuta a liberarci. Dopo il secondo tentativo riuscito, la polizia ha bloccato anche il fiume.
Dopo un'attesa di circa un'ora perché arrivassero gli autobus pubblici e gli investigatori in borghese, siamo stati ammanettati con quelle terribili strisce di plastica e infilati negli autobus (evviva la solidarietà della Compagnia Pubblica dei Trasporti di Amsterdam, la GVB!). Tutto questo attorno a mezzanotte. Poi abbiamo dovuto aspettare per un'altra ora che salisse un altro gruppo di persone arrestate. Quando finalmente sono arrivati, il gruppo era troppo numeroso (30 e più) per entrare nei nostri autobus. Quindi abbiamo dovuto attendere ancora un quarto autobus. Alla fine la parata era pronta per partire: i quattro autobus accompagnati da celerini e motociclette hanno imboccato il tunnel a Y verso la tangenziale a nord della città. Abbiamo girato molto lentamente intorno alla città, diretti a Badhoevendorp, a sud di Amsterdam, vicino all'aeroporto Schiphol.
Credo fossero le tre quando siamo arrivati da qualche parte in campagna, in qual che sembrava un carcere (forse l'ex campo di custodia per profughi?). Solo un autobus è stato svuotato qui. Alcuni di noi sono stati liberati dalle manette perché il dolore era insopportabile. Io stavo quasi per svenire... A qualcuno veniva permesso di uscire, ma la maggior parte doveva rimanere sull'autobus..
All'improvviso la parata si è mossa di nuovo, per tornare ad Amsterdam. Siamo arrivati al carcere cittadino di Bijlmerbajes alle 4 di mattina. Ci hanno tolto le manette, ci hanno dato dell'acqua e ci hanno permesso di fumare, ma non di lasciare l'autobus. Io ero nel terzo e ultimo autobus e siamo entrati in carcere non prima delle sei. Ci hanno fotografato e la maggior parte di noi hanno dichiarato le proprie generalità. I ragazzi sono stati messi in una palestra dove, era chiaro, avevano passato la notte quelli arrestati il giorno prima a Spuistraat, mentre le donne sono state messe in piccole celle, tre in ognuna. Hanno distribuito latte e pane e coperte.
Alle undici di questa mattina ci hanno detto che eravamo stati arrestati perché ci eravamo riuniti insieme, il che era proibito dalla legge marziale (noodverordening). Dovrò controllare il paragrafo ma, non avendo minacciato disturbi all'ordine pubblico ed essendoci stato permesso di continuare per un'ora o giù di lì, la base di questi arresti sembra piuttosto debole.
L'accusa di organizzazione criminale del giorno prima era stata troppo criticata e ora cercavano qualcos'altro per eliminare la gente dalle strade. Semplicemente un altro avvertimento.
Stamattina avevano una certa fretta di farci uscire, presumibilmente per fare spazio ai manifestanti di oggi.
Ci hanno assegnato una multa di 125 fiorini e una data per il processo per quelli che non vogliono pagare. Ci hanno promesso di portarci alla vicina stazione della metropolitana di Sparklerweg, ma, dei sei autobus, il nostro è finito alla periferia est di Amsterdam, dietro il Jaap Edenhal, dietro la ferrovia. Abbiamo dovuto prendere autobus e tram per tornare alla Vrouwenhuis. La vendetta sarà sempre troppo piccola...
Sono tornato troppo tardi per il seminario sull'Europol...
Mi dispiace, ora devo andare al Dokwerker, dove è prevista una manifestazione.
A più tardi.
ore 17:49
E' giunta notizia che il giudice straordinario ha deciso che 4 degli arrestati per l'infame "articolo 140" (partecipazione a organizzazione criminale) sono stati arrestati senza alcuna base d'accusa. Devono essere rilasciati immediatamente, e così tutti gli altri incriminati dello stesso reato (usato per criminalizzare i manifestanti)
ore 18:24
3 dei 4 imputati saranno rilasciati, il quarto rifiuta di fornire le generalità e sarà ancora trattenuto. A Zwolle c'è stata una manifestazione di solidarietà con i prigioneri, che rispondevano dall'interno delle mura con forti "EU Rot Op". Ci sono voci che i prigionieri abbiano cominciato uno sciopero della fame e della sete per protestare contro la loro deportazione illegale e i maltrattamenti.
C'è un appello alla mobilitazione per il 22 giugno alle 15:00 al Dam per protestare contro l'articolo 140 e l'abuso della violenza poliziesca di questi giorni.
Ci sono anche voci di un after-party stanotte, quindi preparatevi (fate ancora in tempo a venire ad Amsterdam, credo).
ore 18:51
ABBIAMO VINTO LA CAUSA CONTRO LO STATO
Mezz'ora fa un giudice ha deciso che l'uso dell'articolo 140 era ingiustificato per arrestare il gruppo di 360 persone domenica scorsa. L'avvocato di quattro di quelli che erano stati arrestati ha iniziato la causa e il giudice ha deciso che dovevano essere immediatamente liberati. Sfortunatamente non ha potuto costringere lo stato a rilasciare tutti i prigionieri, ma ha dichiarato che sarebbe molto strano se non fossero liberati tutti. Pare che stiamo vincendo, ma non è ancora del tutto sicuro. Ci sono voci che la polizia stia pensando di usare un altro articolo per tenere dentro i prigionieri, in modo da poter trovare il "nocciolo duro" dei manifestanti
Nel frattempo molti stranieri sono stati deportati. I Danesi sono stati rimpatriati in aereo, 11 Tedeschi sono stati spediti alla polizia tedesca che era molto interessata a loro. Lo stesso è stato per 2 Belgi.
In questo momento Scotland Yard e l'Interpol stanno visitando attentamente le donne arrestate.
Intanto le condizioni nelle prigioni sono terribili. Per protesta i progionieri detenuti in una stazione di polizia di Amsterdam hanno iniziato uno sciopero della fame e della sete.
In questo momento è della massima importanza iniziare la più vasta protesta possibile. Telefonate ai politici del vostro paese. Chiedete loro di protestare contro questa violazione dei diritti umani. Fate in modo che la stampa scriva di questi fatti e agite!
ore 20:20
IL PUBBLICO MINISTERO SI RIFIUTA DI LIBERARE GLI ARRESTATI
Il Pubblico Ministero, signor Wrakking, ha dichiarato che tutte le persone arrestate domenica sera rimarranno in carcere, tranne i tre che oggi hanno vinto la causa (il quarto non sarà rilasciato perché è un NN - un prigioniero anonimo).
La polizia e il Dipartimento di Giustizia pensano ancora di poter sostenere l'accusa di organizzazione criminale (art.140) nei confronti di un'intera manifestazione, anche se appare chiaro che non potrebbe mai reggere in tribunale.
Quindi, questa notte continueranno ad esserci 350 persone detenute illegalmente in condizioni terribili.