Sherwood Radio - Padova


SHERWOOD IRRADIA CONFLITTO


Quali sono le motivazioni che dopo 20 anni portano al mantenimento dell'esperienza di radio Sherwood? Si potrebbe dire che già il fatto di cercare di rompere il monopolio informativo sarebbe un motivo sufficiente per giustificare lo sforzo di gestione di una radio libera. Ci sembra però che le potenzialità attuali dell'uso di uno strumento comunicativo possano andare più in là. Certo la situazione che ci circonda non è rosea. La violenza della strutturazione del nuovo ordine mondiale che si manifesta nelle guerre, nei nazionalismi, nel mantenimento dello sfruttamento bestiale di milioni di uomini e donne, così come il razzismo, l'individualismo su cui si basa il modello sociale in cui ci muoviamo, non fanno certo intravedere facili percorsi di conflittualità . In questo contesto ben pochi sono i segnali di movimenti di lotta e di costituzione di soggetti sociali portatori di valori di rottura con l'attuale livello di comando.


Detto questo pensiamo insufficiente pensare alla radio come megafono di movimento così come abbiamo fatto in altre fasi storiche. Viceversa può essere importante capire come anche la comunicazione può diventare un terreno in cui praticare non solo scontro politico con chi ne detiene il comando ma terreno per costruire conflitto di carattere radicale.

Abbiamo più volte discusso la centralità della comunicazione non solo intesa come controllo della merce informazione ma come determinazione del capitale nel sussumere e mettere a valore la capacità comunicativa sociale. Riappropriarsi dunque di questo può a nostro avviso, rappresentare un terreno di scontro fondamentale. La radio può assolvere non solo alla funzione di dare voce agli esclusi ma anche essere essa stessa polo propulsivo di iniziativa politica sia per quanto riguarda il terreno specifico della comunicazione sia la nostra possibilità di costruire via radio momenti materiali di conflitto. In questo senso l'autorganizzazione del collettivo redazionale, la sua autonomia progettuale, la costruzione di un soggetto collettivo "radio Sherwood" hanno rappresentatolo sforzo costante di questi ultimi anni, La radio non struttura di servizio ma momento di lavoro politico interno/esterno con dei propri percorsi . La radio come collettivo interno alla rete autonoma dell' autorganizzazione sociale intesa come identificazione di soggetti collettivi che agiscono per la costruzione di forme di conflitto antistituzionale e radicale. Chiaramente il collettivo redazionale di radio Sherwood non è ne un comitato di base dei lavoratori, ne un centro sociale ecc... e il nostro intervento è "maneggiare" informazione ,costruire una comunicazione intesa come capacità relazionale reale, solidale, dare voce ad un immaginario collettivo diverso dal bombardamento massmediatico del sistema informativo del potere. Autonomia redazionale per noi significa anche costruire un'identità della radio sempre più forte ed evidente. Nel momento in cui radio Sherwood è una realtà viva, propositiva, chiara negli obiettivi è possibile il confronto con tutti. Questo sia per quanto riguarda gli organismi che fanno dell' autorganizzazione strategico con cui la radio mantiene un rapporto privilegiato, sia per quanto riguarda in generale i movimenti e l'intera realtà che ci circondano.


Se non si sviluppa, a partire dalle cose che abbiamo di fronte nell'oggi, una identità precisa della radio si rischia di usarla solo come contenitore strumentale in cui si avvicendano soggetti differenti, separati l'uno dall'altro ed il messaggio che ne esce è debole e frammentato. Chiaramente questo non significa riproporre al contrario una radio monolitica e chiusa, arroccata nella detenzione della "verità rivoluzionaria". La nostra idea di radio è quella di una staffetta costante tra i vari momenti di trasmissione che permettano, in qualsiasi momento ci si sintonizzi sulla radio, di cogliere la nostra diversità e alterità dagli altri strumenti di informazione.


ALTRE RIFLESSIONI


Strumentazione tecnica
Per prima cosa per essere nel conflitto comunicativo devi esistere. Tutti i miglioramenti tecnici che abbiamo fatto in questi anni, indebitandoci ampiamente, partono non dalla voglia di stare solo al passo con i tempi o con le mode tecnologiche ma dalla necessità di poter utilizzare tutto quello a cui possiamo arrivare sia per poter pesare nell' etere e essere ben ascoltati sia per far si che più soggetti possano collegarsi (vedi le linee telefoniche, l' utilizzo della telefonia mobile ecc...). Ultimamente, ad esempio, ci siamo collegati all' agenzia Ansa e questo ci permette di dare in tempo reale informazioni su cui costruire i nostri notiziari e permettere ai nostri ascoltatori di essere costantemente aggiornati senza cambiar sintonia.

