Abbiamo più volte discusso la centralità della comunicazione non solo intesa come controllo della merce informazione ma come determinazione del capitale nel sussumere e mettere a valore la capacità comunicativa sociale. Riappropriarsi dunque di questo può a nostro avviso, rappresentare un terreno di scontro fondamentale. La radio può assolvere non solo alla funzione di dare voce agli esclusi ma anche essere essa stessa polo propulsivo di iniziativa politica sia per quanto riguarda il terreno specifico della comunicazione sia la nostra possibilità di costruire via radio momenti materiali di conflitto. In questo senso l'autorganizzazione del collettivo redazionale, la sua autonomia progettuale, la costruzione di un soggetto collettivo "radio Sherwood" hanno rappresentatolo sforzo costante di questi ultimi anni, La radio non struttura di servizio ma momento di lavoro politico interno/esterno con dei propri percorsi . La radio come collettivo interno alla rete autonoma dell' autorganizzazione sociale intesa come identificazione di soggetti collettivi che agiscono per la costruzione di forme di conflitto antistituzionale e radicale. Chiaramente il collettivo redazionale di radio Sherwood non è ne un comitato di base dei lavoratori, ne un centro sociale ecc... e il nostro intervento è "maneggiare" informazione ,costruire una comunicazione intesa come capacità relazionale reale, solidale, dare voce ad un immaginario collettivo diverso dal bombardamento massmediatico del sistema informativo del potere. Autonomia redazionale per noi significa anche costruire un'identità della radio sempre più forte ed evidente. Nel momento in cui radio Sherwood è una realtà viva, propositiva, chiara negli obiettivi è possibile il confronto con tutti. Questo sia per quanto riguarda gli organismi che fanno dell' autorganizzazione strategico con cui la radio mantiene un rapporto privilegiato, sia per quanto riguarda in generale i movimenti e l'intera realtà che ci circondano.
Il linguaggio
Esiste la possibilità di dire quello che noi pensiamo con moduli comunicativi capaci di
attraversare più soggetti sociali? Noi pensiamo di si. Anche il discorso più rivoluzionario del
mondo se confezionato in maniera inascoltabile tocca il cuore "fedelissimi" e poco più. Su
questo terreno non pensiamo esistano regole fisse (si possono fare ore di diretta senza
stacco musicale senza essere pesanti o viceversa riuscire in un minuto ad emettere un
messaggio forte) ma deve esserci un costante terreno di sperimentazione e serietà. A volte,
per comodità, abbiamo sintetizzato questa costante ricerca in una parola "professionalità",
che magari a molti arreca fastidio ma per noi è semplicemente la cura dedicata a migliorare
la nostra capacità comunicativa.
Organizzazione interna
Negli ultimi due anni abbiamo lavorato riunendo tutti i conduttori "politico-informativi" e
"musicali". In un unico momento di discussione, convinti che l' intero arco delle trasmissioni
non dovesse vivere la separazione tra questi due aspetti fondamentali del messaggio che
viene lanciato dai microfoni. Questo ha permesso a tutti di raggiungere una maggiore
responsabilità collettiva nell' intera gestione della radio e ci ha portato quest'anno a
strutturarci in 3 ambiti di lavoro: redazione amministrativo/economica, redazione informativa
che si occupa dei notiziari e della conduzione mattutina, redazione dei conduttori dedicata ai
contenitori del pomeriggio e sera.
Questi 3 ambiti di lavoro dovranno ritrovarsi nell'assemblea generale in cui discutere le
campagne, le proposte e l'operato complessivo della Radio.
La suddivisione delle riunioni non ricalca la separazione tra redazione politica e musicale ma
da la possibilità di approfondire le modalità di conduzione nelle diverse parti della giornata.
10.00 - 12.30 Microfono Aperto: Da un anno circa in questa parte della giornata il nostro sforzo si è diretto all' apertura dei microfoni agli ascoltatori con ospiti in studio, collegamenti telefonici, corrispondenti sul posto. Una forma di costante assemblea via etere.
12.30 - 14.00 Rubriche musicali e culturali
14.00 - 14.30 Puntoflash. Storico notiziario che con commenti della redazione, interviste, corrispondenze varie evidenzia il nostro punto di vista sui fatti di attualità (chiariamoci subito: per fatti d' attualità si intende quello che noi vogliamo valorizzare e approfondire non solo quello che il sistema informativo impone come fatto del giorno).
15.00 - 18.30 Contenitore pomeridiano caratterizzato in prevalenza da argomenti culturali, musicali in cui si inseriscono anche le trasmissioni autogestite da strutture esterne alla redazione, coadiuvate da redattori interni. 18.30 Servizi redazionali, interviste e approfondimenti.
19.00 Notiziario regionale corrispondenze dai vari territori.
19.30 in poi: contenitore serale prevalentemente musicale in cui stiamo cercando attraverso l' avvicendarsi dei vari conduttori di rompere lo schema del susseguirsi di trasmissioni individuali, anche se ben fatte, e portare avanti invece un lavoro collettivo che inserisca anche in questa fascia oraria molti dei temi trattati nell' insieme della radio.