| Rockerilla |
181 |
Settembre 1995 |
Sono produzioni come questa, nate dal fertile incontro tra gruppi oscuri e
votati al culto di suoni espansi e dimensioni "altre" con microrealta'
discografiche, quali la neonata On/Off, che ridanno vitalita' al sommerso e sempre piu'
asfissiato universo underground.
Floralia erano le feste che si celebravano nell'antica Roma, in onore a Flora, la
divinita' della vegetazione primaverile, donatrice del miele e dei semi dei fiori.
E'questo spirito che rivive nell'omonimo cd antologico che racchiude i contributi di
tredici formazioni italiche, coinvolte in sonorita' lontane dai bagliori delle
"charts", dal rumore devastante della metropoli, dal mordi e fuggi dell'ultima
ora.
Non solo psichedelia, dunque, ma un percorso composito che trova un denominatore comune
nella libera ed espansa creativita' dei gruppi presenti. Un unico filo rosso che collega
momenti lisergici ed esplorazioni intimistiche, psycho-pop e folk elettro-acustico, lampi
di elettricita' e stravaganze sonore (si ascolti ad esempio il delirio conclusivo firmato
da Gastel Etzwane). Piccole cadute di tono emergono qua' e
la', ma nel suo complesso "Floralia" emerge dal grigiore generale brillando di
luce propria.
Sunscape e' il nome di una band milanese di acido progressive
che esiste da tre anni, con all'attivo due demo e diversi concerti, e che deve ancora
maturare al meglio le sue ottime inclinazioni, anche se un progetto solista del leader, un
tape a nome di "Prof. Mind's Eye" fa davvero ben sperare, con le sue nenie
elettroniche in chiave post-moderna. |
| Rockerilla |
186 |
Febbraio 1996 |
Musica per loro stessa definizione "psycho-space-reggae" quella
dei Sunscape, quintetto di S. Donato milanese che denuncia
apertamente influenze da Hawkwind, Gong, Ozric Tentacles e Mandragora. I sei brani della
cassetta sono altrettanti ipnotici percorsi strumentali in uno stato di trance, tra
riferimenti alla musica di Stonehenge e aspirazioni di psichedelia ambientale. |
| Rockerilla |
193 |
Settembre 1996 |
Passiamo ai Minds Eye, interludio solista di
Marco da Rold dei Sunscape di Milano. Una cassetta che e' intrigante inventario di
minimale psichedelia cosmica, un soffio di trance e molto impressionismo sonoro, sostenuto
da una navicella strumentale dotata di autonomia e a propulsione stellare iridescente. Una
bella prova... |
| Rockerilla |
196 |
Dicembre 1996 |
Giungono al secondo tape ("The Sun Touches the Ground") i
Sunscape da San Donato (Milano).
Interessante progetto di psichedelia spaziale e a volte reggata gestita da Marco
"Mind's Eye" da Rold. Un passo avanti di tutto rispetto - vedi la recensione
della prima cassetta nel n. 181 - per una band che ha molte idee da vendere, forse un po'
penalizzato dalla qualita' non eccessiva dell'incisione; comunque l'accordo
cosmico-magico-misterico tra i quattro sforna alcune molecole davvero maliose di suoni
evoluti. In attesa di un nuovo tape e di un sospirato 45 giri... |
| Rumore |
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Settembre
1996 |
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| Mucchio Selvaggio |
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Settembre
1996 |
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