Il linguaggio
Esiste la possibilità di dire quello che noi pensiamo con moduli comunicativi capaci di attraversare più soggetti sociali? Noi pensiamo di si. Anche il discorso più rivoluzionario del mondo se confezionato in maniera inascoltabile tocca il cuore "fedelissimi" e poco più. Su questo terreno non pensiamo esistano regole fisse (si possono fare ore di diretta senza stacco musicale senza essere pesanti o viceversa riuscire in un minuto ad emettere un messaggio forte) ma deve esserci un costante terreno di sperimentazione e serietà. A volte, per comodità, abbiamo sintetizzato questa costante ricerca in una parola "professionalità", che magari a molti arreca fastidio ma per noi è semplicemente la cura dedicata a migliorare la nostra capacità comunicativa.


COME VIVE RADIO SHERWOOD ?

Organizzazione interna
Negli ultimi due anni abbiamo lavorato riunendo tutti i conduttori "politico-informativi" e "musicali". In un unico momento di discussione, convinti che l' intero arco delle trasmissioni non dovesse vivere la separazione tra questi due aspetti fondamentali del messaggio che viene lanciato dai microfoni. Questo ha permesso a tutti di raggiungere una maggiore responsabilità collettiva nell' intera gestione della radio e ci ha portato quest'anno a strutturarci in 3 ambiti di lavoro: redazione amministrativo/economica, redazione informativa che si occupa dei notiziari e della conduzione mattutina, redazione dei conduttori dedicata ai contenitori del pomeriggio e sera. Questi 3 ambiti di lavoro dovranno ritrovarsi nell'assemblea generale in cui discutere le campagne, le proposte e l'operato complessivo della Radio. La suddivisione delle riunioni non ricalca la separazione tra redazione politica e musicale ma da la possibilità di approfondire le modalità di conduzione nelle diverse parti della giornata.


PALINSESTO


Orari.
La puntualità delle trasmissioni non è legata ad un inutile efficientismo ma nasce dalla necessità per chi ascolta di poter sapere di cosa può usufruire nell'arco della giornata e anche di creare punti di riferimento stabile.


CONTENITORI


Abbiamo diviso l'arco di una giornata in contenitori fissi in cui ogni giorno varia il contenuto, l'argomento:
7.00 - 10.00 Mattina: (l'orario di apertura è legato al fatto ineluttabile che l'orario di massimo ascolto di tutte le radio è in queste tre ore). Contenitore di apertura che oltre ad accompagnare il risveglio, ricordare gli appuntamenti è caratterizzato da numerosi momenti informativi, legati ad un ascolto veloce di chi si sintonizza "al volo".

10.00 - 12.30 Microfono Aperto: Da un anno circa in questa parte della giornata il nostro sforzo si è diretto all' apertura dei microfoni agli ascoltatori con ospiti in studio, collegamenti telefonici, corrispondenti sul posto. Una forma di costante assemblea via etere.

12.30 - 14.00 Rubriche musicali e culturali

14.00 - 14.30 Puntoflash. Storico notiziario che con commenti della redazione, interviste, corrispondenze varie evidenzia il nostro punto di vista sui fatti di attualità (chiariamoci subito: per fatti d' attualità si intende quello che noi vogliamo valorizzare e approfondire non solo quello che il sistema informativo impone come fatto del giorno).

15.00 - 18.30 Contenitore pomeridiano caratterizzato in prevalenza da argomenti culturali, musicali in cui si inseriscono anche le trasmissioni autogestite da strutture esterne alla redazione, coadiuvate da redattori interni. 18.30 Servizi redazionali, interviste e approfondimenti.

19.00 Notiziario regionale corrispondenze dai vari territori.

19.30 in poi: contenitore serale prevalentemente musicale in cui stiamo cercando attraverso l' avvicendarsi dei vari conduttori di rompere lo schema del susseguirsi di trasmissioni individuali, anche se ben fatte, e portare avanti invece un lavoro collettivo che inserisca anche in questa fascia oraria molti dei temi trattati nell' insieme della radio.


SCHEDA INFORMATIVA


Copertura:
Tutte le province del Veneto (Verona esclusa) attraverso dodici ripetitori, connessione diretta con Radio Onda Libera di Trieste e Radio K Centrale di Bologna Bilancio:
Trenta milioni al mese Studi:
Due studia a Padova uno a Montebelluna. Inizio attività: La radio trasmette ininterrottamente dal 1976. Redazione:
40 Conduttori, di cui 15 nella redazione informativa, nessuno retribuito. Finanziamento:
I 300 milioni annui che ci servono a malapena per trasmettere, finora sono stati raccolti con: abbonamenti e sottoscrizioni degli ascoltatori, organizzazione di concerti ed in particolare il festival estivo della radio (quest' anno della durata di 34 giorni), che ha sempre rappresentato non solo la possibilità di raccogliere i fondi, ma soprattutto un momento di incontro-discussione-riflessione collettiva, il festival inoltre da 3 anni a questa parte si pone come luogo di ricerca e sperimentazione pratica dell' autogestione (non solo da parte della redazione).
Pubblicità:
da un anno abbiamo iniziato a fare spot a pagamento creando un nostro ufficio raccolta pubblicità. Molti dei dubbia annosi su questa questione si sono risolti nella pratica.
Noi abbiamo mantenuto la nostra capacità di scelta e chi fa pubblicità sa dove si colloca il suo messaggio.


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