La realizzazione di una Radio libera è stato l'intento del festival tenutosi a Berlino tra il 7 ed il 9 ottobre 1995, progetto sperimentale che ha proposto un'alternativa concreta allo sterile panorama delle stazioni radiofoniche presenti nella città. Attualmente nessuna delle emittenti operanti a Berlino propongono un modo di fare Radio alternativo, anche se alcune di queste tentino di caratterizzarsi attraverso una falsa parvenza di pseudo-impegno politico, sociale e culturale, nessuna si discosta dalla logica commerciale.
L'unico ed ultimo esperimento di radio libera, rimane quello di Radio 100, un emittente nata nel 1987 per opera di un collettivo intento a proporre un'informazione con contenuti politici e sociali che si allontanassero dal presupposto commerciale. Pur avendo dovuto accettare il compromesso di mandare in onda pubblicità, per riuscire a coprire le spese di base, nel 1990 la Radio deve chiudere per mancanza di fondi. Il vuoto lasciato da Radio 100, è stato alla meno peggio colmato da Radio Fritz, che ha cercato di seguire l'impronta dell'emittente precedente senza però riuscire a raggiungerne la qualità informativa e musicale. Parallelamente si sono verificati diversi tentativi di pirateria radiofonica che sfortunatamente nella maggior parte dei casi, sono stati bloccati sul nascere senza aver avuto la possibilità di evoluzione.
A differenza di altre emittenti illegali che sono state costrette ad interrompere le loro attività, P. RADIO è riuscita a svolgere la sua azione in modo continuo e costante nel tempo.
Nata nella parte EST della città antecedentemente alla caduta del muro , P. RADIO ha continuato a trasmettere illegalmente senza intralci e divieti imposti dalle autorità. In seguito alla riunificazione la situazione di P. RADIO è peggiorata notevolmente: se prima l'illegalità di trasmissione veniva tollerata, ora la TELEKOM (agenzia statale di telecomunicazioni) esercitava una pressione sempre più assidua criminalizzando cosi l'esistenza e l'azione dell'emittente pirata.
Nonostante gli ostacoli tecnici e legali, il collettivo di P. RADIO è riuscito comunque a trasmettere con una certa periodicità.
Nel 1993 si arriva ad un compromesso con la telekom: la concessione delle frequenze usate da P. RADIO per la durata di 48 ore, un evento che coincide con l'intento di creare una radio libera a Berlino. Attraverso il festival si è voluto sensibilizzare un vasto pubblico sulla questione delle radio libere e di conseguenza raccogliere i fondi necessari per il finanziamento della gestione del progetto. Nell' ambito del festival le diverse iniziative musicali si sono svolte in diversi centri culturali, mentre P. RADIO ha curato con dibattiti, interventi e divulgazioni la parte informativa. Un altro fattore che bisogna tenere in conto per quello che riguarda l'ottenimento delle frequenze in fm, è il ruolo del MEDIENRAT. Il MEDIENRAT è una organizzazione composta da: partiti politici, datori di lavo ro, chiesa e gruppi come la caritas che insieme al LANDES- RUNDFUNKRAT (organizzazione delle radio regionali ), decidono i criteri per rilasciare le frequenze. Questi, sono in parte legati, a come si decide di finanziare l'emittente, tenendo anche in conto che attraverso le radio non deve essere fatta "politica" e che le stesse debbono mantenere una posizione molto "obiettiva". A livello regionale queste decisionalità, rimangono ovviamente legate ai partiti politici appartenenti a queste organizzazioni , questo vuol dire che per esempio nella Bassa Sassonia si hanno molte più possibiltà di ottenere le frequenze (SPD, VERDI sono le componenti maggiori), che a Berlino dove la maggioranza nel governo è rappresentata dai partiti conservatori. Una volta che viene accettato il "concetto" di radio, bisogna avere una forte base economica per comprare le frequenze, considerando anche il pagamento delle tasse. Quest' ultime sono uguali per tutte le emittenti anche se è differente la quota di pubblicità trasmessa giornalmente. Nota della redazione: La realtà delle radio libere in Germania non si esaurisce certamente con l'esperienza di Radio P. Di Berlino,o con quella di Radio Dreyekland di Friburgo esistono ad Amburgo, Francoforte, Colonia altre esperienze che non abbiamo approfondito per scarse informazioni, e per mancanza di rapporti stretti, d'altra parte in questa scheda sulle radio europee, abbiamo preso in esame solo una parte (anche se la più rappresentativa) di quelle che sono le radio alternative in Europa,tralasciando per esempio la situazione Olandese, che invece presenta un quadro ricco e variegato. Tornando a Berlino,esiste un altro tentativo di Radio Pirata,a cui Onda Rossa ha collaborato in maniera decisiva contribuendo all'acquisto delle apparecchiature tecniche di trasmissione (impossibili da reperire in Germania per una legge restrittiva che ne controlla la vendita); non sappiamo a tutt'oggi se questo progetto sia decollato e quali siono le caratteristiche di trasmissione di cui si è dotato il collettivo redazionale.